Marcello Trentini, fino a non troppo tempo fa, lo riconoscevi per i dreadlock e gli immancabili RayBan neri. La capigliatura oggi è più ordinaria, ma lo spirito un po’ anarchico e irriverente dello chef torinese, quello no, non è cambiato (e nemmeno gli occhiali).
Nato a Torino nel 1971, Trentini è un sabaudo atipico, che cresce in Accademia di Belle Arti e arriva in cucina senza passare dall’alberghiero. Fa gavetta in locali in giro per il mondo e nel 1998 rientra nella sua città, dove lavora all’enoteca Sorij e poi, nel 2003, proprio vent’anni fa, apre la sua insegna. E la chiama Magorabin, come l’“uomo nero” dei racconti piemontesi, che spaventa i bambini ma resta più spesso innocuo. Il suo approccio virato al punk alla cucina tradizionale — con inserzioni internazionali, e molti colpi di scena — guadagna nel 2012 una stella Michelin. L’anno seguente raddoppia con Casa Mago, un focus sulla combinazione cocktail - pasticceria e oggi invece di taglio cave à manger, con un menu gastronomico che non disdegna lo street food. A lui, che fa la spesa soprattutto in città senza però lasciarsi limitare da localismi, abbiamo chiesto quali sono i suoi punti di riferimento: ve ne raccontiamo 12.
Carne: Mercato Coperto di Porta Palazzo
“Per la carne piemontese vado al banco del signor Donato al Mercato di Porta Palazzo, il più grande d’Europa. La salsiccia di vitello è ottima. Per Casa Mago, dove lavoro molto quinto quarto, il riferimento è uno stand al centro del mercato. Hanno di tutto: zampetti, animelle, trippe, fegatini… Sono molto frequentati anche dalle comunità straniere di Torino, che li usano parecchio”.
Piazza della Repubblica — Torino
0115216242
Pesce: Benito Di Mola e Sebastiano Pipicella
“Al nuovo Mercato Centrale, Benito e socio fanno arrivare il pescato soprattutto da Liguria e sud Italia. In entrambi i locali mi diverto soprattutto con il pesce povero, che per me è molto più interessante. Altro che filetti nobili, cucino palamite, polpi e baccalà”.
Mercato Centrale
Piazza della Repubblica, 25 — Torino
0110898040
Frutta e verdura: Mercato Coperto di Porta Palazzo, la Tettoia dei Contadini
“A seconda di quel che mi serve, faccio la spesa alla Tettoia dei Contadini, dove trovo prodotti un po’ più ‘mainstream’ e da tutta Italia, oppure ai banchi all’aperto. Lì ci sono sempre primizie meravigliose. Non sono mai tassativo sul chilometro zero, mi interessa soprattutto che le filiere siano corte e che ci siano meno passaggi possibili tra me e il produttore”.
Piazza della Repubblica — Torino
0115216242
Formaggi: Mercato Coperto di Porta Palazzo
“I prodotti di ‘base’ — come ricotte, mozzarelle e Parmigiano — li prendo al banco di Anna e Claudio. Che sono colonne del Mercato di Porta Palazzo da tanti anni. Sempre lì, c’è anche un bravo casaro che porta i suoi formaggi d’alpeggio dall’Abbazia di Novalesa, in Val di Susa. Alleva capre e pecore e fa Seirass e tome eccellenti”.
Piazza della Repubblica — Torino
0115216242
Formaggi: Amaury Fromager
“Amaury è un ragazzo per metà lionese e per metà basco che, prima di trasferirsi a Torino per amore, aveva un negozio di formaggi a Lione. Ha continuato a lavorare qui e importa freschi e stagionati direttamente dalla Francia. Da lui prendo le selezioni per il carrello di Magorabin, che vengono solo dal sud della Borgogna e nord della Savoi. Sul menu c’è anche la sua firma”.
Via G. Bogino 19d — Torino
01119708033
Ig: amaury.fromager
Pane: Tellia
“Enrico Murdocco è un bravo artigiano che ha iniziato con la pizza in teglia e ora fa anche un ottimo pane. Da Magorabin lo prepariamo noi, mentre per Casa Mago mi rifornisco da lui; ora ha ben tre negozi. Mi piace stimolare i miei fornitori e gli ho chiesto di lavorare su un pane di segale per gli smørrebrød. Ci mette cinque tipi di semi, anche il finocchietto, ed è pazzesco. Poi prendo anche i bun per i nostri miniburger, sempre un po’ inusuali. In questi momenti sono a base di cotechino e chimichurri, oppure polpette di gamberi e salsa siracha”.
Via S. Tommaso, 27c — Torino
0114506032
Salumi: AgriSalumeria Luiset
“Il cotechino di cui sopra lo compro da Luiset, un’azienda che alleva e trasforma i suoi suini in provincia di Asti. Ora hanno un negozio anche a Torino. Buonissimi anche i loro salamini e le salsicce secche”.
Via Po, 39 — Torino
0118170652
Caffè: Caffè San Domenico
“San Domenico è un piccolo torrefattore che lavora in Val di Susa. Io prendo 5 o 6 dei suoi monorigine tostati a legna di betulla; poi hanno caffè in grani, macinato e pure capsule e cialde da usare a casa. E si può comprare tutto anche online”.
Via Moncenisio, 10 — Sant’Antonino di Susa (Torino)
0119631223
Caffè: Maradeiboschi
“A due passi da casa c’è la bottega di Maradeiboschi, con gelato, cioccolato e caffè. Io ci vado spesso per bere quello di Ialty, la torrefazione di Oliviero Alotto e Riccardo Ronchi a Barolo”.
Piazza C. Emanuele II 21 — Torino
0110266159
Gelato: Alberto Marchetti
“Alberto è un amico fraterno. Abbiamo collaborato quando ancora il gelato gastronomico lo facevano in pochissimi. Il mondo della gelateria mi appassiona e già vent’anni fa mi divertivo a prepararlo ai carciofi alla brace, al foie gras, con la polvere di acciughe…”.
Piazza C.L.N., 248 — Torino
011544383
Ig: alberto_marchetti_gelaterie
Cioccolato: La Perla di Torino
“Anche con Filippo Novelli, responsabile di produzione de La Perla, facciamo tante cose insieme. Quando io ho preso la stella Michelin nel 2012, lui è diventato Campione del Mondo di Gelateria al Sigep di Rimini. È un grande artigiano”.
Via Catania, 9 — Torino
0112482149
Vino: Luogo Divino
“La mia enoteca preferita è Luogo Divino. Vini naturali in una piccola bottega con cucina, con un menu giusto per accompagnare i calici. Un altro pregio? È molto vicina a casa, e a me piace andare dappertutto a piedi!”.
Via S. Massimo, 13 — Torino
011 1932 3530
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