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Giovedì, 30 Novembre 2023
Milano

Il nuovo ristorante di Davide Oldani sarà gestito da giovani studenti?

La notizia passa tutt’altro che inosservata sull’account Instagram dello chef: poche parole e tre foto che incuriosiscono sull’apertura di un suo nuovo ristorante. Ma con tutta probabilità non sarà un tradizionale ristorante

Il nuovo ristorante dello chef Davide Oldani si chiamerà OLMO e aprirà entro fine anno proprio affianco al D’O, a Cornaredo, alle porte di Milano. Come sempre lo chef rimane silenzioso e fa parlare solo il suo profilo Instagram con un post dove annuncia la novità. OLMO sarà dunque il secondo progetto gastronomico dello chef dopo 20 anni dall’apertura del suo primo ristorante. Solo un carosello di tre immagini su Instagram che mostrano i lavori in corso al nuovo OLMO, un’insegna metallica con un albero che ha profonde radici, e la famosa piazzetta di Cornaredo ormai casa dello chef Oldani. Ma qualche indizio in più si legge in relazione al vicino Istituto di Formazione superiore Paolo Frisi, dove non a caso la divisione si chiama OLMO.

Uno degli scatti dal profilo Instagram dello chef Davide Oldani

Olmo: l’annuncio sui social di Davide Oldani e l’Istituto Alberghiero Olmo

Leggiamo dal profilo Instagram dello chef: “OLMO...perché è l'albero della piazzetta che tanto abbiamo a cuore e che ospita il D'O... perché è un albero molto longevo e ha radici robuste, ben piantate a terra e si sviluppa verso l'alto. Tutto coincide con uno dei nostri pensieri più forti... Terra su cui mettere i piedi e non solo cielo dove mettere i sogni! Terra, radici e via verso l'alto. Era un mio sogno condiviso e ora esiste. È un nuovo luogo dove saranno gli ospiti a decidere come definirlo”. A mostrare il nuovo nato che aprirà probabilmente entro fine anno visto lo stato dei lavori, tre fotografie che poco lasciano intendere. Si tratta di una struttura a forma di ‘casetta’, proprio di fronte al D’O, sulla piazzetta di questa parte di Cornaredo. Fino a qualche tempo fa lo chef sosteneva di volerci realizzare un laboratorio, ma i progetti devono essere cambiati e allora ecco l’apertura di un ristorante, che tuttavia non potrà e non dovrà essere un vero ristorante visto che giusto a 10 metri di distanza c’è il D’O. Criptico e misterioso, lo chef Oldani sembra voler mantenere viva la curiosità. Dalle sue parole sembra forte il riferimento alla terra, alla sostenibilità, al green: non ha caso usa #michelingreenstar, #michelinsustainability (è detentore anche di una Stella Verde della Michelin), e un lessico che porta al concetto delle radici, grazie anche al logo che non lascia dubbi.

E cosa c’entra l’Istituto Alberghiero Olmo? L’Olmo di Cornaredo dal 2017 è il polo dell’Istituto Paolo Frisi di Milano che ospita l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, e non a caso sorge a pochi passi dal ristorante dello chef. Sappiamo inoltre che lo chef Oldani è stato fin dall’inizio protagonista della vita didattica di questa scuola superiore, che ha siglato con lui un accordo che lo vede mentore per i ragazzi. Oldani e l’Istituto, inoltre, si sono impegnati per fornire ai ragazzi un’offerta formativa nel rispetto dell’alternanza scuola/lavoro, prevista dalla legge “Buona Scuola”. Non siamo sicuri al 100%, ma è assai probabile quindi che il nuovo OLMO di Oldani sarà il ristorante didattico per i nuovi chef del futuro: un tentativo già fatto in maniera temporanea dentro all’istituto scolastico ma che ora potrebbe trovare il suo luogo stabile e fisso. L’impegno dello chef nella formazione dei giovani di questa scuola, molti dei quali già in forze presso il ristorante D’O, potrebbe far pensare che il nuovo OLMO possa essere nato in sinergia con la scuola superiore.

Davide Oldani all'Istituto Alberghiero Olmo

Davide Oldani: chi è lo chef che inventato la cucina pop

Non da molto lo chef Davide Oldani ha appena pubblicato un libro per festeggiare e ripercorrere i suoi 20 anni di attività dal titolo "Visioni POP - Una passione lunga 20 anni" edito da Gribaudo. Un bel traguardo per il cuoco che ha trascorso una vita affianco ai nomi più grandi della gastronomia italiana e internazionale: Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé. Una carriera che giustifica anche la recente nomina come presidente de L’Associazione Le Soste, prendendo il posto del collega Claudio Sadler. Non tutti forse sanno che Oldani voleva fare il calciatore, poi un infortunio ne stroncò la carriera facendolo approdare in cucina. Un cambio di rotta favorevole che lo vede insignito del famoso Ambrogino d’Oro nel 2018, il riconoscimento che premia chi si distingue per un eccellente lavoro in diversi campi. Grande sostenitore dell’innovazione in cucina, Oldani è considerato uno degli chef tra i più avanguardisti d’Italia. Non rimane che attendere questa nuova apertura.

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