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Domenica, 10 Dicembre 2023
Roma

Roma: la mappa per mangiare bene nel quartiere San Giovanni

Cucina romana, tavole gourmet, pasticcerie e gelaterie. Ma anche botteghe, ottimi cocktail bar, enoteche e birrerie. La nostra guida 

Tra i quartieri di Roma maggiormente vivaci sotto il profilo della ristorazione, c’è sicuramente San Giovanni. Zona dai confini estremamente ambigui, non corrisponde a un vero e proprio quartiere ma a ciò che ruota intorno alla fermata metro San Giovanni e arriva a coprire (almeno per noi) l’Appio Latino. Solo per citare alcune zone: Piazza Ragusa, Piazza Cagliero, Villa Lazzaroni, Colli Albani, Alberone, Furio Camillo, Parco della Caffarella. In un’estensione così ampia, non mancano indirizzi di qualità per quanto riguarda il bere, il mangiare e fare la spesa (su quest’ultimo fronte si potrebbe fare molto, ma molto di meglio). Ecco dunque i migliori ristoranti di San Giovanni e Appio Latino. 

Barred
Enoteca Verso
Blind Pig
Fatamorgana - Re di Roma
Hopificio
Avanvera
Umami
Rinomato
La Differenza
Al Grottino San Giovanni
Pizza Chef
TBSP San Giovanni
Brado
Epiro Roma
La Formaggeria Roma
Pannonia Cocktail Bar
Ruvido
Thai Inn
Favilla Pizzeria
SantoPalato
Dogma
Sbanco
I Quintili Furio Camillo
Mi Cucina Cinese Contemporanea
Gastromario
Charlotte Pasticceria
Materia
Ciaparat Roma
Infarinatura
Misticanza Roma
Osteria-Bistrot

Barred

Vetrine su strada, tavolini in legno e metallo, musica giusta e una lavagna aggiornata quotidianamente con piatti estemporanei. Così è il locale del fratelli Mirko e Tiziano Paolucci, aperto nel 2016 per portare nella Capitale una cucina che somiglia a poche altre. Massiccia la carta dei vini, con etichette esclusivamente naturali da piccoli produttori italiani e internazionali; poi ci sono le birre, con una bella scelta di acide, adatte per accompagnare i gusti decisi delle portate. Il menu, come detto, cambia spessissimo, e la cosa migliore è ordinare qualcuna delle pietanze del giorno e, possibilmente, condividerla. Da Barred sono bandite le distinzioni tra primi o secondi; come lo definireste, ad esempio, il cavolo nero con uovo e maionese alla salsa ponzu (12€)? Semplicemente un piatto buono. Il vegetale è spesso protagonista, ma ci sono anche portate di carne, come il diaframma di manzo con broccolo siciliano e cipollotto (18€). Interessanti pure i dolci, che quando vogliono sanno essere golosi: provate il millefoglie con crema di cioccolato arrosto e caffè (12€).


Barred

Enoteca-Winebar

Enoteca Verso

Verso è un’enoteca inaugurata nel 2017 dal cremonese Giorgio Mansueti e da Marina Mazza, che offre anche una carta da vero ristorante. In uno spazio caldo e accogliente, tra scaffali affollati di bottiglie, si può ordinare qualche calice e accompagnarlo con piccoli snack — come le alici dorate con maionese al limone (7€) — oppure optare per una cena completa. Primi della tradizione romana (14€), secondi di carne e pesce (16-20€) e anche hamburger, preparato con patty di manzo, cheddar e salsa bbq (15€). Per l’aperitivo, invece, l’opzione ideale è sempre il tagliere con selezione di stagionati del salumificio reggiano Colprem (16€).


Enoteca Verso

Cocktail bar

Blind Pig

Egidio Fidanza e Mattia Ria sono una garanzia dietro ai banconi della Capitale da diversi anni. Dal 2018 fanno base al loro Blind Big, un locale dal mood inizialmente“speakeasy” diventato via via più aperto, con una proposta piuttosto variegata. Ci sono dei tavolini all’aperto, così come un lungo bancone dove accomodarsi per due chiacchiere con i bartender. In carta anche mocktail e analcolici, oltre a una selezione di drink ideati dai due. Ad esempio il Mel Gibson, servito in un’elegante coppa Nick&Nora e a base di gin infuso all’erba cipollina, vermouth dry e mela in agrodolce (10€). All’ora dell’aperitivo c’è la formula con qualche tapas dalla cucina, poi si procede all’insegna della cucina fusion tra burger, uramaki e gyoza.


