Immaginate di cenare tra papiri, antichi geroglifici, mummie e reperti archeologici. Questo è possibile grazie a Degustando, un format itinerante che porta in giro tra le location più inusuali d’Italia gli chef. L’appuntamento è lunedì 3 luglio al Museo Egizio di Torino. Da un’idea dell’agenzia di comunicazione torinese To Be Events, Degustando nasce per creare rete e mettere in connessione il pubblico con i locali gastronomici d’Italia, democratizzando questo tipo di cucina. E molto spesso legandosi a realtà che sono terze, come il Museo Egizio che apre le sue porte per una cena inusuale. Come funziona questa “notte al museo”?
Degustando al Museo Egizio di Torino: il format
L’idea è quella di rendere fruibile l’alta cucina che solitamente non è sempre di facile approccio, per tempi, spese e spostamenti. In questo caso, come se fosse una grande serata di street-food gastronomico, gli chef ospiti divisi in postazioni diverse si misureranno con un piatto a testa, creato per l’occasione. Un’edizione che combina arte, storia, beneficenza e piatti gourmet. Nel biglietto sarà infatti compresa la visita alla Galleria dei Re del Museo e ovviamente si potrà scoprire il Museo Egizio in notturna. Il più antico museo del mondo dedicato interamente alla cultura egizia, a partire dalla sua fondazione nel 1824, riallestito poi dallo scenografo Dante Ferretti nel 2006 e riorganizzato negli spazi nel 2015. Degustando è anche una serata benefica: parte del ricavato verrà devoluto a favore di Casa UGI - Unione genitori italiani contro il tumore dei bambini. Per prenotazioni tutte le informazioni al loro sito ufficiale.
Degustando al Museo Egizio di Torino: gli ospiti e i piatti
Dieci chef di alta cucina per un totale di dieci piatti da assaggiare in formato street-food. Inoltre grandi vini del territorio, cocktail, eccellenze gastronomiche locali. Chi saranno i protagonisti? Tanto Piemonte e qualche ospite esterno. C’è Francesco Marchese (Ristorante Fre, Monforte D'Alba), che propone khameer con pomodoro, sesamo ed erbe fresche; Andrea Larossa (Larossa, Torino) con “il pollo del Faraone” ovvero petto di pollo cotto a bassa temperatura, con lenticchie, molokhia (l’erba dei faraoni) e salsa allo zafferano; lo chef Michele Minchillo di Vitium a Crema, con la seppia alla veneziana. Si continua con Igor Macchia & Giovanni Grasso (La Credenza, San Maurizio Canavese), Christian Mandura di Unforgettable (Torino), Fabio Ingallinera di Il Nazionale Vernante in provincia di Cuneo, Claudio Vicina di Casa Vicina (Torino), Walter Ferretto (Il Cascinale Nuovo, Isola d’Asti), Claudio Vicina di Casa Vicina (Torino) e Maurizio Bufi del Grand Hotel Fasano a Gardone Riviera, Brescia.