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Domenica, 10 Dicembre 2023
Milano

Francesco Panella e Alessandro Cattelan aprono un'hamburgeria a Milano con carne d’autore

Inaugura il 22 novembre 2023 Quintalino, un fast food con burger e toast a base di carne del macellaio Dario Cecchini. Ricette nostrane per panini che omaggiano l’italianità

Una nuova notizia movimenta il panorama milanese, coinvolgendo nomi noti su vari livelli. Aprirà infatti il 22 novembre 2023 in Via Terraggio 9, poco lontano da Piazza Cairoli e dunque in pieno centro, Quintalino, un nuovo locale di hamburger di qualità che vede insieme il ristoratore e personaggio tv Francesco Panella e il conduttore Alessandro Cattelan.

Il nuovo Quintalino di Cattelan, Panella e Cecchini a Milano

Panella, Cattelan e Dario Cecchini insieme nel nuovo Quintalino

Il romano Panella — presente anche a New York con la sua Antica Pesa — gestirà la parte gastronomica, mentre la direzione artistica e creativa sarà a cura dell’autore tv e radio Cattelan, attualmente in forze a Rai Due. Personaggi sinonimo di “italianità”, ai quali si affianca Dario Cecchini, il macellaio chiantigiano più famoso del nostro Paese, il quale garantirà la fornitura della carne. A sostenere l’impresa atCarmen, la società della famiglia De Rosa, già noti per la loro storia nel campo del vino e dell’hospitality.

Il conduttore Alessandro Cattelan

I De Rosa gestiscono diverse realtà ristorative di rilievo, come il relais L’Albereta in Franciacorta, con i suoi outlet Leone Felice Vistalago e La Filiale. Tra le loro proprietà, nella stessa zona, anche Quintale, un ristorante specializzato in carne con tanto di bottega che già vede il coinvolgimento di Cecchini. Il nuovo Quintalino — come suggerisce il nome — ne sarà una sorta di spin-off.

Il ristoratore Francesco Panella

Cosa si mangerà da Quintalino, fast food di qualità

Ancora un'impresa "firmata" da vip e celebrità (che si aggiunge a molte altre che abbiamo raccontato), il cui punto di partenza è dunque la carne di qualità. Così sono preparati panini e toast che restano aderenti all’idea di cucina casereccia e, appunto, italiana, in un progetto che senz’altro sarà scalabile e replicabile. C’è anche qualche anticipazione sul menu, che parte con quattro burger di manzo al prezzo assolutamente abbordabile di 12€: c’è quello al cremoso di Parmigiano e chutney di pomodoro e basilico e quello con salsa ai 4 formaggi; la variante con maionese al pepe verde e radicchio trevigiano e l’alternativa con crema piccante e finocchio in agrodolce. Poi due toast, di fegato e salsiccia (6€) e infine semplici patatine fritte, classiche e cacio e pepe (4).

Una scelta precisa sul pane, il “pretzel bun” del forno di Pordenone Antonio Follador, mentre tutte le salse arriveranno direttamente dalle cucine del Quintale di Erbusco. È stato proprio quello il luogo dell’incontro tra Martino De Rosa, il figlio Vittorio e Francesco Panella, grande estimatore dei burger, che sono un piatto forte anche dei suoi locali. 

Il macellaio Dario Cecchini

Gli hamburger “come una volta” di Quintalino 

Quintalino è un progetto di cucina leggibile e potenzialmente universale, che riduce al minimo le proposte per concentrarsi sulla lavorazione della carne, riducendo al minimo gli scarti. “Questo progetto rappresenta per me molto: sono da sempre vicino ai giovani, sostenendone le qualità e il grande impegno che stanno mettendo per riuscire a costruire un mondo migliore”, dichiara Francesco Panella, “faccio parte di una generazione di imprenditori che ha consegnato ai ragazzi un mondo dal futuro incerto. È già troppo tardi per non pensare alla sostenibilità come parte fondamentale nel processo di apertura e sviluppo di una nuova attività. L’hamburger è uno dei prodotti più venduti al mondo, proprio per questo voglio dimostrare come si possa attuare un modello scalabile che limiti però l’impatto ambientale e sociale”. 

Un toast di Quintalino

E come contribuirà invece Alessandro Cattelan? “Per i ragazzi della mia generazione, l’hamburger rappresenta un simbolo: quello del sogno americano. Come direttore creativo la mia missione sarà quella di raccontare un prodotto culturalmente americano avvicinandolo a valori tipicamente italiani come la qualità e il 'fatto bene come una volta’. Quando si comprava qualcosa ai mercati rionali o nelle botteghe di paese non serviva specificare la bontà di un prodotto, il fatto che fosse bio o made in Italy era scontato”. Per capire come sarà davvero, dunque, resta solo da aspettare il 22 novembre.

Quintalino
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