NelIa pasticceria siciliana si assapora l’intreccio delle culture del Mediterraneo. Dall’inventiva dei cuochi di questa regione, infatti, sono nati dessert sontuosi che combinano la frutta secca e il miele cari agli arabi, il gusto di Federico II per le frittelle dolci, il soffice pan di Spagna e il cioccolato degli Aragonesi con gli ottimi prodotti locali, come la ricotta e gli agrumi (anche quelli, in realtà, arrivati da lontano). Sembra che i gelatieri contemporanei non abbiano dimenticato come si porta avanti una tradizione tanto lunga e creativa ma sempre rinnovata, tirando fuori ricette piuttosto sorprendenti. Ci siamo concentrati sul capoluogo e selezionato 7 dei gusti più interessanti che si trovano ai migliori banconi della città, tra omaggi alle materie prime del territorio e rivisitazioni di grandi piatti siculi, escursioni nella pasticceria di altri continenti e addirittura varianti salate.
Gorgonzola e mirtilli — Ficus
Che da Ficus — un chiosco in un bel giardino del centro — col gelato si possa fare anche l’aperitivo, ve l’abbiamo già raccontato. Le creme “ubriache” hanno tra gli ingredienti anche gli spiriti, con interpretazioni innovative dei classici drink (mango con vodka alla pesca e pepe rosa, per dirne uno). Molto interessante anche l’assortimento dei gelati gastronomici, ovvero a base di ingredienti salati. Un esempio? La crema al gorgonzola e mirtilli, da accompagnare, anche prima di cena, a sfizi e focaccine.
Cioccolato e mandorle salate — Bar Galatea
Nel repertorio di questa gelateria di Mondello non manca nessuno dei gusti “standard”. Buone creme come bacio e nocciola, tanta frutta di stagione tra gelsi neri e fragoline, e poi cioccolato e mandorle. Niente di nuovo, direte voi. Non fosse che le mandorle, croccanti e tostate, sono condite con un po’ di sale, per dare risalto al sapore profondo del buon fondente. Provare per credere.
Scaccio siculo — Al Gelatone
Il gelatiere Peppe Cuti prepara tutti i suoi gusti con solo latte fresco e materie prime di selezione. Tra le sue interpretazioni più apprezzate ce n’è una che si rifà a qualcosa di tipicamente siciliano: lo scaccio. Un gettonassimo snack da strada (“importato”, ancora una volta, dagli arabi), che a casa si consuma anche a fine pasto, a base di frutta secca e semi misti. La versione di Al Gelatone prevede un mix di pistacchi, mandorle, noci e pinoli.
Setteveli — Il Signor di Carbognano
Se non avete mai assaggiato la Setteveli, sappiate che vi state perdendo una delle torte più golose del nostro paese. Sempre che amiate (parecchio) il cioccolato. A idearla è stato il super pasticcere padovano Luigi Biasetto, che nel 1997 ci ha vinto addirittura la Coupe du Monde de la Pâtisserie, ma è in Sicilia che questa creazione si è tanto diffusa da diventare quasi una nuova tipicità. Da Il Signor di Carbognano la combinazione di pan di Spagna, bavarese alla nocciola, mousse di cioccolato e croccante si può gustare anche in versione gelato.
Crema al Passito — Cappadonia
Il maestro gelatiere Antonio Cappadonia, in pieno centro storico, manteca gelati che sono un esempio di gusto ed eleganza. Oltre ai gusti classici, ce ne sono alcuni che stupiscono con accenti particolari, senza bisogno di rimescolare troppo le carte. Un esempio? La crema gialla al Passito. Affatto semplice dal punto di vista tecnico, ma così aromatica da farvi viaggiare fino a Pantelleria.
Vucciria — Al Cassaro
Il gelato al pistacchio di Al Cassaro, saporito e intenso, è tra i migliori di Palermo (ma nemmeno il gusto Cassata scherza…). A uno dei mercati storici della città, invece, hanno dedicato una crema a base di mandorle, nocciole e noci. Poi variegata con cioccolato fondente e guarnita con granella di mandorle caramellate. Avvolgente e un po’ “fuori dalle righe”, proprio come la Vucciria.
Arachidi, limone, riso soffiato — Barconi
Quello di Barconi è un progetto giusto, oltre che buono. Dall’expertise di Antonio Cappadonia, di cui abbiamo già detto, arriva il gusto-firma chiamato Moltivolti (come il ristorante parte della medesima iniziativa) che sintetizza un viaggio tra i continenti, proprio come quello dei giovani migranti che gestiscono la gelateria: la rotondità delle arachidi incontra la sferzata del limone siciliano e la croccantezza del riso soffiato.