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Sabato, 20 Aprile 2024
Roma

Roma: 30 indirizzi dove mangiare e bere a Garbatella e San Paolo

Dalla pasticceria contemporanea al forno storico. Dal cocktail bar all’enoteca fissata coi vini naturali. Senza dimenticare le trattorie tradizionali

Una guida per mangiare e bere bene se ci si trova nella zona di Garbatella a Roma. Tra i giardini, cortili e parchetti di quartiere che compongono il rione Garbatella e la sua propaggine sud tra via Ostiense e la basilica di San Paolo non arrivano troppi turisti. Un bene o un male? Chi risiede qui sembra non curarsene troppo, preso com’è dalle tante, valide scelte quando è ora di colazione, pranzo, aperitivo e cena. Negli ambiti lotti storici — edificati dagli Anni ‘20 come ottimo modello di edilizia popolare — sopravvivono trattorie veraci in cui la tavola parla romano forte e chiaro. Ma non tutta la cucina qui è necessariamente della tradizione. La gastronomia internazionale è infatti ben rappresentata, così come la pizza nelle varianti romana e al taglio, e il buon bere. 

Di seguito il nostro itinerario tra osterie, bar, pasticcerie, birrerie ed enoteche naturali, in 30 insegne.

Aisi
Bar Bozza
Bauhaus
Biffi
Buskers Pub
Dar Moschino
Elettroforno Frontoni
Enoteca La Mescita
Er Panonto
Gentle Boozers
Il Girasole
Il Pellicano
Il Ponticello
Latteria
Le Bistrot dal 1987
Li scalini de Marisa
Nero Vaniglia
Origine
Ristorante Da Michele
Ristoro degli Angeli
Sgarbato
Smile
Trecca
Tre de tutto
Tuk Tuk Ride
YaLùz
Squeezy
Alberto dal 1968
Cremeria Alpi
Mashroom San Paolo
Ristorante

Aisi

Considerando il fioccare di nuove aperture in giro per lo stivale, pare che la cucina georgiana sia destinata a essere uno dei prossimi food trend. E il primo locale della capitale è spuntato proprio qui, in uno spazio estroso che, pur avendo ospitato in precedenza un ristorante italiano a tendenza gourmet, aveva già un nonsoché di esotico. Riuscirà il khachapuri (10-18€) — la focaccia allungata farcita con formaggio e uovo — a ritagliarsi uno spazio tra rigatoni e pizze scrocchiarelle? Qui lo fanno molto bene, quindi probabilmente sì. I vini georgiani, inoltre, vantano una delle storie più antiche del mondo, e la carta di Aisi fa loro onore.

Il khachapuri di Aisi

Enoteca-Winebar

Bar Bozza

Come si fa a trasformare un’ex copisteria in uno dei wine bar con cucina più divertenti e promettenti della città? Chiedetelo a Fabio Macrì e Mauro Lenci, che con l’apertura del loro “bar” in zona San Paolo-Ostiense hanno miscelato esperienze pregresse e ispirazioni mitteleuropee per consegnare al quartiere un locale vivace. In carta si trovano esclusivamente etichette naturali, mentre in tavola arrivano piatti che non sono tanto primi/secondi/dessert quanto piccole tapas (4-7€), giuste per l’aperitivo ma adatte anche a comporre una cena robusta. Uno tira l’altro, quando la selezione dei prodotti è ricercata e l’approccio in cucina è un po’ “punk”. La clientela è convinta e già affezionata, tanto che i proprietari sono riusciti a marzo 2023 ad allargare il locale aggiungendo una birreria con cucina, con 4 vie di birra artigianale, sidro e fermentazioni spontanee e proposte street food di inspirazione deli newyorkese. Inoltre, hanno preso l’abitudine di aprire ogni tanto anche di domenica mattina per il brunch: approfittatene.

L'interno di Bar Bozza

Osteria-Bistrot

Bauhaus

Scordatevi l’aria popolare che si respira nel resto del quartiere e immergetevi nell’allure raffinata e un po’ retrò di questo locale in Piazza Biffi, dove il banco della pasticceria è circondato da ampie specchiere e divanetti rosa cipria. Se il nome dichiara un’ispirazione “d’altri tempi”, la proposta food&beverage è del tutto contemporanea. Il menu si rimodella dalla colazione alla cena rispondendo a varie necessità: waffles (7€), cinnamon roll e lievitati nostrani (2€) che mantengono vivo il genius loci (che prima era un forno), ma anche avocado toast (10€) e croque monsieur (12€) per chi di prima mattina preferisce le proteine. Sul menu che chef Andrea Castagna ha pensato per la cena vanno forte le paste ripiene (18-20€), ma ci si può fermare anche solo per un aperitivo, con proposte analcoliche non banali.

