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Martedì, 3 Ottobre 2023
Milano

Due ragazzi aprono la prima sidreria urbana d’Italia a Milano

Si chiama Eranomele ed è gestita da due giovani produttori di sidro che vogliono sdoganare questa bevanda che nasce dalla fermentazione delle mele. Si tratta della prima sidreria metropolitana in Italia e vuole essere un modello da replicare

Elena Lamperti e Roberto Basilico sono i due giovani imprenditori dietro questo progetto tutto dedicato al sidro: la bevanda leggermente alcolica che si ottiene dalla fermentazione delle mele e che sta iniziando a farsi conoscere tra i gusti degli italiani. La loro sidreria si chiama Eranomele, “per dare immediatamente l’idea di quello che si sta bevendo, senza generare confusione nel consumatore” e si trova vicino Milano a Buscate. Aperta nel 2020, è la prima sidreria urbana d’Italia sulla falsariga del fenomeno delle urban cidery americane: qui si producono diverse tipologie di sidro e si cerca di far conoscere questa antica bevanda originaria del nord Europa in maniera pop, divertente e accessibile a tutti. Ecco cosa ci hanno raccontato della loro storia e del progetto Eranomele.

Elena Lamperti e Roberto Basilico, i proprietari di Eranomele

Eranomele: fare sidro dall’Inghilterra a Milano

Io e Roberto ci siamo conosciuti alla facoltà di architettura, anche se poi lui ha mollato per laurearsi in enologia e viticoltura. Meno male!”, scherza Elena ripercorrendo il loro passato che li ha visti prima a Londra dove lei lavorava nel design, mentre lui faceva il birraio. Roberto infatti dopo diverse esperienze a fare vendemmie in giro per il mondo, arriva a Londra e mette a frutto le sue capacità in ambito di fermentazione, tanto da essere chiamato per sviluppare un progetto del tutto innovativo sul sidro. Hawks, una sidreria urbana che progetta da capo a piedi e che gestisce: era al tempo la prima sidreria urbana di Londra poi acquisita da Brewdog il noto birrificio scozzese.

Eranomele, i prodotti della linea

Si torna così in Italia e si decide di replicare l’esperimento a Milano. A Buscate per la precisione, in uno spazio che ospitava un birrificio. Il lockdown rallenta ma non ferma la tenacia dei due giovani imprenditori (lei 36, lui 37 anni) che continuano a studiare e mettere a punto ogni dettaglio fino all’apertura, coincidente con la prima produzione di sidro nel settembre 2021. Lei si occupa di comunicazione e branding, lui ovviamente di ogni aspetto della produzione. “C’era molta incertezza su questa bevanda, mentre ora la situazione sta migliorando. Le persone sono curiose e lo testimoniano le nostre vendite. Ma all’inizio eravamo degli UFO, tanto da aver scelto il disco volante come nostro logo”.

Il sidro di Eranomele

Com’è il sidro di Eranomele e come si fa

Non facciamo sidri complessi, vogliamo cose di facile percezione anche se stiamo sviluppando linee più innovative e audaci” spiega Elena Lamperti. Il sidro parte dalla stessa logica del vino: succo o mosto di frutta che grazie alla fermentazione trasforma gli zuccheri in alcol. Il risultato un prodotto beverino, fresco, con una bassa gradazione alcolica tra i 4 e gli 8 gradi. Tutto dipende dalle mele e dalla loro dolcezza, ci spiega Elena, infatti fondamentale è la qualità della frutta: “Noi utilizziamo la mela grigia di Torriana (che è anche presidio Slow Food) proveniente dall’azienda agricola Bargiolina (Barge, CN), a cui abbiamo dedicato un sidro monovarietale. Mentre per i blend le mele classiche da tavola: granny smith, opal, gala. Utilizziamo anche una piccola percentuale di pere madernassa piemontesi”.

Quanto dura questo processo? “Per i monovarietali, che trattiamo come dei vini veri e propri, anche fermentazioni di 3 mesi, mentre per le linee freestyle i tempi si accorciano perché non ci serve estrarre troppo dalla mela, in quanto i sidri che creiamo sono poi aromatizzati con frutta e spezia”. A cui si aggiunge anche una terza linea di sidri naturali, a fermentazione spontanea, nessuna filtrazione, alla maniera spagnola quindi più selvaggi e anarchici. Qui si vuole mantenere la parte acetica più preponderante, e Roberto dunque tiene la fermentazione un po’ più a lungo del normale per garantire sentori più acidi.

Eranomele, Roberto Basilico in sidreria

L’ascesa del sidro e il nuovo consumo da parte degli italiani

Il sidro non è un prodotto a cui il mercato italiano è abituato, non di certo come quello francese, inglese o statunitense. Nonostante ciò Elena vede con ottimismo il futuro: “Siamo partiti dall'ignoranza diffusa tra le persone, ma oggi c'è una crescente consapevolezza. Abbiamo monitorato negli anni l'andamento su Google Trends, un indicatore significativo, e abbiamo notato una costante impennata dell'interesse che si è tradotto in un aumento dei clienti, soprattutto nelle principali città sia al nord che a sud”. I 12 sidri di Eranomele si possono infatti trovare in tutta Italia, con una distribuzione mirata nelle birrerie artigianali e nei locali, ma si possono anche ordinare dall’e-commerce e farsele recapitare a casa. Sarà iniziata una nuova era per questa bevanda?

Eranomele Craft Cider
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