Smash burger, caffè specialty e drink sartoriali. Ma anche torte fatte in casa, “bungoccioli” e serate speciali con chef e osti chiamati a tenere banco. Il tutto in un locale super contemporaneo e minimale con tavolo sociale e cucina a vista, separato da un muro da una galleria per mostre di design, streetwear, editoria e collectible vari. L’ultima novità a Parigi? Magari a Stoccolma? Eh no. Quella descritta è la linea di Bar SOTA, street bar di giorno e dining club di sera che inaugurerà il 23 novembre 2023 a Roma in Via della Frezza, a un passo dal Mausoleo di Augusto e due da Via del Corso. E sotto il gigantesco Bulgari Hotel.
Cosa sarà Bar SOTA, nuovo street bar nel centro storico
“Con mia moglie non abbiamo mai avuto esitazioni nel prendere un aereo e volare a Tokyo o in Perù per mangiare in un posto speciale”, racconta Filippo Calabresi, 33enne romano con più di una esperienza da produttore e distributore (do.t.e. e altrivini) nel mondo del vino. “Poi sono nate le bambine e i viaggi sono diminuiti. Così abbiamo pensato a un posto dove invitare amici e appassionati come noi a mangiare, appunto, cose un po’ speciali. L’idea è condividere quel comfort food che ci ha motivato nei viaggi, e di servirlo in un locale con tutte le cose che ci piacciono”.
Non solo gastronomia, quindi, ma anche arte, design, abbigliamento e chicche editoriali, da sempre la passione di Calabresi, che vede nella gastronomia un altro canale per la creatività e l’espressione. A quei linguaggi — pur senza soluzione di continuità — sono dedicate due vetrine adiacenti su Via della Frezza (indirizzo ad alta densità gastronomica, con l'apertura di Ninù e, dietro l’angolo, il già citato Hotel Bulgari con ristorante e bar di Niko Romito). Al SOTA Store piccole mostre-gioiello di cultura visiva, e a fianco un locale aperto dal mattino al pomeriggio, che talvolta diventerà un “dining club” con eventi piuttosto divertenti. Per i suoi “State Of The Art” (da qui l’acronimo), Calabresi ha guardato alle capitali gastronomiche più dinamiche — è vero — “ma anche ai migliori bar all’italiana. Posti aperti, dove passare del tempo, parlare e condividere, mangiando e bevendo bene”.
Bar SOTA di giorno: caffè, smash burger e lievitati
Bar SOTA non sarà dunque un ristorante e nemmeno un tradizionale caffè, bensì uno spazio fluido capace di modellarsi su alcune linee guida. Si apre alle 8.30 col caffè specialty della torrefazione Ialty, estratto con Moccamaster firmata Supreme (tanto per definire il mood…), succhi e soft drink. In vetrina — o meglio sul bancone, interamente a vista — torte fatte in casa, tra carrot cake, pumpkin bread e brownie. Poi una una specialità della casa che anticipa un ulteriore pezzo forte: i “bungoccioli”, panini con gocce di cioccolato non troppo diversi dai maritozzi, da riempire con panna o creme.
Sul versante salato invece eggs&bacon, french toast e club sandwich. Per l’ora di pranzo, però, si punta forte sullo smash burger, che si annuncia come uno dei più “filologici” della Capitale: “Abbiamo messo a punto un impasto a base di kefir, sia per i dolci che i salati. Serviremo i bun con pulled chicken, verdure o coi classici patty di manzo”, precisa Calabresi. Niente lattuga né pomodoro — come da ricetta originale — ma soltanto carne “schiacciata” alla piastra e contorno di patate, sì, ma esclusivamente al forno. Per restare tra i classici US, anche gli hot-dog, “fatti come nei chioschetti per strada”.
Bar SOTA di sera: cene speciali, drink e degustazioni
Tra settimana il servizio termina alle 16.30 — “anche per permettere allo staff di lavorare insieme, su un solo turno” — mentre di venerdì e sabato si riprende dalle 18 alle 22. “Vireremo verso il cocktail bar, mantenendo però un umore informale e rilassato”. Ancora street food di livello, insieme alla selezione di premiscelati di Fischio, “sono amici bravissimi, hanno collaborato a grandi eventi ma SOTA sarà l’unico locale a proporre i loro drink”. Poi birre artigianali, prevalentemente locali. Inoltre, secondo un calendario variabile ma già piuttosto folto, “ospiteremo chef, osti e sommelier che saranno liberi di fare la loro cucina. Come a casa”. Per il “dining club” tornerà utile il tavolo sociale da una decina di posti, più il bancone con altri quattro, al quale si accomoderanno i commensali per eventi a porte chiuse, su prenotazione. Si parte con le serate del 23, 24 e 25 novembre insieme a Chiarapini e Capuzzo Dolcetta di FEG e si prosegue il 30 con Sushi Society.
E non solo di sera, ma anche per intere domeniche di festa, come quella del 3 dicembre con gli osti di Barred, oppure del 14 con Sarah Cicolini di SantoPalato. Al vino, invece, sarà dedicata una giornata al mese con Mattia Vita (al lavoro da Avanvera, l'enoteca della stessa Cicolini e di Mattia Bazzurri), chiamato a raccontare etichette, luoghi e tradizioni. Insieme a Filippo, anche i fratelli Maria Cecilia e Guglielmo Calabresi, oltre alla moglie Francesca Zupi, in un’avventura familiare che potrebbe scuotere il centro di Roma.