Bling Pig Roma

Gelateria

Fatamorgana - Re di Roma

In zona Re di Roma si trova uno dei sette locali cittadini della famiglia Fatamorgana, avviata vent’anni fa dai tarantini Maria Agnese Spagnuolo e Francesco Simon. Il gelato arriva ogni giorno dal laboratorio centrale di Monterotondo, con consegne organizzate millimetricamente grazie a un software che monitora i consumi. Il gelato è uno dei migliori della città, prodotto esclusivamente da materie prime naturali, latte di qualità e frutta fresca. Difficile scegliere quale ricetta raccontare; magari il gusto Pollicina, con noci Lara, petali di rosa e fiori di violetta, oppure la voluttuosa Crema Agnese, al doppio caramello salato. Tutti i gusti costano 28€ al kg.


I gusti vegani di Maria Agnese Spagnuolo da Fatamorgana

Pub

Hopificio

Hopificio è nato con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di coloro che a una buona pinta di birra artigianale vogliono affiancare anche un ottimo piatto. E sono in tanti, a giudicare dalla piccola folla che popola nelle serate del weekend i tavoli su Piazza Cesare Baronio. Hopificio ha a disposizione anche un ampio spazio interno, con un bancone pieno di vie per la spillatura; e c’è anche un intero settore dedicato al vino. Ideali, anche per l’aperitivo, i maritozzi salati, come i cartocci di frittura (pollo, falafel, melanzane e cipolle pastellate, 3,50-4€). Ma dal menu si possono scegliere anche pita e souvlaki, bruschette (al pomodoro, ai funghi e con zucchine grigliate e gorgonzola, 1,50-3€), tzatziki e hummus con crostini, nonché burger (anche vegani, a base di funghi Portobello fritti).


Hopificio

Enoteca-Winebar

Avanvera

Aperta ai primi di maggio 2023 da Sarah Cicolini, chef e proprietaria di SantoPalato, e dal socio Mattia Bazzurri, Avanvera è il posto giusto per condividere una bottiglia di vino artigianale — oppure un kombucha — e passare una serata ordinando da una carta con una quindicina di proposte, di ispirazione più cosmopolita rispetto alla linea della trattoria poco distante. La cucina c’è e funziona alla grande, consegnando hummus con fave croccanti servito con pane roti, falafel e salsa tahina, empanadas di agnello con pico de gallo e prosciutto di cuore con pan y tomate, per dirne alcuni. Fate spazio per il dessert, che non è quello che ci si aspetta in una “semplice” enoteca: craquelin con crema montata al caffè e visciole oppure crostatina di frolla con nocciole salate.


Avanvera-2

Osteria-Bistrot

Umami

La cucina giapponese è molto, molto di più che sushi e sashimi. Infatti da Umami — un bistrot orientale che somiglia alle izakaya nipponiche — semplicemente non ne troverete. Qui si preferisce la gastronomia più popolare e autentica, tra appetizer di radice di loto fritta (5€), alghe wakame con polpo e shiso (7€9 e cetrioli marinati (4€). I piatti forti, però, sono i gyoza di gamberi o carne (6€), i bun farciti con pollo fritto karaage (7€) e gli spiedini yakitori alla griglia (7€). Affidatevi ai consigli del sommelier per affiancare il sake più adatto.


Umami

Street Food

Rinomato

Il giovane Valerio Maiali ha aperto il suo Rinomato proprio a ridosso della pandemia, riuscendo tuttavia a spianare il percorso un panino dopo l’altro. Qui si trovano burger per tutti i gusti: dall’Umile, con 180 gr di scottona, lattuga e cetriolo sottaceto (11€), al Celebre XXL, con doppio patty e dose extra di formaggio, bacon e salsa (14€). C’è anche quello con uovo e cipolla caramellata (14€) e la versione vegetariana, con cavolo stufato, Rosti di patate, cheddar e maionese (13€). Poi maritozzi salati con pastrami o mortadella (6€), ma anche poté (fatti bene) a base di riso, polo, avocado e verdure fresche (10-12€).


