Il mondo degli sfogliati da colazione negli ultimi anni ha visto un vero e proprio boom di interpretazioni dalle forme più disparate. Aveva iniziato Dominique Ansel a New York con il cronut, un ibrido tra il croissant e il donut, a cui hanno fatto seguito il croissant roll che ricorda una spirale, il cruffin (un mix tra croissant e muffin) e il croffle, un incrocio tra il croissant e il waffle. Tra questi ce n’è uno che in Italia ha davvero spopolato ed è il cube croissant. A lanciare la moda è stato il lievitista svedese Bedros Kabranian nel 2018, per poi essere ripreso da molti. Ben presto è arrivato a Torino da Farmacia del Cambio prendendo il nome di Cubrik, ormai icona della città e non solo, tanto da diventare fonte d’spirazione anche per il giovane pizzaiolo Mauro Pedone di San Biagio Pizza & Bolle.
La pizza di San Biagio Pizza & Bolle a Roma
San Biagio Pizza & bolle è l’insegna dedicata alla pizza in teglia alla romana del gruppo Pizze & Bolle, lo stesso di San Martino dove si fa la pizza tonda bassa e scrocchiarella, e di Sant’Isidoro che invece è il regno della napoletana. Ha aperto all’inizio del 2023 e qui la pizza la fa Mauro Pedone, pizzaiolo classe 1992, allievo di Pierdaniele Seu. La sua pizza è leggera e croccante e farcita con le migliori materia prime. “La mia idea di pizza in teglia nasce dal desiderio di ritrovare la pizza a taglio croccante che mangiavo quando ero piccolo”, dichiara Pedone. Accanto alla pizza da San Biagio ci sono anche girarrosti per polli allo spiedo, i fritti e il bancone della gastronomia pieno di salumi e formaggi. Altra anima del locale sono le bollicine che qui vengono servite a rotazione in lattine ready to drink. Alla proposta si è appena aggiunto il cubo di pizza che già da qualche giorno era apparso sui social dell’insegna capitolina, dove dichiarano: “questa non è una pizza, questo è un cubo di Rubik sbagliato”.
Il cubo di pizza farcito di San Biagio Pizza & Bolle
A scanso di equivoci si chiama appunto Rubik, come l’iconico poliedro magico 3d inventato dal professore e scultore ungherese Ern? Rubik, ed è effettivamente un cubo di pizza. “L’idea è nata studiando il croissant cubico della Farmacia del Cambio di Torino, e allora abbiamo pensato: perché non fare il primo cubo di pizza?! Per me è stata una vera sfida, di quelle belle e divertenti”, racconta Mauro Pedone. Viene farcito sul momento con le ricette più iconiche della gastronomia della capitale (e non solo), ma ci anticipano che “il ripieno può essere qualsiasi e credo che in futuro studieremo altri topping, ma per ora abbiamo preferito concentrarci sui gusti romani”. Quali sono? Al momento amatriciana, carbonara, cacio e pepe, e due grandi classici: margherita e quattro formaggi con un prezzo che va dai 4 ai 5€, ma può essere farcito con qualsiasi cosa (anche su richiesta).
Come viene preparato il Rubik di San Biagio Pizza & Bolle
Croccante fuori e morbido dentro con un ripieno cremoso, molto diverso dal modo in cui siamo abituati a mangiare la pizza. Tuttavia, l’impasto è proprio lo stesso della pizza in teglia, ciò che cambia è la lievitazione che, in questo caso, avviene all’interno di un apposito stampo di forma cubica. Una volta lievitato viene cotto, poi farcito a metà cottura con la sac a poche e ultimato in forno per circa 7 minuti. Quindi in pizzeria vengono preparati i cubotti, riempiti al momento e serviti espressi dopo la seconda cottura. Per ora sono gli unici a farlo e in un video sui canali social dichiarano: “ragazzi diffidate dalle imitazioni questo qua l’abbiamo inventato noi, tanto comunque tra un po’ ce lo copieranno tutti. L’originale però è da San Biagio via Oslavia 39 (a Roma)”.
A Torino al Cubrik di Farmacia del Cambio hanno fatto seguito la piramide della Pasticceria Orsucci e La Carla a forma di occhio del Caffè San Carlo. Mentre a Roma nel frattempo ha aperto Love, che pare abbia fatto del croissant a forma di luna il suo marchio di fabbrica. E se il mondo dei laminati ormai le ha sperimentate tutte, chissà che anche il mondo della pizza non possa fare altrettanto.