Il capoluogo lombardo è spesso apripista in fatto di tendenze gastronomiche. Questo è vero anche a proposito del pasto più importante della giornata, la colazione, che da un po’ qui non è certo solo a base di caffè e brioche. Abbiamo pensato a chi ogni tanto preferisce alternative internazionali (o semplicemente un buon toast farcito, anche prima di pranzo. Perché no?) e stilato una lista dei migliori locali al di fuori dei classici bar d’albergo dove ordinare uova, pancetta e molto altro.
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Nell’animato quartiere di Porta Genova, uno spazio dedicato a tutti e quattro gli appuntamenti a tavola: colazione, pranzo, aperitivo e infine cena. La padrona di casa Sandra Ciciriello l’ha infatti immaginato operativo per tutta la giornata, con un occhio di riguardo verso il pescato. Che, udite udite, qui è proposto anche a colazione (in fondo abbiamo già fatto l’abitudine al salmone affumicato). Giusto il tempo di avviare la linea di cucina e dalle 10 è disponibile “Un polpo al cuore”, il panino con polpo arrosto specialità della casa. Se siete più mattinieri, la scelta è comunque ampia: croissant salati e bun farciti con salumi e formaggi freschi.

Bar Nicol
All’ombra della Torre Velasca, le quatto vetrine di Bar Nicol affacciano su un ampio marciapiede dove è allestito un dehors con piante, divani e tavolini. Anche l’interno è ugualmente gradevole e raffinato. Si apre presto la mattina e si fa una grande ricerca sul caffè, che è esclusivamente artigianale e selezionato. Non da meno la selezione di tè, infusi e tisane, davvero ampia. Tra le vivande ci sono croissant salati a lievitazione naturale e tanti sandwich farciti, adatti anche alla pausa pranzo.

Bar Paura
Aperto dalla fine del 2022 tra le vetrine su via Bonvesin de la Riva di Sidewalk Kitchens (un progetto gastronomico che comprende cinque locali con proposte diverse, uno accanto all’altro), da Bar Paura si può andare per colazione, pranzo e merenda. Il caffè è quello specialty della torrefazione Ialty di Barolo e il cioccolato arriva da Maradeiboschi, gelateria e cioccolateria torinese. La loro brioche a forma di cuore ha già invaso Instagram, farcita con creme e confetture ma anche speck, rucola, marmellata di arance amare e brie. E poi c’è il toast “da Paura”, un’interpretazione del croque monsieur disponibile tutto il giorno. Il segreto? Un pochino di mostarda.

Davide Longoni
In pochi sono riusciti a rivoluzionare il mondo del pane, riportando al centro l’artigianalità della filiera (dai campi al bancone), quanto Davide Longoni. Oggi sono in tutto sei le sue panetterie a Milano — compreso un avamposto al Mercato Centrale — dove acquistare ottime pagnotte da lievito madre e farine selezionate. Ma si può anche fare colazione, con opzioni che soddisfano chi preferisce la mattina senza dolci. Considerate una fetta di pane semplice con un velo di burro, deliziosa anche da sola, oppure scegliete una brioche salata o una fetta di focaccia dal banco. Prima di tornare a casa, vorrete farne scorta.

Égalité
Una boulangerie, ma anche un cafè e un bistrot: qui, insomma, si parla francese. Égalité infatti è un progetto nato nel 2018 dal desiderio di trasportate a Milano la migliore panificazione d’oltralpe. Resta aperto dalla mattina fino all’aperitivo per proporre baguette appena sfornate e croissant, anche in versione salata con cotto, burro e cetriolini oppure prosciutto crudo e formaggio a pasta dura. Per colazione si può ordinare anche il croque monsieur oppure una fetta di quiche, da mangiare sui tavolini esterni. Piccoli e rotondi, somigliano proprio a quelli che popolano i boulevard parigini.

Felicetta
Poco distante dall’Arco della Pace, Felicetta è un caffè di recente apertura in cui si respira aria un po’ parigina e un po’ nordeuropea. È infatti al lavoro da metà marzo, affiancando all’attività di bistrot quella di caffetteria con una selezione di piccola pasticceria. Dalle 7 del mattino si possono ordinare tipicità d’oltralpe come croque madame (9€) e monsieur (8€) oppure crostoni ai grani antichi farciti con prodotti di qualità. come salmone, avocado e finger lime (13€), uova e tartufo nero (16€) o ancora formaggio buche de chevre e crudo di Parma (11€). Per opzioni più semplici ci sono i classici toast (6€) e le uova strapazzate (6€), mentre di domenica il menu del brunch è ricco di piatti elaborati. Felicetta ha una sala tutta tinte tenui (molto instagrammabile) e un dehors con tanti tavolini. Ricordatevelo, in una giornata di sole.