Rinomato

Negozio-Bottega

La Differenza

Nel 2011 la famiglia Stramaccioni — Paolo e Sandra, con i figli Mattia e Luca — ha ridefinito il concetto di “bottega di prossimità” puntando sulla selezione ineccepibile di materie prime e sull’affabilità di un servizio tipico dei negozi di quartiere. A La Differenza si può curiosare tra le specialità esposte al banco e sugli scaffali, per individuare un pacco di pasta Pietro Massi (il pastaio marchigiano che rifornisce Mauro Uliassi), una tavoletta di cioccolato piemontese di Guido Castagna, una fetta di formaggio Storico Ribelle oppure il foie gras di Fabio Barbaglini. Altrettanto interessante è la possibilità di accomodarsi a uno dei tavolini per una pausa pranzo più o meno veloce. Va assaggiata, ad esempio, la bruschetta con lardo di Massimo Spigaroli e alici del Cantabrico o ancora la caprese 2.0: mozzarella di bufala disidratata e stesa come una fettuccina, con pesto di basilico e pomodorini semi-dry. 


La Differenza

Pizzeria

Al Grottino San Giovanni

Nella sala di Al Grottino, qualche scalino più in basso rispetto al piano-strada, l’atmosfera è quella delle pizzerie di vent’anni fa. Nessuna velleità chic per il proprietario Tony Vespa, che mantiene un locale accogliente e senza fronzoli, dove la pizza resta al centro. La tonda, qui, non è né troppo alta né troppo bassa, e si realizza rispettando i giusti tempi di lievitazione. Come da tradizione romana, non possono mancare i fritti, con qualche guizzo creativo: a base di tonnarelli all’amatriciana con guanciale croccante (4€) e cacio e pepe con lime e pecorino (4€). Le pizze si possono ordinare anche con impasto integrale, optando per le ricette classiche o invece le proposte gourmet. Tra le più recenti c’è la focaccia con prosciutto Saint Marcel, fichi freschi, stracciatella di burrata e riduzione di aceto balsamico.


Al Grottino-2

Pizzeria

Pizza Chef

Bisogna essere cauti, a Roma, parlando di pizza al taglio. Inserire Mario Panatta e Sara Longo tra i migliori artigiani in questo settore, però, non è affatto un azzardo. Il loro Pizza Chef ha conquistato la fiducia di molti clienti per la qualità dell’impasto, realizzato con farine selezionate e ottima tecnica. Poi ci sono le farciture stuzzicanti, con un repertorio di proposte che va dalla classica con mozzarella e patate alle proposte stagionali, come quella super autunnale con zucca, salsiccia e porcini. E non solo al trancio: qui si preparano anche tonde e calzoni (5,50-12€). In serata chi non abita troppo distante può usufruire della consegna a domicilio.


Pizza Chef

Ristorante

TBSP San Giovanni

Da una famiglia che si occupa di macelleria da settant’anni è nata l’idea di valorizzare il prodotto con le tecniche dei pit-master statunitensi. Non la “solita” bistecca alla brace, dunque, ma burger affumicati, pastrami di manzo, pulled pork e stagionature dry aged. Oltre al punto dedicato allo street food a Ponte Milvio e al food truck mobile, a Via Gallia c’è il locale “Lounge”, con tavolini in legno e sgabelli alti ai quali sedere per una pausa ad alta concentrazione di proteine. Certo, c’è anche la Caesar Salad all’italiana (8€), ma i protagonisti sono costine affumicate, alette di pollo e sostanziosi panini multistrato. Come il super Smoked Cheese Burger, con manzo affumicato e cheddar (11,90€)


TBSP San Giovanni

Ristorante

Brado

I fratelli Christian, Manuel e Mirko Catania hanno pensato a Brado per occupare una nicchia piuttosto specifica: la cucina di selvaggina. Una proposta che raccoglie senz’altro molti estimatori, ma che può contare invece su poche insegne affidabili. Lo “stato brado”, appunto, è il punto di partenza per la selezione delle carni, oltre alla memoria della cucina rurale e delle preparazioni di campagna. Per avviare una cena ci sono anche salumi a base di selvaggina (tagliere misto, 16€), poi primi sostanziosi — come la lasagne di cinghiale alla bolognese con pecorino, 14€ — e naturalmente secondi alla brace. Come ad esempio la quaglia, servita con trevigiano al vino rosso, uvetta e capperi fritti (24€), o il maiale con contorno di cavoli (22€). Ottima selezione di birre artigianali.


