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Domenica, 10 Dicembre 2023
Roma

Mangiare di notte a Roma. La guida-podcast che racconta gli “zozzoni”

Panini grandi come esseri umani, birrette e facce di tutti i tipi: la scena della Roma senza luce è un mondo da scoprire, dominato da cibo e personaggi insospettabili

La notte di Roma ha mille facce. Negli ultimi anni, a causa del Covid e della chiusura di molte discoteche e club, l’altra metà del giorno ha cambiato faccia, ma ci sono ancora alcuni protagonisti a scandirne i momenti chiave. Da una parte paninari, “zozzoni” come li chiamano a Roma e ormai anche fuori dal circuito della Capitale, furgoncini ambulanti, cornettari, sorchettari, pizzettari, kebabbari e bar sempre aperti, con turni che vedono l’alba e spesso difficili. Dall’altra il popolo notturno, fatto di un milieu umano multiforme ed eccentrico.

Ci vuole fegato, in tutti i sensi. Lo racconta il podcast di RomaToday “Notti Capitali” che, alla sua quattordicesima puntata, si sofferma proprio sulle voci della notte che nutrono e danno da bere agli affamati e assetati viandanti notturni. Tra escort, calciatori famosi, risse e giovani in cerca di un conforto notturno, le voci di Gabriele D’Angelo e Filippo Poltronieri raccontano il duro lavoro di chi sta sveglio a servire cibo e panini carichi fino alle cinque o alle sei del mattino.

Attività storiche, spesso conosciute solo dai frequentatori più assidui, che rappresentano un baluardo della notte romana, un mondo complesso dove si fa una ristorazione del tutto diversa da quella che si conosce di giorno, con proposte, servizi, prezzi e clienti completamente trasfigurati. Ambienti dove si litiga per 1 euro della birra o si prega per un panino carico, con una lista di ingredienti infiniti. “Il rumore del traffico si mischia con lo sfrigolio della carne sulla piastra” raccontano gli autori del podcast. Oggi è difficile, quasi impossibile, trovare cucine di ristoranti aperti ben oltre la mezzanotte, solo qualche cocktail bar ci riesce. “Il lavoro di notte vale il doppio, è difficile” spiega un paninaro ai microfoni di RomaToday, senza peli sulla lingua. Ma c’è chi resiste da oltre 30 anni e assicura di fare i panini più buoni in circolazione. Seh, vabbè...

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