I cartelli invitano al silenzio tutti quelli che, in zona Laurentina, fanno una deviazione per entrare in Via di Acquae Salvie, superare il primo viale alberato e trovarsi davanti un luogo storico, con un’estesa metratura, una storia che si perde fino al VI secondo D.C., tre chiese diverse e una grande produzione agricola. Qui, oggi, risiede l’unica abbazia trappista di tutta Roma, l’Abbazia delle Tre Fontane.
La storia dell’Abbazia delle Tre Fontane
La storia della zona è legata a doppio filo con antiche vicende religiose. Il nome stesso della via testimonia che qui, secondo un’antica credenza, sarebbe stato decapitato San Paolo. La sua testa, rotolando per tre volte, avrebbe generato tre fonti d’acqua diverse. All’interno della struttura, passata negli anni di mano in mano, da monastero, ad abbazia cluniacense, poi abbazia cistercense, infine dalla seconda metà dell’800 ai monaci (e alle monache) trappisti, è unico per molti aspetti. Oltre alla sua storicità, conserva ben tre chiese in questa porzione di suolo: Chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio, Chiesa S. Maria Scala Coeli, Chiesa del Martirio di S. Paolo.
Ma oltre al patrimonio religioso, artistico, culturale e umano, tra queste mura e in questi spazi si nasconde anche un’enorme azienda agricola, sconosciuta anche a molti romani. Il segno più tangibile è la presenza del negozio monastico, dove vengono venduti prodotti di altre attività trappiste e monastiche italiane (come Vitorchiano e Camaldoli), o internazionali. C’è di più: la stessa struttura ha una sua produzione interna di alto valore storico e agricolo. Parliamo di olio, miele, birra, cioccolato e amari.
L’olio a kilometro zero dentro l’Abbazia
L’olio qui prodotto è letteralmente a kilometro zero, grazie all’azienda agricola Tre Fontane guidata dai monaci e in sintonia con la filosofia di vita umile e operosa, capaci di sostenere anche la comunità monastica. L’olio viene da più di 3000 piante di olivo non visitabili, poiché in zona di clausura, e viene fatto ogni anno. Viene anche molito all’interno del perimetro dell’abbazia, poiché proprio qui si trova l’unico frantoio di Roma. Il macchinario utilizzato è in grado di macinare a freddo e può lavorare, su prenotazione, anche per i privati. Attualmente l’olio dell’anno trascorso è finito ed è in raccolta quello dell’anno corrente, certificato biologico, che sarà disponibile in negozio per l’inizio di dicembre.
La birra trappista, il birrificio e il miele
I primati non si fermano qui però. Nel negozio monastico, aperto nel 2014, si può trovare anche la birra trappista Tre Fontane, l’undicesima birra trappista riconosciuta al mondo e l’unica prodotta in Italia. Gode della certificazione ufficiale ATP – Authentic Trappist Product. Viene presentata anche in diversi stili: Abbey Tripel, Ipa, Belgian Ale, Abbey Dubbel e realizzata nel vicino birrificio. Ci sono anche gli amari e i liquori, come l’eucalittino che viene prodotto da 100 anni con la stessa ricetta. Grazie alla presenza di arnie sempre in zona di clausura, si ottengono due tipi di miele: quello millefiori e quello di eucalipto. Durante alcuni periodi dell’anno, si possono acquistare anche prodotti ortofrutticoli, come verdure di ogni tipo. Insomma, uno straordinario scrigno di prodotti e biodiversità, nel territorio romano.