Brado

Osteria-Bistrot

Epiro Roma

Il ristorante di Piazza Epiro gestito da Matteo Baldi ha avuto diverse vite. L’ultima, la più convincente, lo vede calato nelle vesti di una bella osteria contemporanea, con piatti della cucina romana (come la fettina panata da non perdersi, gli gnocchi oppure la mozzarella in carrozza) accompagnati da belle bottiglie di vino o proposte al calice. Lo spazio interno è piccolo e raccolto, la cucina è affidata alla mano di Michele De Chirico. Si può mangiare anche nel cortile esterno.

Epiro Roma-2

Negozio-Bottega

La Formaggeria Roma

Tra i banchi del mercato di Piazza Epiro, ce n’è uno che si è guadagnato una fama ben meritata. È la formaggeria di Francesco Loreti, uno dei migliori indirizzi in città per trovare formaggi di alta qualità. Dal banco arrivano formaggi di tutti i tipi, selezionati tra oltre 100 produttori, dall’Italia e anche qualcosa dall’estero. C’è anche una proposta da bottega, con salumi, paste secche e altri prodotti da scaffale. Fa orario di mercato, dunque apertura dalla mattina a dopo pranzo (tranne il venerdì che si tira avanti fino alle 18:30).

La formaggeria

Cocktail bar

Pannonia Cocktail Bar

Aperto all’inizio di settembre di quest’anno (2023), questo locale è il nuovo cocktail bar in zona San Giovanni che va a colmare un piccolo (quasi) vuoto in zona. Come è intuibile, che prende il nome dal vicino Largo Pannonia (anche se si trova in via Taurasia). Aperto dalle 18 di sera alle 2 di notte, concentra la sua proposta soprattutto sui cocktail, senza dimenticare il cibo. In carta 8 cocktail signature, tutti a 11€, tra cui il Fine dell’estate, con pisco, aperol infuso al cardamomo, succo di lime e ananas, oppure il Pannonia special con vodka, liquore zenzero, succo di limone e lamponi. Ai drink della casa si accompagnano anche gin tonic, classici, analcolici, birre e vini. Da mangiare, una decina di piatti tra tartare, taglieri e bruschette e altrettante pinse in diversi gusti.

Un cocktail del nuovo cocktail bar Pannonia

Enoteca-Winebar

Ruvido

Novità del 2023, questa enoteca con cucina è arrivata in una piccola traversa di Via Gallia. Tante le etichette disponibili, tra cui alcune ben esposte negli spazi interni. Centro del locale, una grande tavolo sociale dove si mangia tutti assieme. Carta piccola, con produttori sia romani che non ben scelti e alcuni piatti speciali che vengono raccontati sul momento. Nonostante la proposta, è un locale che ha l’attitudine da ristorante, non fatevi ingannare dal nome.

Ruvido a Roma, il tavolo sociale - foto Alberto Blasetti

Ristorante

Thai Inn

Pur non stando sulla bocca di tutti, questo indirizzo si è affermato come uno dei migliori ristoranti di cucina thailandese – come dichiara il nome – in città. i clienti saranno accolti da una lunga sala con tavoli a destra e a sinistra, un ambiente colorato ma dall’arredamento semplice. In menu grande spazio alle zuppe thailandesi, pezzo forte della cucina thai, come la Tom Kha Gai con pollo, galanga e latte di cocco, oppure Tom Ym Goong con citronella e gamberi. Poi risi (tra cui il Nasi Goreng), pastem, carni, pesce e frutti di mare. Gli antipasti si articolano in diverse categorie: vapore, fritti, satay, pane e insalata. Gli impiattamenti sono abbondanti e molto colorati. Chi ama la Thailandia non resterà deluso.

Ristorante Thai Inn

Pizzeria

Favilla Pizzeria

Questa buona pizzeria di quartiere non delude i locals con i suoi impasti e i condimenti golosi. Una stanza unica all’interno, alcuni coperti all’esterno, accolgono gli ospiti facendo assaggiare loro una pizza che ricorda la romana ma più alta e più spessa. Aperto solo a cena e disponibile anche per delivery e asporto, il menu spazia tra montanare, bruschette e fritti. Tra le pizze in carta troviamo i classici e qualche creazione della casa, come la Giulietta con fiordilatte, patate schiacciate, fiori di zucca, in uscita prosciutto cotto affumicato, granella di pistacchi o la Calabrotta piccante con fiordilatte, 'nduja piccante, pachino, cipolla rossa, bufala a crudo e origano. Ha anche hamburger e qualche piatto di cucina.

