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Domenica, 10 Dicembre 2023
Milano

“Vogliamo una vita normale”. Il bistrot vegetariano più interessante di Milano chiude i weekend

Ci siamo fatti spiegare i motivi da Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri, chef e proprietarie di Altatto Bistrot. Il ristorante in zona Greco che per scelta non effettua il servizio sabato e domenica: “Vogliamo avere una vita normale”

Altatto Bistrot è un ristorante vegetariano e vegano nato dall’amicizia e dall’amore per questa cucina di Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri. Un catering, da principio, poi nel 2019 l’idea di aprire al pubblico con pochissimi tavoli per non appesantire quella che è ancora l’attività principale. Fin da subito una regola ben chiara: Altatto chiude nel weekend, dunque sabato e domenica non si fa servizio perché “vogliamo avere una vita come tutti”, spiega Nicolosi a CiboToday. Solo un turno, quello serale, e la volontà di riappropriarsi di tempi umani e spazi. Anche per il personale, che qui Altatto dunque lavora in un clima diverso dalla solita ristorazione. “A Milano siamo sempre di più a fare questa scelta. Certo a livello economico guadagneremmo di più, ma preferiamo evitare l’isolamento sociale” ci spiega Sara Nicolosi. Ecco chi sono le due chef e cosa le ha portate ad aprire Altatto.

Sara Nicolosi a destra e Cinzia De Lauri di Altatto

Altatto Bistrot: dal catering al ristorante

Altatto nasce 9 anni fa come servizio catering, business che ancora oggi trascina questa azienda tutta al femminile. “Sicuramente avere come paracadute l’attività parallela del catering ci aiuta a tenere chiuso il sabato e la domenica con più tranquillità” racconta Sara Nicolosi mentre ripercorrere le tappe che hanno portato lei e la sua socia ad aprire Altatto Bistrot. “Dopo il catering volevamo fare ristorazione e abbiamo aperto qui in zona Greco, a nord di Milano, nel giugno 2019. Poi è arrivato il covid e ci siamo tenute in vita con il delivery, ispirandoci al classico contenitore tiffin indiano a più piani, usato per trasportare il pranzo soprattutto a Mumbay”. Finito il periodo del Covid Altatto ha ripreso a lavorare a pieno regime, fin da subito impostando i due giorni di chiusura proprio nel clou della settimana: nel weekend. “Ancora oggi la gente quando chiama per prenotare sabato o domenica ci ride in faccia e ci augura buon riposo. Alcuni rimangono sconcertati, ma noi vogliamo riposare come tutti gli altri” chiosa Sara Nicolosi, spiegando anche come questa scelta sia possibile soprattutto in una città come Milano. “Se fossimo in una città diversa, non una metropoli come Milano, non sarebbe possibile chiudere nel weekend quando le persone escono. Ma qui siamo sempre pieni anche il lunedì, che il giorno dove gli altri ristoratori ci vengono a trovare”.

Menu verticale di Altatto

Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri: la loro cucina vegetale

Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri si conoscono nelle cucine di chef Pietro Leemann, da Joia a Milano, dove condividono la passione per la cucina vegetariana e vegana. I loro percorsi sono curiosi: Sara viene da studi classici e si laurea in scienze umane dell’ambiente, ma capisce che la cucina è la sua passione e si iscrive all’Alma. Lavora da Philippe Léveillé e poi torna a Milano al Joia dove conosce la sua socia, Cinzia De Lauri. “Anche Cinzia condivide un percorso simile al mio, si laurea in scienze politiche e poi decide di iscriversi all’Alma. Ora ci occupiamo insieme del catering e della cucina di Altatto”, un ristorante di alta cucina vegetariana con pochi coperti. Infatti Altatto è un locale minimale, d’ispirazione quasi zen, con un menu degustazione di 6 o 4 portate (60€-40€) a scelta delle due chef. Solo ingredienti stagionali, freschi, sostenibili, lunghe preparazioni come fermentazioni: il menu cambia molto spesso e non si rischierà mai di trovare gli stessi piatti. Altatto è un progetto molto coraggioso nato in periferia di Milano.

Altatto Bistrot
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