Ricevi la nostra Newsletter

L'unico modo per non perderti nulla sulle novità gastronomiche suggerite da Cibotoday. Ogni mattina nella tua e-mail.

rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Dove Mangiare

Apre Autem a Milano. Il nuovo ristorante senza menu di chef Luca Natalini

Si trova in Porta Romana, ha solo 14 tavoli e un menu che fa il giro delle esperienze del suo chef e patron Luca Natalini. Il 5 maggio l’apertura

Autem arriva a Milano a primavera. Si tratta di un nuovo locale nel parterre gastronomico dell’alta cucina a Milano. Il progetto è di chef Luca Natalini. Aprirà ufficialmente il 5 maggio 2023 (ufficiosamente il 2) in zona Porta Romana, in via Serviliano Lattuada 2, e vuole essere un nuovo indirizzo che si rivolge a un pubblico di appassionati. Tre belle vetrate, una vasta cucina a vista, due sale, un privé e presto una cantina progettata per il piano interrato. Infatti Autem - che in latino indica una congiunzione, un’unione tra più cose, traducibile con “ancora” o “inoltre” - è uno spazio di espressione in primis artistica, dove la tecnica dell’alta cucina sposa ingredienti eccellenti e ovviamente stagionali. Anche l’illuminazione è stata pensata come per una galleria d’arte e infatti alle pareti ci sono le opere dell’artista Alessandra Maio selezionate assieme alla Bi Box di Biella. Per lo chef Natalini del resto la cucina è la prima forma d’arte, lui nipote di un’artista di fama come Carlo Maria Mariani, che già fin dagli esordi si misura con le cucine delle più importanti brigate del mondo. Autem rispecchierà la visione dello chef: dagli interni (che Luca si è progettato da solo) fino al piatto, con un menu mai uguale a se stesso, sempre in continua evoluzione. Insomma c’è senz’altro il boom delle trattorie e dei format più semplici, però a Milano continuano ad aprire i ristoranti gastronomici con grandi pretese.

Autem Milano - la sala specchiata

Cosa si mangia da Autem

Materia prime sostenibili, approvvigionamento tramite metodi di coltivazioni biologiche, zero sprechi nei tagli della carne (si userà ogni parte del prodotto, come il quinto quarto), pescato all’amo e ingredienti che provengono da piccoli produttori, come i formaggi (saranno 20 e scelti personalmente dallo chef) o la frutta e verdura. Tecniche contemporanee e sapori che rappresentano la sintesi dei viaggi dello chef in giro per il mondo, condensati in un menu alla carta (antipasti 18-26€, primi 22-32€, secondi 28-38€, dolci 14-18€), e nei quattro menu degustazione: Carta Bianca con 8 portate e dessert (130€ - 170€ con abbinamento formaggi, vini e bevande esclusi); menu Carne, Pesce o Vegetariano con 3 portate e dessert (90€ vini e bevande esclusi). Sappiamo già che non mancheranno alcuni piatti iconici dello chef Natalini, come la famosa pasta in bianco, il piatto a base di lumache chiamato “Come se fosse una bourguignonne”, oppure “cavallo e ostrica” o “l’insalata di anguilla affumicata”. Gli ospiti non avranno un menu, al suo posto avranno un cassetto. Proprio così: all’ingresso del ristorante un grande cassetto a scomparsa si aprirà e adagiati sul ghiaccio ci saranno le materie prime della giornata: carni, pesci, verdure, frutta. Così, a colpo d’occhio, il commensale potrà capire da quali basi partirà il menu di giornata vedendo – come succede all’influente ristorante svedese Frantzen – gli ingredienti prima che questi vengano cotti. Decisamente più semplice la proposta a pranzo, con un menu agile da 25€.

Che tipo di locale sarà Autem a Milano

Dettagli curatissimi dal punto di vista dell’interior. Infatti Autem non smentisce la sua vena più artistica anche e soprattutto negli interni, primo approccio del cliente al mondo di Natalini. Si verrà accolti in una sala che guarda direttamente la cucina, a dominare su tutto e a vista, passando poi per la sala a specchi invecchiati e di recupero. Congiunzione – come il nome stesso di Autem ricorda – nella disposizione tra le stanze e i tavoli, senza appunto nessuna barriera architettonica. 45/50 coperti per 14 tavoli, forme geometriche diverse e palette di colori che giocano sui toni del verde bosco e petrolio, con boiserie ai banconi della cucina di rovere italiano.

Autem Milano - esterni

Chi è Lo chef Luca Natalini

Noto nel mondo dell’alta cucina, Natalini nasce a Pistoia nel 1989 e inizia a lavorare fin da subito quando all’età di 14 anni si trasferisce a Parigi per conoscere meglio la grande cucina francese. Si laurea all’Alma nel 2012, scuola internazionale di cucina a Colorno, vicino Parma, e vince nel 2016 in Russia il titolo di Young Chef per S. Pellegrino. La Russia sarà il suo terreno di confronto maggiore, facendo diverse esperienze in cucine importanti. Torna poi in Italia e partecipa ad alcuni programmi televisivi come Top Chef nel 2017 e poi la Prova del cuoco nel 2019. Apre Autem a Parma (poi chiuso durante il periodo Covid) e nel 2020 diventa chef presso Al Pont De Ferr di Milano. Ed ora l’inizio di questa nuova avventura dopo parecchi mesi di cantiere.

CiboToday è anche su Whatsapp, è sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Apre Autem a Milano. Il nuovo ristorante senza menu di chef Luca Natalini

CiboToday è in caricamento