Fòla
Fòla è un locale accogliente e colorato aperto a fine 2021 da tre amiche con la passione per la panificazione e la gastronomia. Una pasticceria, gastronomia e bottega di quartiere (parliamo di “Nolo”, la zona a nord di piazzale Loreto) che di prima mattina sforna danesi con spinaci, crema di ricotta e zahatar oppure girelle di sfoglia farcite con formaggio Branzi e prosciutto cotto artigianale. Anche da portar via e sbocconcellare passeggiando.

Gelsomina
Una pasticceria con due sedi in città, che di mattina propone anche alternative agli apprezzatissimi dolci (il loro maritozzo è tra i più fotografati). Sul menu si trovano diversi sfogliati farciti, come la pizzetta Gelsomina con pomodoro e origano (anche con aggiunta di mozzarella) e la girella salata con prosciutto cotto e fontina. Il pane, sempre ai grani antichi, arriva insieme a uova strapazzate o poché, oppure con salmone marinato e zest di lime. Disponibili anche le quiche lorraine in un formato adatto alla colazione.

God Save The Food
Quattro indirizzi che coprono altrettante zone del capoluogo meneghino per questa insegna che punta forte sulla colazione, possibilmente “sana ma non punitiva”, come dicono loro. Non mancano di certo le soluzioni gustose, come le uova strapazzate con avocado e salmone, il French toast con prosciutto e formaggio e addirittura l’English breakfast, con il canonico assortimento di uova all’occhio di bue, bacon, pomodori alla piastra e fagioli. Se la colazione si tramuta in brunch, ordinate un Rossini invece del solito succo di arancia.

Hygge
“Hygge” è il termine danese e norvegese che definisce un sentimento particolare, un’atmosfera di agio e comodità che non trova una traduzione precisa in italiano. Una bella premessa, per questo bistrot-caffetteria ispirato allo spirito nordico. La cucina lavora tutto il giorno, con un menu della colazione che prevede sette portate salate. Non solo uova strapazzate su pane tostato con funghi e spinaci oppure uova alla Benedict con carpaccio di barbabietola e sottaceti, ma anche proposte vegane come lo smørrebrød (una preparazione scandinava a base di pane di segale a pasta acida) accompagnato da hummus di lenticchie, finocchio fondente e kiwi affumicato. Il sabato e la domenica, tra le 10 e le 15, si può scegliere la formula completa del brunch.

June Collective
June Collective è un bistrot contemporaneo (l'abbiamo raccontato bene qui) aperto dall'indiana Mythila Shilke e dalla lettone Ilze Sire all'interno de La Forgiatura, un complesso di spazi di lavoro nell'ambito del Certosa District. Due giovani professioniste forti di esperienze pregresse tra Stati Uniti e Danimarca, che hanno unito le forze per portare una cucina leggera e stagionale, poco complicata ma che vuole abbracciare i sapori del mondo. Aperto dalle 9 alle 15 (tranne nel fine settimana), da June si può fare una colazione di stampo europeo con pancake mascarpone e frutti rossi (6,5€), yogurt e granola (6€), ma anche uova preparate in vari modi (8€). Di proposte poi ce ne sono molte altre, variabili a ritmo continuo. Il caffè è specialty, della torrefazione danese April.
Loste Café
Questa insegna in zona Risorgimento ha l’obiettivo di elevare il concetto di “bar all’italiana”. Lo fa con la carta dei caffè che comprende molti tipi di estrazione e i suoi lievitati, tra i migliori di Milano. Merito di Stefano Ferraro, che è stato capo pasticcere del Noma di Copenaghen (uno dei ristoranti più premiati al mondo). Il bun al cardamomo con glassa al caffè ricorda gli aromi nordici, ma per colazione ci sono anche brioche ripiene di prosciutto e taleggio oppure speck e mostarda.

Maré Milano
Dal portocanale di Cesenatino all’affaccio sui Navigli, Maré ha portato a Milano nel 2021 una ventata di buonumore — e buon cibo — romagnolo. La serranda si alza di primo mattino e si abbassa in tarda serata e nelle giornate primaverili ci si accomoda ai tavolini all’aperto per una colazione che si trasforma in merenda. Croque madame alla francese oppure toast con salmone, brie e rucola per la quota di carboidrati; a quella proteica provvedono le uova strapazzate, da accompagnare con pancetta affumicata e pepe Tellycherry, salmone con le sue uova ed erba cipollina oppure squacquerone e rucola (e sentirsi in riviera).