La sala di Bauhaus

Bar

Biffi

Fratello di Bauhaus — del quale condivide l’affaccio su piazza e la proprietà — Biffi è un bar di riferimento per il popolo giovane di Garbatella. Dal caffè della mattina con cornetto d’ordinanza alla crema, al drink del dopo cena per chi vuole tirar tardi (non si chiude prima delle 2), passando di tanto in tanto per curiosi eventi gastronomici. Come il Polenta Day, tutto dedicato alla cucina di montagna. Quando è l’ora dell’aperitivo, taglieri misti oppure tris di tacos (7€ l’uno).

I tacos di Biffi

Pub

Buskers Pub

La sete degli appassionati di birre artigianali qui si placa felicemente dal 2014. A pochi passi dalla sede del dipartimento di Economia di Roma Tre, Buskers è un pub senza fronzoli che punta tutto su quattordici spine, come anche sulla buona selezione di gin per l’aperitivo. Assicuratevi un cestino di “scrocchia” appena arrivate, ma non dimenticate di dare uno sguardo alla lavagnetta col menu. Potreste capitare in una di quelle serate in cui la cucina è particolarmente estrosa, e trovarci il bun di Roscioli con salsicce e broccoletti ripassati, coratella e carciofi o addirittura tonno rosso affumicato, rapa fermentata e foglie di shiso. Anche la birra può diventare gourmet.

Il bancone di Buskers Pub

Ristorante

Dar Moschino

Piazza Benedetto Brin ha il carisma dei luoghi in cui si è fatto un pezzo di storia popolare. Lo testimonia l’insegna che ricorda la prima pietra della “borgata giardino”, posata il 18 febbraio 1920, e la posizione sopraelevata con vista sul parco Ferrara, che le è valso il soprannone (un po’ altisonante) di “Pincetto”. Chiamato affettuosamente “er Moschino” per via del carattere — a quanto pare appena fastidioso — il signor Franco Perugini ha aperto proprio qui l’osteria gestita ancora oggi dalla sua famiglia. Tenete presente che l’unico formato di pasta contemplato è il rigatone e che il menu settimanale gira a ritmo canonico: matedì trippa, giovedì gnocchi, venerdì ceci e cannolicchi e sabato fettuccine fatte in casa. La domenica, come è scritto, si riposa. Prezzi più che popolari: antipasti 5-12€, primi 9€, secondi 7,50-15€, dessert 3,50-5€.

L'esterno di Dar Moschino

Pasticceria-Panificio

Elettroforno Frontoni

La famiglia Frontoni fa il pane dal 1950; prima in due forni a Garbatella e dal 2015 in un nuovo locale all’ombra della basilica di San Paolo, che da un paio di anni ha raddoppiato in zona Appio-Tuscolano. Con la farina marchigiana del Molino Paolo Mariani si impasta una pizza bianca al sesamo che è diventata un must dell’esercizio, richiestissima anche da altri locali in città. A Natale il banco si affolla di panettoni, oltre alle 10 tipologie di pane della casa da lievito madre (prevale il grande formato, che si conserva meglio), una buona selezione di pizza alla pala, supplì e dolci da forno. Quando è periodo, assaggiate le chiacchiere.

La pizza bianca al sesamo con la mortadella di Elettroforno Frontoni

Enoteca-Winebar

Enoteca La Mescita

Avamposto del vino naturale quando ancora il vino naturale non era di moda come oggi, La Mescita gode dell’affaccio su una delle piazze più suggestive di Garbatella, quella che circonda la facciata porpora e ocra del Teatro Palladium. Se ne può approfittare da uno dei tavolini che dall’ora dell’aperitivo sono schierati davanti alle sue vetrine. Occhio all’attraversamento dei camerieri, che svelti consegnano calici, bottiglie e tapas interessanti. La cantina composta dall’abruzzese Angelo Consorte è eclettica e mai scontata; si concentra sul territorio ma si concede deviazioni francesi, greche e addirittura australiane. Chiedetegli qualche ragguaglio e sarà ben felice di darvene. Per decidere cosa mangiare è una buona idea sbirciare la lavagna, che viene ritoccata spesso e volentieri. Se lo vedete segnato, optate per un piatto di vitello tonnato.