Favilla Roma

Ristorante

SantoPalato

L’insegna della chef Sarah Cicolini e del sous chef Mattia Bazzurri tiene banco nel panorama delle osterie romane dal 2017. Nel tempo l’indirizzo si è evoluto, perfezionando sempre di più la qualità dei piatti, la cura degli impiattamenti e l’equilibrio dei gusti. C’è sia la carta che la lavagna con i piatti del giorno da cui attingere. Ottime le paste (andate oltre la carbonara, è imperativo), così come i secondi di carne e le verdure. La carta dei vini non va trascurata: contiene interessanti referenze dall’Italia e dal resto d’Europa. Bisogna prepararsi però, perché fra non molto l’indirizzo traslocherà in nuova sede, pur rimanendo sempre in zona.

La trippa alla romana di SantoPalato, ph. Andrea Di Lorenzo

Ristorante

Dogma

Su un lato di Piazza Zama, prima del ponte della ferrovia, si trova questo ristorante di pesce alla brace aperto dalla coppia formata da Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi. Il primo in cucina, il secondo in sala, hanno entrambi diverse esperienze di cucina alle spalle, e per alcuni prodotti orticoli possono contare sull’orto di famiglia a Maccarese. Da Dogma si possono provare sia i piatti alla carta che il menu a degustazione, con 5 portate a scelta dello chef a 48€, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Per il bere invece bisogna affidarsi ad Alessandra, che saprà consigliare al tavolo la migliore etichetta da abbinare all’occasione.

Dogma Ristorante-2

Pizzeria

Sbanco

È il 2016 quando apre Sbanco, locale dedicato alla pizza, ai fritti e alla birra con la partecipazione di Stefano Callegari. La pizza qui si presenta in una forma contemporanea, cornicione pronunciato ma non troppo, impasto scioglievole. I topping invece cambiano con il corso dei mesi, con la possibilità di gustare sempre qualche proposta stagionale. I fritti sono uno dei pezzi di punta del locale, anche quelli in evoluzione durante il corso dei mesi. Ampia la selezione di birre alla spina, raccontate direttamente dal banco interno, dove si può anche mangiare.

La pizza caprese di Sbanco, Roma

Pizzeria

I Quintili Furio Camillo

Aperta nel 2020, questa pizzeria con tanti coperti è stato il nuovo indirizzo del pizzaiolo Marco Quintili dopo la sua sede di Tor Bella Monaca (a cui ne sono seguite altre, tra cui la collaborazione con Mercato Centrale). La sua proposta si concentra su pizza con ampio cornicione, condimenti molto ricchi e fritti della tradizione partenopea. Il locale, tutto in bianco, può accogliere diversi coperti. In menu comunque si trovano anche quattro pizze della tradizione napoletana, quelle a ruota di carro, che si vanno ad aggiungere alle altre in stile contemporaneo. Particolarmente famose la Carbonara con fiordilatte, crema di pecorino, in uscita dal forno guanciale croccante, tuorlo d’uovo grattugiato marinato grattugiato, crema di pecorino, pepe-Cuvee e basilico, oppure la Gricia in fiamme che viene letteralmente accesa al tavolo.

I Quintili Montagnola-2

Ristorante

Mi Cucina Cinese Contemporanea

Arrivato in sordina, in una via residenziale tra Colli Albani e Ponte Lungo, questo indirizzo si è affermato come uno dei migliori ristoranti di cucina cinese in città, anche grazie alla sua proposta di tè, visibile sin dall’ingresso. I piatti sono spesso molto abbondanti, magari da condividere. Il menu è organizzato, come si vede spesso, per ingredienti principali: verdure, maiale, gamberi, tofu, zuppe. Da qualche mese (febbraio 2023) è stato aperto poco distante, su Piazza Cesare Cantù, un laboratorio di street-food con pochi piatti preparati nell’adiacente cucina a vista. Si chiama Lab-Mi e vi si mangiano bao, panini ripieni, riso e noodles. Qualche sgabello interno permette anche di mangiare qui (piatti tra i 3 e i 12€).