Mezè
Mezè ha portato a Milano l’esperienza conviviale della cucina libanese in un contesto dal design contemporaneo e minimale. Siamo in un’oasi mediorientale in zona Risorgimento, dove è possibile scoprire una tradizione fatta di assaggi da condividere e una proposta gastronomica che miscela ricette casalinghe e cultura street food. In cucina c’è lo chef Maradona Youssef, impegnato nel weekend nel servizio della classica colazione sia dolce e salata. In tavola arriva una carrellata di mezè (un termine dal persiano che significa proprio “piattino”, “assaggio”), tra cui uova in diverse varianti — all’occhio di bue con carne marinata, strapazzate con ricotta di yogurt e in frittata con prezzemolo — hummus classico o alla barbabietola e formaggio halloumi con concomposta di pomodoro. Il tutto accompagnato dal tipico pane basso saj e servito con tè e limonata ai fiori di arancio. Il prezzo a persona è di 20€ e, tenetelo presente, si serve solo di sabato e domenica.

Ofelé
Poco distante dalla basilica di Sant’Agostino, Ofelé è un salotto aperto dal mattino fino al pomeriggio inoltrato. Nel fine settimana il brunch ha un menu dedicato, sul quale si trovano bagels e crostoni farciti. Anche durante la settimana, però, è possibile iniziare la giornata con English muffin (le focaccine rotonde della tradizione anglosassoni) serviti insieme a uova alla Benedict, avocado o prosciutto oppure con un pancake salato. Ce ne sono in moltissime versioni, alcune davvero particolari: l’impasto, infatti, è a scelta tra farina di grano saraceno, ceci, riso, lenticchie e piselli.
Onest
Un locale che si rifà all’idea di “nido” (nest, in inglese) e che dalle 8 del mattino — un’ora dopo, nel fine settimana — apre un luminoso giardino interno, non può che essere una buona idea per colazione. Lo specialty coffee è una delle grandi passioni delle proprietarie e qui viene estratto in maniera impeccabile. Da mangiare, fette di pane da lievito madre con burro e formaggio oppure con uova strapazzate ed erba cipollina. Se vi va, potete aggiungere della pancetta artigianale croccante. Non mancano le classiche omelette e infine croissant salati. La farcitua cotto e raspadura (formaggio servito a fettine sottili) va per la maggiore, prendete nota.

Pan
Attesissima, e aperta a metà aprile 2023, la bakery dello chef di Bentoteca Yoji Tokuyoshi e della sua giovane socia Alice Yamada (insieme anche nella Katsusanderia di Sidewalk Kitchens) è tutta dedicata alla panificazione giapponese. Un locale dalle linee nette e nei toni del pistacchio, che sembra fatto apposta per passarci del tempo, tra una colazione lenta - o un pranzo, o un aperitivo - e una rivista da sfogliare. Il protagonista è lo shokupan, il sofficissimo pane nipponico dalla crosticina dorata. Di sabato e domenica è in programma un brunch che vede in carta omelette con blu di bufala (14€), shakshuka di pappa al pomodoro (8€) e soba con salsa al sesamo e shiso verde (14€). Una bella novità.
Pandenus
Dalla prima apertura in zona piazza Venezia alle sette sedi attuali (tra cui un’osteria), la proposta di questa raffinata “caffetteria gastronomica” ha conquistato senza dubbio il pubblico milanese. Va da sé che il pane sia il protagonista — anche quello tradizionale alle noci, che dà il nome al locale — che per colazione si taglia a fette e si trasforma in toast con prosciutto e formaggio. Oppure accompagna le uova in camicia. Da bere la scelta è ampia: caffè specialty, spremute, centrifughe e infusi.

Pavé
Pavé è stato aperto nel 2012 da tre ragazzi che si sono fatti notare per la loro pasticceria di alto livello. Qualche anno dopo hanno deciso di puntare anche sul gelato e infine, più di recente, sulla birra (con un nuovo locale dedicato). Nella prima sede di via Casati il pezzo forte della colazione salata è la brioche, riempita con formaggio Varrone e prosciutto cotto oppure rucola e maionese fatta in casa. Ci sono anche opzioni più internazionali, come l’avocado toast con pane di segale e sommacco. Particolarmente goloso il bombolone salato con stracciatella e culatta. Da provare.

Tone
A Città Studi dal 2021, Tone è un laboratorio nato dalla passione dei giovani fondatori per la panificazione. In tutte le sue forme e in tutte le sue lingue. Sì, perché qui si sfornano prodotti tradizionali ma si leggono anche i ricettari del Nord Europa e della Georgia, come sa bene chi ha assaggiato il loro khachapuri (una focaccia oblunga condita con formaggio e uovo). Tutto cotto nel “tone”, un forno di antica tradizione georgiana parente del tandoori indiano, che è stato fatto costruire apposta. A colazione si trova già una buona scelta di pizze in teglia, focacce farcite e lievitati alle spezie. Lasciatevi guidare dal profumo.