Un calice dell'Enoteca La Mescita

Pizzeria

Er Panonto

Pensavate che la pizza wurstel e patatine, le tovaglie di carta e l’antipasto a buffet si fossero ormai definitivamente estinti? Assolutamente no. Qui vivono e lottano insieme a noi, senza soluzione di continuità dal 1973. Aggiudicatevi un tavolino nel pergolato all’aperto — arrivando presto, ché non è possibile prenotate — e godetevi una tradizionale tonda bassa e scrocchiarella dal forno a legna. Vi verrà servita a tempo record. Non siate pretenziosi su vino e birra, ma provate la sbriciolata alla crema diplomatica della casa, che da sé vale il viaggio. Prezzi d’altri tempi (supplì 1,20€, margherita 5,50€).

Il pergolato de Er Panonto

Pub

Gentle Boozers

Piccino e incastonato tra i saliscendi della Garbatella storica, il GB è un porto sicuro al quale approdare per una birra defaticante e uno snack al volo. All’interno lo spazio langue, ma bere un boccale all’aperto sul marciapiede fa parte dell’esperienza. Meritevole anche alla selezione di whisky.

Birre Rebel's da Gentle Boozers

Osteria-Bistrot

Il Girasole

Porzioni più che generose, rispetto ortodosso per la tradizione e accoglienza di cuore: così, in estrema sintesi, è Il Girasole: Dal 1981 romano ruspante. Un locale che da oltre 40 anni nutre gli abitanti di Garbatella un saltimbocca alla volta, dove la sosta è particolarmente felice per un pasto con vista sull’area verde accanto alla Regione Lazio, un po’ parco e un po’ orto urbano. Fate attenzione agli orari di apertura — solo a pranzo, tranne di venerdì; la domenica sempre chiuso — e arrivate a stomaco del tutto vuoto: la porzione standard di carbonara qui si fa coi “bombolotti”, supera i 2 etti e costa 10€.

La carbonara de Il Girasole

Gelateria

Il Pellicano

Da Balduina, dove era attiva dalla metà degli anni ‘80, la gelateria artigianale Il Pellicano si è trasferita nell’arena di piazza Biffi nel 2013. La specialità della casa sono le creme, sempre più numerose e assortite dei gusti alla frutta, con un gelato al fondente che non si fa dimenticare facilmente. Il segreto? Cacao olandese di altà qualità. A primavera inoltrata si gioca in squadra e si comprano meloni e more di gelso dalla frutteria accanto. Quello che rende questo banco piuttosto speciale è la possibilità di ricoprire coni e coppette (a partire da 3€) di cioccolato fondente o bianco fuso, con aggiunta a piacere di granella di nocciole. Croccante e goloso.

Il gelato de Il Pellicano

Pizzeria

Il Ponticello

Dal 2015 Il Ponticello si dedica alla pinsa. La focaccia oblunga è poi condita alla vecchia maniera — non resterete delusi se cercate margherita (7,50€), capricciosa (10€) o diavola (9€) — oppure con ingredienti stagionali, oltre a formaggi e salumi selezionati (quelli a base di maiale arrivano dal banco di Pork’n’Roll). Ma qui si viene anche per la buona birra, che scorre a pieno regime da dieci spine a rotazione. Birrifici laziali sempre in testa — Rebel’s e Ritual, ad esempio — ma non solo, e per corroborare la digestione ci sono la grappa e i liquori della distilleria ciociara Sarandrea.

La pinsa del Ponticello

Cocktail bar

Latteria

La carta dei piatti e dei miscelati di Latteria è stata rinnovata a marzo 2023. Non è assolutamente cambiata la sede, incastonata nel cuore dei lotti storici di edilizia popolare, in quello che fu prima il “Bar della Nanetta” e in seguito una vera e propria latteria di quartiere. Scendete i gradini che separano il giardino verde e riparato dal piano strada, sedetevi a uno dei tavolini all’aperto oppure al bancone di marmo nero e ordinate uno dei migliori Negroni di Roma. Per cena, invece, è opportuno prenotare. Il menu ha poche inflessioni dialettali e ogni tanto azzarda sugli accostamenti: tortello con radici e salsa teiyaki (12€), fungo cardoncello con polenta taragna e caciocavallo (6€) e tacos di verza con maionese vegana e carcadè (6€). Ottima offerta di cocktail analcolici.

