Orientarsi nel mondo delle bollicine non è una cosa semplice. Si cade spesso in stereotipi, cattiva informazione, luoghi comuni, tutti ostacoli che confondono il consumatore finale nella scelta di quale vino spumante scegliere e in che modo abbinarlo. Soprattutto quando si parla di Franciacorta: quella zona vitivinicola in provincia di Brescia, Lombardia, ormai nota per dar vita all’omonimo vino spumantizzato entrato nel consumo non solo nazionale. Un territorio di circa 200 km capace di aver fatto sistema intorno al mondo del vino e ad aver trasformato questa zona in una meta enoturistica da scoprire. Ma quali sono le cantine più interessanti di questo vasto territorio, al di fuori dei nomi più noti del panorama franciacortino? Lo abbiamo chiesto a due giovanissimi esperti: Mattia Piotto, classe 1996 e sommelier AIS e Alessandro Scarsi, classe 1999 esperto di mixology e abbinamenti, nonché appassionato di caffè, tè e bevande in generale. Tutte e due lavorano nel ristorante stellato con la brigata più giovane d’Italia: Trattoria contemporanea a Lomazzo.
La Franciacorta: dove nascono i migliori vini spumanti d’Italia
“Da Trattoria contemporanea la carta è frutto di un’attenta selezione di prodotti del territorio, e visto la vicinanza con la Franciacorta non possiamo prescindere dal far scoprire questa zona” ci spiegano Mattia Piotto e Alessandro Scarsi. Infatti Trattoria contemporanea si trova a pochi chilometri da Milano, non distante dalla Franciacorta, da cui provengono moltissime delle referenze in carta del locale. “Molto spesso i nostri spumanti italiani sono tutta bolla e poco vino, per questo la nostra selezione si muove tra quei produttori anche poco conosciuti che si distinguono per il lavoro in vigna e in cantina”, continuano.
Un vino quella della Franciacorta messo a sistema a partire dal 1961, quando Franco Ziliani storico e mitologico enologo, imbottigliò il primo spumante. Un territorio che si è stretto intorno a lui, una DOCG che comprende piccoli e grandi capolavori frutto di tre vitigni, gli unici ammessi dal disciplinare: chardonnay, pinot nero e pinot bianco, in diverse percentuali e con diversi tempi di affinamento. Il sistema di spumantizzazione denominato Metodo Classico porta a termine questo vino: un metodo che si basa sul principio della rifermentazione in bottiglia che con l’aiuto del tempo crea il famoso perlage, ovvero la fine bollicina tipica del Franciacorta. Ma quali sono i produttori che ci consigliano Mattia Piotto e Alessandro Scarsi? Ecco la loro selezione, tra piccole cantine, visioni sostenibili, e innovazione.
Faccoli - la tradizione
Faccoli è una storica azienda a conduzione familiare nata nel 1963. Da generazioni, si sono impegnati a intervenire il meno possibile nel processo di vinificazione per preservare intatte le caratteristiche dell'uva. Secondo Alessandro e Mattia “il loro Brut Rosé è un perfetto compagno per un aperitivo, con una pienezza di sapore e un'indiscutibile facilità di beva”.?Fiore all’occhiello dell’azienda? “Il Dégorgement Tardif che riposa sui lieviti per quasi 10 anni, ideale per accompagnare piatti elaborati”.
Perché scegliere questa etichetta? “Faccoli è una scelta sostenibile: l’azienda ha a cuore l’ambiente e nel produrre i suoi vini mette al primo posto il rispetto del terreno e dei suoi frutti. Il loro Extra Brut è la scelta sicura per un aperitivo semplice tra amici”.
