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Mercoledì, 29 Novembre 2023
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A Modena fanno colazione con cappuccino e gnocco fritto. Eresia o goduria?

A Modena per colazione è usanza chiedere un cappuccino dove intingere una porzione generosa di gnocco fritto. Ecco da dove viene questa tradizione e in quale bar si può consumare

Tra le colazioni più insolite di sempre in Italia c’è quella modenese. Infatti nella città che ha dato i natali a Enzo Ferrari ma anche allo chef Massimo Bottura, che l’ha resa celebre in tutto il mondo dal punto di vista gastronomico, la colazione si fa con cappuccino e gnocco fritto. Non storcano il naso i puristi di questo momento della giornata, perché a Modena da tempo immemore la tradizione popolare vuole proprio questo. Una tazza di cappuccino in cui intingere lo gnocco caldo appena fritto, ricetta tipica dell’Emilia a base di farina, strutto, latte o acqua. Per palati intrepidi o semplici curiosi.

la colazione modenese con gnocco e cappuccino

Da dove nasce la tradizione della colazione modenese

Non è un’usanza isolata in Italia quella di intingere una preparazione salata, come lo gnocco fritto, in una bevanda calda e dal sapore lievemente dolce. Si pensi alla Liguria dove è comune a colazione tuffare nel latte caldo o nel cappuccino la fugassa, ovvero la focaccia tipica della zona. Così anche a Modena. Una tradizione di origine contadina nata soprattutto in versione anti spreco. Infatti i lavoratori della zona quando tornavano dai campi la sera portavano con sé lo gnocco che avanzava dal pranzo, e per non buttarlo il giorno dopo veniva consumato a colazione intingendolo nel latte la mattina. Un rito che si è poi perpetuato negli anni, passandolo anche ai bambini che la sera erano soliti mangiare gnocco fritto e latte, prima di dormire. Così la tradizione si è cementificata tra i modenesi fino ai giorni nostri, tanto da non meravigliarsi se in giro troverete scritto nei bar “qui si frigge IL gnocco ogni mattina”.  E non è un errore grammaticale.

Lo gnocco fritto

Gnocco fritto e cappuccino: l’accoppiamento che convince e dove provarlo

Non tutti sanno infatti che lo gnocco fritto in realtà viene chiamato dai modenesi il gnocco, per tradizione. Una ricetta antichissima il cui antenato risale addirittura al periodo delle dominazioni longobarde, quando in zona iniziarono a preparare dischi di pasta arricchiti dallo strutto di maiale per essere più sostanziosi. Entrarono con il tempo a far parte della tradizione culinaria emiliana, serviti solitamente con salumi e formaggi a pasta molle e freschi. A Modena si consumano anche a colazione, nei bar del centro come il Caffè del Collegio in Via San Carlo 34, oppure il Bar Tiffany in Via Canalino 58, mentre con vista Duomo nella piazza centrale c’è Cathedrali Pasticceria un punto di ritrovo per turisti e residenti.

Lo gnocco con il prosciutto

E il gusto? I puristi dell’abbinamento non possono che constatare come in realtà non ci siano grandi divergenze gustative. Infatti lo gnocco fritto ha un gusto molto neutro che dunque si abbina bene anche con sapori più rotondi come quello del latte. Grazie anche alla presenza dello strutto nell’impasto e in molti casi anche del latte che ammorbidiscono lo gnocco al palato. Senza contare gli intrepidi, ovvero coloro che ordinano al bancone del bar la cosiddetta “coppia”: due pezzi di gnocco fritto farciti con il crudo, la mortadella oppure con i ciccioli. Quando si dice una colazione da campioni.

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