Un cocktail di Latteria

Ristorante

Le Bistrot dal 1987

Una delle prime insegne di Roma integralmente dedicate alla cucina vegetariana prima e vegana poi. Barbara e Daniela accolgono gli ospiti oramai affezionati (si lavora da 36 anni) in un salotto confortevole e anche un po’ chic, lasciando parlare un menu che non ha nulla da invidiare alle carte onnivore. Verdure, legumi, ma anche “formaggi” di origine vegetale compongono portate golose, come lo strudel di broccoli, le polpette di ricotta di mandorle con mostarda di frutta e i bocconcini di soia alla cacciatora. Tra i dessert, generose fette di salame di cioccolato, frittelle di mele e torta crema e cioccolato. Scontrino medio di 30-35€.

Un primo vegetariano de Le Bistrot 1987

Osteria-Bistrot

Li scalini de Marisa

Gli scalini da scendere sono sempre i soliti quattro, fin dalla fondazione del quartiere nel ventennio, quando qui c’era già un’osteria per le mescite del vino e un ritrovo popolare per il gioco delle carte. È il 1974 quando lo rileva la famiglia Chessa, ancora oggi al timone dopo una pausa di qualche anno nei primi duemila. La cucina è verace e casalinga, invariabilmente autentica con il suo antipasto all’italiana (15€), i tagliolini cacio e pepe (11€) e lo spezzatino coi carciofi (13€). Tenete un posticino a fine pasto per il tiramisu della casa (4€). 

L'ingresso de Li Scalini de Marisa

Pasticceria-Panificio

Nero Vaniglia

Giorgia Grillo e Carlotta (il suo prezioso lievito madre) fanno gli onori di casa nella piccola bottega di pasticceria artigianale affacciata sulla circonvallazione ostiense. Dalla loro sinergia, consolidata a partire dal 2015, nascono lievitati delle feste apprezzati ben al di fuori del circondario e croque en bouche farciti di vellutata crema pasticcera, perfetti per il cabaret della domenica. Oltre a croissant salati, per colazione e aperitivo. “Forse non tutti sanno che” il caffè arriva dalla micro roastery romana Picapau. E forse nemmeno che, con la bella stagione, qui spuntano carapine piene di pochi ma ottimi gusti di gelato: provate mango e pera e cioccolato, appena possibile.

I croque en bouche di Nero Vaniglia

Bar

Origine

A dicembre 2022 ha inaugurato a San Paolo un posto che da queste parti ancora mancava. Offre specialty coffee (dalle migliori torrefazioni italiane e straniere), vini prevalentemente naturali, tavoli ampi, prese elettriche accessibili agli smart workers e tiene la serranda alzata dalle 8 di mattina fino fa mezzanotte. Completa il profilo una proposta gastronomica concisa ma ambiziosa (in carta anche l’anatra alla cacciatora con insalatina di carote all’agro) e la possibilità, al termine della giornata lavorativa, di partecipare a serate enologiche e degustazioni a tema. Per gli amanti del brunch, segnaliamo un club sandwich a regola d’arte. Per un pasto completo di spendono in media 30€.

Un piatto di Origine

Ristorante

Ristorante Da Michele

Nel locale della famiglia Pignotta, dal 1991 il menu è tutto disegnato intorno al pescato fresco e locale. La carta — o per meglio dire la lavagna, aggiornata di frequente — varia in base agli arrivi giornalieri dal mar Tirreno, nel rispetto della stagionalità (perché sì, anche il pesce ha la sua) e delle disponibilità quotidiane. In cucina chef Andrea prepara antipasti crudi e cotti — ottime le alici fritte servite con puntarelle e pecorino o i bocconcini di baccalà in tempura con maionese fatta in casa —, primi piatti classici o meno canonici, come il risotto alla pescatora e le mezze maniche alla gricia di polpo, e secondi che puntano sulla materia prima in purezza, maneggiata appena e servita con contorni vegetali (se ve lo propongono, assaggiate il dentice arrosto con carciofo alla romana). Dei dolci, tra un profiterole espresso al piatto e una sfogliatina di mele con gelato di crema, si occupa mamma Luisa, mentre in sala Marco racconta una cantina ricca di chicche da intenditori. Scontrino medio, compreso di ottimi vini, di 55€.

Il salmone marinato del Ristorante Da Michele

Ristorante

Ristoro degli Angeli

Quest’insegna storica a pochi metri dal teatro Palladium è stato inserito dalla guida Michelin tra i Bib Gourmand (i locali con il miglior rapporto qualità-prezzo). La cucina romana della tradizione è composta a partire da materie prime di livello e affiancata da una carta variabile a seconda delle rotazioni del mercato. La sala non è ampia e potrebbe diventare un po’ rumorosa, ma fuori, sotto gli archi razionalisti della palazzina, ci sono alcuni tavoli ai quali pasteggiare con tranquillità. Antipasti 9-16€, primi 12-15€, secondi 13-24€, dolci 5-8€.