Mi cucina cinese

Osteria-Bistrot

Gastromario

Nonostante le dimensioni ridotte, questo localino riunisce diverse anime: pasticceria, ristorante, bar per dirne alcune. Tre soci, ovvero Valentina De Caro, Simone Romano e Francesco D'Agostino, sono i creatori di questo indirizzo inaugurato in zona San Giovanni nel 2021. Ogni mattina, nel laboratorio, vengono preparati croissant, pain au chocolat, veneziane e bignè. I lievitati sono molto richiesti, quindi è buona pratica non arrivare troppo tardi per non rimanere a bocca asciutta. A pranzo e a cena c’è un vero menu da ristorante, una piccola carta stagionale con piatti ben eseguiti da accompagnare alle proposte di bottiglie di Simone. Per concludere si può sempre ritornare al banco per un dolce. Ha anche alcuni tavolini esterni.

Gastromario

Pasticceria-Panificio

Charlotte Pasticceria

Partita come autodidatta, Claudia Martelloni si è affermata nel tempo come una delle migliori pasticciere di Roma. Dal suo banco arrivano soprattutto monoporzioni (no lievitati, no cornetti) e torte di sua creazione, qualcuna ispirata anche ai grandi pasticcieri contemporanee, come Cedric Grolet. Ogni mese vengono proposti dei gusti nuovi, con ricette e ingredienti stagionali o legati alle festività. Il colpo d’occhio lo fa sicuramente l’estetica: queste piccole monoporzioni più che dei dessert sono dei gioiellini. Ci sono anche macarons, biscotti, cesti di Natale (al momento giusto dell’anno), creme spalmabili, tè e caffè per fare anche una piccola pausa.

Charlotte Pasticceria

Bar

Materia

Ideale per lavorare, per un pranzo, per un aperitivo o per una colazione tra amici, questo localino si presta a diverse funzioni. La mattina la colazione la fanno dolci e lievitati dal bancone. A pranzo c’è una carta con piatti nostrani e internazionali e anche alcune opzioni che diremmo in chiave “healthy” (piatti tra i 5 e i 15€). Poi merende e aperitivi. Il clima è molto rilassato, soprattutto se gli avventori non saranno infastiditi dai computer accesi o da chi viene a leggere il giornale o a fare una riunione di lavoro. Ha anche tavoli esterni.

Materia Roma-2

Enoteca-Winebar

Ciaparat Roma

La creatura di Greta Bertoli ed Emiliano Cataldo ha superato anche la prova del fuoco della fase di rodaggio, posizionandosi come una delle più calorose aperture del 2023 e delle enoteche con cucina più riuscite a Roma, dove pure la competizione è acerrima. Ambiente informale ma curato, quell’aria in po’ naive da salotto di casa (del tutto voluta, come ci raccontarono gli stessi proprietari in fase di apertura), un giradischi, una cucina gestita da Chiara Sarra, bottiglie alle pareti costituiscono buona parte del successo della proposta ma non ne racchiudono comunque l’atmosfera. In menu si trovano sia proposte al calice che piatti con variazioni continue, tante proposte vegetali e lavorazioni di prodotti di grande qualità. Fanno anche il kombucha in casa (con cui potremmo suggerirvi di prendere un gin tonic).

La cucina di Ciaparat e Chiara Sarra

Pasticceria-Panificio

Infarinatura

A Via Camilla trovate il pane di un vero nerd dei lievitati. Infarinatura è la creatura di Manuel Perego, one man show del pane che nel suo laboratorio di panificazione con vendita al dettaglio seleziona attentamente i prodotti e li lavora in modo attento, usando solo lievito madre di segale integrale. Pagnotte, pizza, pizzette e altri tipi di pane si ordinano, come da consueto, al peso dal banco. A seconda dei momenti, anche grissini, focacce e tozzetti.

Infarinatura-2

Ristorante

Misticanza Roma

Al confine con il parco della Caffarella, Marta Maffucci ha portato la sua idea di cucina vegetariana di qualità. Misticanza è un bel locale, con un grazioso esterno, dove anche chi non ama la cucina vegetale, o meglio, chi non è venuto qui di proposito, potrà trovare una soluzione estremamente valida. Tutto si basa su un menu stagionale con piatti pensati per piacere in modo trasversale a partire da produttori selezionati oppure anche da preparazioni fatte in casa, come la pasta fresca o il seitan, di produzione propria. Da non trascurare nemmeno i dolci e le etichette proposte. Prezzi tra i 6,50 e i 14€.

Misticanza Roma-2

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