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Giovedì, 25 Aprile 2024

Massimiliano Tonelli

Direttore Editoriale CiboToday

CiboToday: il senso di un nuovo giornale sul cibo

Cosa succede quando nasce un nuovo giornale? In che scenario atterra questo neonato CiboToday? A chi interesseranno i suoi temi e i suoi contenuti? Come verranno veicolati?

Aleggia spesso un soffio di retorica quando nasce un nuovo giornale. E succede lo stesso anche quando qualche testata non ce la fa più e chiude. Ogni nascita viene salutata come una notizia positiva per definizione. L’arrivo di una “nuova voce”. Ogni chiusura invece appare sempre come un fallimento per la democrazia.

La realtà però è un po’ distante dalle retorica. La realtà ci dice semmai che parecchie testate sono inutili, superflue, la loro esistenza o la loro scomparsa non cambia nulla, non sposta di un millimetro il servizio che viene reso ai lettori. Altre sono perfino peggio che inutili: sono dannose, disinformano, generano confusione, rendono più difficoltoso il lavoro di chi opera in maniera corretta.

Insomma quando chiude un giornale non è detto che la cosa sia così negativa. Così come quando un giornale apre non è detto che ci sia da rallegrarsi, specie in un mercato già affollato come quello del giornalismo gastronomico.

Tutto questo riguarda anche noi: nonostante nasca su basi solide e su propositi seri, sani e ambiziosi, il neonato CiboToday dovrà guadagnarsi articolo dopo articolo la fiducia dei lettori. Perché la nascita di un nuovo organo di informazione non è una benedizione a prescindere, lo è solo se l’organo di informazione è ben fatto: con questa consapevolezza debuttiamo oggi.

CiboToday gemma su basi solide dicevamo: si tratta del giornale sul mondo della gastronomia di Citynews, ovvero dell’editore che totalizza ogni giorno il numero maggiore di lettori in Italia. C’è il sito nazionale www.cibotoday.it, c’è la newsletter, ci sono i social, c'è un canale Telegram per restare aggiornati in tempo reale. Ma c’è ancora di più: la redazione produrrà contenuti che finiranno anche sulle testate locali del gruppo e in otto di queste - MilanoToday, TorinoToday, BolognaToday, FirenzeToday, RomaToday, PalermoToday, NapoliToday e BariToday - già sono nate delle nuovissime sezioni “cibo” curate dal team di CiboToday. Una piccola rivoluzione editoriale.

CiboToday nasce mentre tutti parlano di cibo

Una piccola rivoluzione che nasce sotto una buona stella: mai come in questi tempi il cibo è centrale nel dibattito civile. Intendiamoci: si parla tanto di cibo ormai da anni. Forse se ne parla anche troppo. Ma negli ultimi mesi i temi si sono rincorsi in maniera mai vista prima.

C’è stata la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco; ci sono state infinite polemiche sulla tradizione vera o presunta della nostra gastronomia; abbiamo visto chiudere i ristoranti che hanno fatto la storia degli ultimi decenni dal Noma in Danimarca fino al St. Hubertus in Alto Adige; ci siamo trovati al cospetto di un’alta cucina messa alla berlina perfino da cinema e serie tv e abbiamo iniziato a riflettere sulla sua profonda crisi. Finito qui? Neanche per sogno: ci siamo mobilitati sulla carne coltivata, abbiamo visto le barricate per l’apertura di uno Starbucks a Bologna, ci siamo scandalizzati per una pasta in bianco in menu a 26 euro e ne abbiamo lette di tutti i colori sui ristoranti che non riescono a reperire personale. E tutto questo solo nelle ultime settimane. 

Con CiboToday dunque abbiamo la fortuna di atterrare in un ecosistema pieno di contenuti e ricco di storie da raccontare, capace di coinvolgere cittadini e lettori, di catalizzare interesse e opinioni, e di correlarsi con l’economia, la società, la politica, la cultura, l’immaginario, l’identità. Oltre che con le sempre più centrali sfide per la sostenibilità. Probabilmente insomma non finiremo a parlare di cose che non interessano nessuno; e questo per un nuovo giornale è già un buon punto di partenza. Da sfruttare come trampolino di onestà intellettuale e entusiasmo. Buon lavoro e buona fortuna a questo progetto. 

CiboToday: il senso di un nuovo giornale sul cibo

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