La tavola del Ristoro degli Angeli

Pub

Sgarbato

Dall’aperitivo fino a tarda sera, Daniele Spurio fa arrivare pizza bianca sempre fresca dalla Fornarina — il vicino forno di famiglia — per accompagnare birre artigianali, vini naturali e non, sidri, succhi di frutta e cocktail in lattina. Pensati per un servizio veloce e agile, Vodka Collins e Gin Tonic, Spritz e Mexican Mule si possono bere al bancone del piccolo locale attivo da ottobre 2022 oppure all’aperto nella piazzetta di via delle Sette Chiese, una delle più animate del quartiere. Dovesse venirvi fame, alla scrocchiarella si aggiunge un bel ventaglio di “scarpette”: al burro e alici, all’arrabbiata, al lardo e chissà cos’altro, a seconda del giorno. A volte, anche hot dog di cinta senese.

Un cocktail in lattina di Sgarbato

Cocktail bar

Smile

La stessa proprietà dell’Enoteca La Mescita ha aperto a metà aprile un cocktail bar dallo stile funky nello spazio che prima ospitava una birreria. Interno piccolino con bancone basso (perfetto per chiacchierare con i baristi), panche giallo lacca e neon rosa, più un dehors affollato di tavolini con vista sul teatro Palladium. Qui il giradischi non si spegne mai e la scelta è dalla carta dei miscelati a cura di Riccardo GambinoBiagio Maurice Gennaro. Mostro Mule con shot di yogurt, Gin Lemon con i limoni della Garbatella, Whisky & Cola con gli aromi del bbq della domenica (8€): c’è davverp da divertisti. Si possono ordinare anche i vini naturali dell’enoteca a fianco, birre artigianali, fermentati di frutta e verdura autoprodotti e assaggiare qualche piattino che di frequente si ispira al Sol Levante. Attenzione agli snack giapponesi che si fanno sgranocchiate a manciate e pure al ramen. Una bella novità.

Il Gin Lemon coi limoni della Garbatella di Smile

Ristorante

Trecca

Se lo slogan del ristorante è “magnoforte” un motivo effettivamente c’è. In questa osteria contemporanea tra Garbatella e San Paolo, condotta dal 2017 dai fratelli Manuel e Nicolò Trecastelli, l’idea è quella di assecondare il mercato, cucinando quello che da lì direttamente arriva. Il menu gira velocemente, senza mai rinunciare ai classici (come insegna la nonna, responsabile delle paste al mattarello e un po’ la famiglia tutta, che già gestisce un forno e una pasticceria): la carbonara (10€) è una delle più richieste e fotografate di Roma, insieme al repertorio del quinto quarto, completo di trippa, coda alla vaccinara e coratella. Il padellotto di rigaglie di pollo e patate (8€) è un must della casa e lo zabaione (5€) — servito in coppetta con panna e biscotto oppure a farcire i bigné — è sulla buona strada. Carta dei vini tassativamente naturale e servizio spigliato.

Le fettuccine di Trecca

Bar

Tre de tutto

Quanto è bella Garbatella”, si legge sull’insegna al neon presa d’assalto dai cacciatori di foto buone da postare su Instagram. Questo locale dal mood europeo e dai molti volti ha dalla sua parte la posizione invidiabile sulla graziosa piazzetta e uno spirito eclettico che accompagna i clienti dalla colazione alla cena. Veniteci a colazione per un cappuccino e un waffle o a pranzo per un burger con patate spicchiate (10-13€) o, per un’opzione più leggera, una tartare (15€).

L'interno di Tre de tutto

Ristorante

Tuk Tuk Ride

Da ottobre 2018 chi ha voglia di immergersi nell’atmosfera di Bangkok, con il suo brioso street food e i pittoreschi taxi a tre ruote che danno il nome al locale, può considerare questa insegna al confine tra Garbatella e San Paolo. Sulla carta si trovano pad thai, maiale stir fried e insalata di papaya, insieme a portate che mischiano la cultura gastronomica del sud-est asiatico a quella nostrana. Un esempio? La carbonara special (15€), cremosa e di un bel giallo acceso ma a base di noodles con curry al bergamotto, finto pecorino di anacardi e cocco e pancia di maiale rosolata al pepe di Sichuan (nata dalla collaborazione con i tiktoker 2Men1Kitchen). Per quanto riguarda le bevande, assaggiate uno dei cocktail che rubano ingredienti esotici alla cucina, come il Thai Box (rum al burro di arachidi e sciroppo al coriandolo, 10€) oppure una birra di Rebel’s, il birrificio artigianale sulla vicina Ardeatina.

