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Lunedì, 11 Dicembre 2023
Torino

Le mitiche Pastiglie Leone puntano sul design per rinnovare la fabbrica di caramelle

Le variopinte Pastiglie Leone avranno presto un nuovo impianto alle porte di Torino, firmato dallo studio di architettura Piuarch con spazi ampliati e percorsi per il pubblico. E ci sarà anche una caffetteria

Ci ha pensato Roald Dahl, sessant’anni fa, a dare forma a un sogno che sotto sotto custodiamo un po’ tutti: entrare in una sconfinata “fabbrica di caramelle” (e di cioccolato, naturalmente), perderci e fare fatica a uscirne. Giusto un paio d’anni di attesa e il desiderio si concretizzerà alle porte di Torino: per la precisione a Collegno, dove lo storico marchio Pastiglie Leone è in procinto di rinnovare il suo grande impianto di caramelle. Un progetto romantico ma all’insegna del design, pensato per accogliere il pubblico fin nei retroscena della produzione e integrato in un piano di consolidamento del a livello internazionale. Ecco come sarà la nuova fabbrica disegnata dallo studio Piuarch, tra effetti scenografici e nuovi prodotti.

Pastiglie Leone gusti assortiti

La storia delle mitiche Pastiglie Leone, le caramelle di Torino

Il Willy Wonka ante litteram si chiama Luigi Leone, responsabile dell’apertura di una confetteria vicino ad Alba nel 1857. Le sue variopinte pastiglie, impastate con zucchero a velo e gomma arabica, aromatizzate alla menta, cannella, Fernet e rabarbaro — gusti vintage ancora oggi apprezzatissimi — e lasciate asciugare alla bocca del forno conquistano in breve la vicina Torino.

Pastiglie Leone, la nuova veste delle scatole, sempre in chiave vintage

Qui, meno di quattro anni dopo, apre la sua prima bottega, che tra i clienti vede Camillo Benso Conte di Cavour (particolarmente goloso, si dice, di gommose alla violetta) e i componenti di Casa Savoia. La lungimirante imprenditrice Giselda Balla Monero acquista il negozio di Corso Vittorio Emanuele II nel 1857 e trasferisce la produzione di caramelle in un sito più ampio. L’idea più brillante? Investire in pubblicità: dai suoi spunti arrivano infatti le confezioni illustrate che hanno costruito la riconoscibilità e il successo del marchio. Nel 2006 nasce il grande stabilimento di Collegno e del 2018 è l’acquisizione di Luca Barilla — vicepresidente del colosso alimentare di Parma — con la moglie Michela Petronio, che guardano al futuro con nuovi progetti.

Pastiglie Leone, lavorazione delle caramelle

La nuova fabbrica di Pastiglie Leone a Collegno

Un edificio industriale nel comune di Collegno, alle porte ovest di Torino, con 10mila mq di superficie raccolti in parallelepipedo a colori pastello: così si presenta oggi lo stabilimento Leone.

Lo stabilimento attuale di Pastiglie Leone a Collegno

Le prospettive comprendono l’ampliamento e il rinnovo degli spazi, — con un investimento tra i 15 e i 20 milioni di euro — ma anche un aumento di fatturato notevole: si punta ai 30 milioni annui nei prossimi 5 (dai 10 milioni del 2022). Il pensiero strategico punta forte sul cioccolato, già nella linea di Pastiglie Leone ma meno centrale, sulle collaborazioni con altre società (come con le pastiglie allo Spritz o alla Cedrata Tassoni) e sull’aumento dell’export, che attualmente si assesta intorno al 15%. Per converso, si immaginano collaborazioni anche con il contesto locale, tra scuole e università, nonché numerose nuove assunzioni.

Il cioccolato di Leone 1857

Il progetto dello studio Piuarch per Pastiglie Leone

Per disegnare la nuova fabbrica è stato chiamato lo studio milanese Piuarch, che ha già firmato progetti di rilievo e con varie destinazioni, come la Fendi Factory di Bagno a Ripoli, il Gucci Hub di Milano e la Manifattura Tabacchi di Firenze. Entro il 2025 la superficie sarà portata a 17mila metri quadri, contenuti in un impianto nuovo e moderno, a ridotto impianto ambientale (si punta al livello Gold della certificazione internazionale LEED). Che si porrà soprattutto, in rapporto osmotico con il pubblico.

Caramelle gommose di Leone 1857

L’interno sarà infatti caratterizzato da grandi aperture trasparenti che permetteranno di assistere “live” alle varie fasi di lavorazione di caramelle, cioccolato e dolciumi. Poi un percorso esplorativo dedicato, adatto anche ai più piccoli, che si snoderà su due piani, introdotto da facciate esterne che ricordano il sipario di un palcoscenico.

L'impasto a base di zucchero delle Pastiglie Leone

Spazio non solo alla produzione ma anche accoglienza, con la presenza di una reception, un negozio per la vendita al dettaglio e una “serra” dalla quale partiranno le visite. Infine anche una caffetteria: fare colazione in una fabbrica di caramelle? Non più solo una fantasia letteraria.

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