Divella - la sorpresa
Divella nasce nel 2005 ed è una piccola cantina gestita con passione da Alessandra Divella, una giovane e ambiziosa vignaiola di prima generazione che ha meno di 30 anni. Con soli 2 ettari di vigneto e una produzione annuale di circa 7000 bottiglie con Metodo Classico anche se è fuori disciplinare, questa cantina si distingue per l'affinamento del vino base in tonneau e cemento, con permanenze sui lieviti che variano dai 2 ai 5 anni. Una cantina che lavora con metodi artigianali e autentici, frutto di fermentazioni spontanee e con lieviti indigeni. Il loro Rosé viene realizzato con la tecnica del salasso, poco comune in Italia ma ampiamente utilizzata nella Champagne. “Questa tecnica prevede l’utilizzo di una parte di mosto del rosso in macerazione per dare la parte rosata al vino. Il processo conferisce al vino un sapore intenso, tagliente e ricco di note di frutta secca e frutta rossa” ci spiegano Mattia Piotto e Alessandro Scarsi.
Perché scegliere questa etichetta? “Divella è la scelta perfetta per chi cerca vini di nicchia, intensi e struttura, ma con la giusta freschezza”.
Villa Franciacorta - la bellezza dell'Arte Vinicola
Villa Franciacorta è una cantina situata a Monticelli Brusati, a pochi passi dal Lago d'Iseo. Questa tenuta nasce da un antico borgo medievale ed è circondata da mura storiche, motivo per visitarla se si è in zona. “La sua storia è radicata nell'antichità: all'interno della cantina sono stati ritrovati resti dell'epoca romana legati alla viticoltura del tempo, quando qui si producevano vini fermi”, ci spiegano Alessandro e Mattia. Villa Franciacorta produce vini per ogni fascia di prezzo e occasione: dall'entry level che è uno chardonnay con una parte di pinot pero e permanenza sui lieviti consistente, al loro Diamant con sapidità accentuata e toni burrosi che conferiscono una pienezza di sorso.
Perché scegliere questa etichetta? “Villa Franciacorta si distingue per il rapporto qualità-prezzo eccezionale e l'esperienza unica offerta durante la visita in cantina: qui si può assaporare del buon vino circondati da mura medievali, storia e tradizione nella campagna lombarda”.
Casa Caterina - innovazione
Casa Caterina è una piccola realtà a conduzione familiare nata nel 1987, con vigneti che si estendono su circa 7 ettari di terreno.?La sua filosofia abbraccia la viticoltura biodinamica e tutte le fermentazioni vengono affidate a lieviti indigeni, con una permanenza minima di 36 mesi sui lieviti, il doppio del requisito minimo nel Franciacorta.?“Produce sia etichette semplici, come il Cuvée 36 blanc, 100% chardonnay, che in bocca è diretto, fresco e sapido, sia etichette più complesse, come il Cuvée 60 mesi, che ha una pienezza e una struttura maggiore”.?La particolarità? “Realizzano anche vini con il pinot meunier, che riposa fino a 10 anni sui lieviti, una pratica non ammessa nella regione del Franciacorta.?Il loro Exxen5al è uno dei miei spumanti preferiti” ci racconta Alessandro Scarsi.
Perché scegliere questa etichetta? “Casa Caterina è una scelta ribelle: produce Spumanti Metodo Classico all'interno del territorio del Franciacorta ma non è interessata a entrare nel consorzio e nel DOCG. Perché entrare vorrebbe dire rinunciare al suo approccio enologico innovativo che non rispetta i canoni imposti dal consorzio”.
Barboglio de Gaioncelli - tradizione e freschezza
Barboglio de Gaioncelli è un'azienda storica con oltre 200 anni di esperienza nel settore vitivinicolo. Situata a Corte Franca, gestisce circa 30 ettari di vigneti e utilizza come tecnica di allevamento il guyot, mentre la vinificazione viene eseguita in acciaio. Il loro Brut Classico, realizzato con Chardonnay e Pinot Bianco, è caratterizzato da freschezza, mineralità e la secchezza 5pica dei brut.
Perché scegliere questa etichetta? “Questo vino è una scelta interessante, ricco, pieno e allo stesso tempo di facile beva”.