Ha aperto il 1 novembre 2023 nel quartiere Trionfale di Roma Love, insegna dedicata a caffè specialty e — soprattutto — agli sfogliati, nata come consulenza di Dario Fociani di Faro, uno dei migliori bar di Roma, che dall’apertura nel 2016 a Via Piave ha contribuito a raddrizzare il concetto di bar all’italiana. “Volevamo capire se le nostre idee avrebbero funzionato anche in un altro quartiere”, racconta Fociani a CiboToday, entrando poi nel dettaglio delle specialità: punta forte su croissant e lievitati, con una proposta di partenza che ne conta oltre venti. E ce n’è anche uno, particolarmente promettente, a forma di luna.
Il progetto di Dario Fociani per Love, nuova caffetteria a Roma
“Il mio è un progetto di consulenza”, ci spiega, “per i proprietari Pierantonio Siragusa e Marco Cappuccio, che mi hanno chiesto una mano per comporre il progetto. Love è il risultato di questo lavoro; dal nome alla linea del banco, dall’interior alla comunicazione”. Un esercizio imprenditoriale che si confronta con un contesto diverso — Trionfale non è Piazza Fiume — e che si muove con una sua specificità.
Si apre dal martedì al sabato tra le 7.30 e le 15.30 (le posizioni dei gestori in materia di orari e rispetto della forza-lavoro sono inamovibili), si serve caffè di qualità — “dalla nostra Aliena Coffee Roasters, ma avremo anche torrefazioni ospiti, magari dall’estero” — in un ambiente confortevole con quadri alle pareti. E ci si concentra, al banco, sugli sfogliati: “La pasticceria moderna ha due filoni. Da un lato quella che lavora con creme e mousse e dall’altro quella che preferisce il forno. Secondo noi i croissant fatti bene sono il futuro”.
Il caffè, gli sfogliati e la piccola cucina di Love
A gestire la linea dei dolci di Love c’è Gabriele Marziali, professionista classe ’91 con un passato da chef, che poi ha deciso di ripatire “da zero” per passione della laminazione, formandosi da autodidatta e poi facendo esperienza allo storico Eleonori di Viale Jonio. Lo affianca il 22enne Riccardo Ferraresi, fresco di formazione alla scuola dell’Alma, col quale lavora “tutto il repertorio classico, che però ripensiamo ogni giorno con gli ingredienti di stagione e mercato”.
Per colazione, insieme a una tazza di monorigine Nicaragua tostato chiaro oppure un Brasile — “partiamo così, con espresso, americano e filtro, poi amplieremo con altre estrazioni” — ci sono oltre venti tra cornetti all’italiana, croissant francesi e lievitati, tutti impastati con farine Molino Sobrino e burro d’Isigny Ste Mère. Dal fagottino con cioccolato della piacentina Bagai (3€) al maritozzo alla panna (3,50€); dalla girella con uvetta (2,50€) al pain suisse (4€), passando per la veneziana, con crema pasticciera oppure alla nocciola (3€). “E ora ci sono anche i fagottini con frangipane speziato alle mele e il cinnamon roll con cioccolato bianco”, aggiunge Marziali. Le opzioni salate — fagottini con cotto di Pork’n’Roll e provola cilentana Le Starze, ad esempio — traghettano poi verso il brunch; “vorremmo approfondire la viennoisere salata come base gastronomica, proprio come si fa con la pizza in teglia”.
Oppure il pranzo, quando a girelle con zucca arrosto e nocciole e trecce con scarola e uvetta si affianca una piccola selezione di portate più robuste. Come uova con verdura o salsiccia (11-12€), focacce assortite (4€), “e vogliamo fare anche zuppe e insalate. Non le solite, però, ma mettendoci erbe selvatiche e ortaggi di stagione. Ci piacerebbero anche gli hamburger; ma c’è tempo”. Da bere non solo caffè, ma pure succhi di frutta Colzani, kombucha romano Laverve e birre Ritual Lab.
Moon Love, il nuovo croissant a forma di luna
Sul bancone del nuovo locale “ce n’è uno che vuole essere la nostra firma, e che infatti combina due mondi”, spiegano Fociani e Marziali. Parliamo del Moon Love, un croissant alla francese super instagrammabile che cuoce a forma di luna. L’elemento particolare è il caffè, un monorigine brasiliano che non “condisce” solo la crema pasticciera all’interno e la ganache al cioccolato disposta in cima, ma che è presente in polvere fresca anche nell’impasto. E anche nel crumble di farina di farro che lo completa.
“Ci siamo accorti che il caffè — la cui stessa lavorazione prevede una fase di fermentazione — dà una spinta in più alla lievitazione del croissant. Ci piace sperimentare, e queste prime idee sono solo quelle iniziali”. Chissà che, nell’ondata di croissant che ripensano la propria forma, Love non possa riservare ancora sorprese.