Ne abbiamo dato conto varie volte: l’ospitalità di livello non può più prescindere da servizi gastronomici adeguati. O meglio, abbiamo raccontato le modalità in cui grandi strutture alberghiere stanno ridefinendo il concetto di lusso, senza più prescindere dal comparto food&beverage. Poco spazio a sfarzo e orpelli e più attenzione al design dell’esperienza, che, naturalmente — per chi è in viaggio come per i locals che non hanno reticenze a recarsi in hotel per colazione, aperitivo e cena — tiene al centro il mangiar bene. Oltre a curare con attenzione gli outlet ristorativi delle sue strutture (punte di diamante il neonato Nolinski a Venezia, cui si aggiungerà a breve una nuova apertura romana) il gruppo francese Evok ha fatto di più, e ha appena lanciato il proprio marchio di gastronomia gourmet.
La storia del gruppo di hôtellerie Evok
Di genesi recente, ma già tra i maggiori player internazionali, il gruppo Evok di proprietà di Pierre Bastid è nato nel 2014 da un’idea di Romain Yzerman e del direttore generale Emmanuel Sauvage. Un approccio diverso dal solito nella selezione delle destinazioni e delle location, che prediligono contesti al di fuori delle rotte meno battute e luoghi di grande carattere.
Ci sono gli hotel Nolinski, oasi di tranquillità nei quartieri più animati delle città; la linea Brach, dall’atmosfera sofisticata e conviviale in zone eleganti; poi le strutture Sinner, dall’allure raffinata e colta. Nel gruppo anche vere e proprie gemme, come la Cour des Vosges, un monumentale hôtel particulier affacciato su Place des Vosges trasformato in struttura ricettiva — è il caso di dirlo — davvero esclusiva. L’incarico di firmare il rifacimento delle strutture è affidato di volta in volta a designer e architetti del calibro di Philippe Starck, Tristan Auer, Jean-Louis Deniot, Christophe Tollemer e LeCoadic-Scotto.
I nuovi hotel a Venezia e (in arrivo) a Roma
Il 2023 è stato per Evok anno di investimenti su suolo italiano, con il nuovo Nolinski di Venezia attivo da giugno — abbiamo detto dell’affascinante cocktail bar circondato da biblioteca di 4mila libri; ma c’è anche un ristorante fine dining impostato dallo chef Philippe Chronopoulos — e con l’enorme progetto in fase di lavorazione a Roma.
Un nuovo cantiere (proprio così: non un restauro) nel centro della Capitale, firmato dall’architetto francese Philippe Starck insieme all’urbanista Raffaele Giannitelli. A marchio Brach, l’albergo aprirà in Via Luisa di Savoia, di fronte a Porta del Popolo, prendendo il posto di un edificio degli Anni Cinquanta, di scarso pregio architettonico e recentemente demolito. Sulle sue spoglie si innalzerà mano mano una nuova struttura in ferro e vetro, con tanto di giardino di cipressi sul tetto. Per la fine dei lavori l’orizzonte è il Giubileo del 2025 e, nonostante le informazioni in merito siano premature, scommettiamo che la parte gastronomica sarà all’altezza delle aspettative.
Il marchio di gastronomia premium di Evok
Mentre sul sito del gruppo sono già a disposizione candele, fragranze, cosmetici e piccoli complementi d’arredo che permettono di prolungare il mood una volta rientrati a casa, è di pochi giorni fa il lancio della prima linea gastronomica a marchio Evok. Ugualmente disponibile online, come nelle diverse strutture.
Un assortimento di proposte dolci e salate trasformato in collezione dal design grafico chiaro e deciso, in linea con l’immagine del brand, che conta, al momento, una trentina di prodotti. C’è il peperoncino di Espelette in polvere (10,40€) e il condimento a base di sale di Guérande e tartufo (8,50€), i cracker ai semi e ceci (7€) e la tapenade in barattolo (6,90).
Poi succhi di frutta (9€), biscotti al burro aromatizzati al limone (5,50€), cookies al cioccolato e nocciole (5,50€) e confetture (7€). Perché si sa, poche cose al mondo battono le colazioni d’hotel.