Cosa succede quando tre fratelli riconvertono la casa dell’amata nonna in un bellissimo ristorante e chiamano un mito della ristorazione pugliese a crearne il dna tra sala e cucina? Nasce un luogo dall’atmosfera magica, che per qualche ora vi farà vivere l’emozione di pranzare o cenare in uno speakeasy Anni Trenta. Club 64 si trova ad Andria, in Puglia, ed è il ristorante della Famiglia Scamarcio.
Da casa a ristorante di famiglia
Nico, Ella e Riccardo (quest’ultimo noto e apprezzato attore) hanno l’idea di trasformare la casa di famiglia in un ristorante con camere. Unendo i puntini – stile, design, mixology, amore per la buona cucina – creano un ritrovo enogastronomico dal respiro senza tempo, fatto per resistere alle mode. “Abbiamo rispettato la volontà di nostro padre, che non voleva che vendessimo questa casa a cui tutti siamo molto legati. Le abbiamo scritto addosso una nuova storia”, ha spiegato Ella Scamarcio.
Va in scena Franco Ricatti con la sua cucina
Dopo una timida partenza a fine 2022, le strade dei tre fratelli si sono incrociate con quella di un vero esperto della ristorazione pugliese: Franco Ricatti. Unico imprenditore della cucina ad aver portato a Bari la stella Michelin, ha visto in Club 64 una sfida. Non si trattava solo di riscrivere carta e codice di sala e accoglienza, ma anche di testare quanto dare una forma alle persone con cui si lavora fosse ancora un discorso attuale nel tempo contemporaneo. “Accoglienza, servizio, cucina, e cantina: in un mondo in cui tutti si sentono già grandi maestri, con questo ristorante ho voluto provare a ripartire dalle basi”, ha sottolineato Ricatti.
Gli ambienti e le persone del nuovo club di Andria
Siamo in via Bologna, al civico 83. In pieno centro, eppure defilati dalla calca, Club 64 si snoda in diversi ambienti. C’è la sala principale, nascosta alla strada da un sipario di velluto rosso, dove accolgono gli ospiti Fabio Roberto, responsabile di sala, ma soprattutto l’energico e spumeggiante Franco Ricatti. L’intimità e la privacy sono al primo posto qui. Al confine della prima sala c’è la cucina, regno dello chef Giuseppe Scarcelli e il suo team. Segue il banco dedicato alla mixology, affidato a Domenico Coratella, e una seconda sala. Per chi desidera uno spazio riservato per piccoli meeting o una tavola più animata, al primo piano c’è una saletta con terrazzino. Disponibili anche tre camere da letto doppie in formula bed & breakfast e una stanza con letto alla francese. Ovunque: velluto, marmo, rovere, combinati con sapienza dall’architetta-gallerista Stefania Miscetti. La materia prima – anche nell’arredo – è al primo posto.
L’offerta di Club 64: dal pranzo al dopocena
Dal martedì al sabato è possibile pranzare, anche solo con un aperitivo sostanzioso: cocktail e finger food di territorio sono sufficienti a spegnere la fame di mezzogiorno. Inoltre, la carta si adatta perfettamente alle esigenze dei pranzi di lavoro. Di sera, si abbassano le luci e cala il sipario sulla strada per andare in scena con un menu trasversale, che abbraccia il mare e la terra, accordando le portate con la cantina di casa. La cantina è frutto delle esperienze dei fratelli Scamarcio, che spaziano dalle migliori etichette francesi alle grandi etichette del territorio come il Bocca di Lupo.
Tra velluti e tableware firmato Sambonet vengono serviti plateau di frutti di mare, parmigianine, tubettini con le cozze e tiella barese. Grande attenzione alla carne, ma anche al pesce: il pescato del giorno si presente in menu, che va alla carta, con piatti tra i 6 e i 30€, seguendo l’estro del giorno. Disponibili cinque proposte per terminare il pasto con le note dolci.