I piatti e i cocktail di Tuk Tuk Ride

Street Food

YaLùz

“Cucina di vicinato”, che più di così non si può. YaLùz è una piccola gastronomia situata al box 30 del mercato rionale di Santa Galla, dove ogni pasto riserva una sorpresa. Il menu non è infatti mai uguale a se stesso e si ispira alle ricette internazionali, con una propensione per il Medioriente e l’Asia: pollo al mango o con senape e curry, ramen di mare e polpo alla gallega. Oppure ancora il “piatto combinato della casa”, ricco di verdure e legumi, che soddisfa anche i vegani. Assaggiare il mondo, dal cuore di Garbatella, si può. E con uno scontrino medio, più che ragionevole, di 15€. Aperto a pranzo e cena ma chiuso nei festivi.

I piatti di Yaluz

Street Food

Squeezy

Ancora un’apertura fresca fresca e ancora uno smash burger destinato a ricevere consensi. Parliamo di Squeezy, un localino curato dall’atmosfera più europea che americana in un angolo tranquillo del quartiere. Date un’occhiata attenta al menu — ci troverete anche ottime costine marinate e affumicate al barbecue (7€) e alette di pollo fritte e glassate al miele e soia (8€) — che comprende una quindicina di proposte in fatto di burger. Dal classico Cheese iceberg con manzo, cheddar, cetriolini, cipolla e maionese piccante (10€) al sontuoso Purple burger con triplo patty, radicchio, guanciale e brie (17€), passando per la versione arricchita da rosti di patate, mortadella e mozzarella (15€). Bella carta di birre artigianali, per mandare giù.

Lo smash burger di Squeezy

Pizzeria

Alberto dal 1968

La pizza al taglio, dal 1968, qui la prepara il signor Alberto. Un vero personaggio - a dir poco dalla battuta pronta - che soddisfa i suoi (molti) clienti finché di pizza ce n'è. Poi, tutti a casa. Conviene quindi arrivare sul presto e cercare di accaparrarsi la sua mitica pizza bianca, che non fatichiamo a dichiarare la migliore del quartiere. Niente farciture elaborate o sperimentazioni gourmet, le sue teglie sono condite alla vecchia maniera: rossa, margherita, funghi e crostino. La qualità della pizza, però, vi farà dimenticare l'attesa in fila e la scelta non amplissima. Leggera, croccante, unta il giusto e digeribilissima; di pause pranzo migliori di così ce ne sono poche.

Alberto dal 1968

Gelateria

Cremeria Alpi

In questa gelateria artigianale a pochi passi da Circonvallazione Ostiense le materie prime sono sempre fresche e selezionate con attenzione, poi lavorate con zucchero di canna e senza traccia di coloranti, conservanti e alcun tipo di additivo. Coni, granite, semifreddi, torte e frozen yogurt, ma anche dolci vari come brownies, crostate, meringhe e waffle, semplici o al cioccolato (con generose palline di gelato, naturalmente). D'estate l'assortimento di frutta è meraviglioso: provate il cocco e il melone.

Cremeria Alpi

Pub

Mashroom San Paolo

A fine 2022 ha aperto a San Paolo un localino più che promettente. Si tratta di Mashroom, il primo microbirrificio di zona, che brassa le sue birre della casa e insieme presenta una scelta vasta tra altre artigianali (particolarmente fornito lo scaffale di sour e lambic), sidri e spiriti pregiati. Pensate sia "tutto qui"? Niente affatto, perché anche il cibo è da tenere d'occhio. Loro la chiamano "cucina di fuoco", e dichiarano subito l'amore per la brace: spiedini di cuore, lingua o diaframma di manzo (7€) - va forte il quinto quarto - ma anche lattuga alla brace (6€), babaganoush con melanzane arrostite (7€) e zucchine grigliate alla scapece (8€). C'è poi anche il bun con pollo fritto laccato (10€) e una rivisitazione dei saltimbocca in versione tartare (10€). Per provare un po' di tutto, conviene ordinare la degustazione di 5 piatti per 35 €.

Mashroom San Paolo-2
 

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