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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dove mangiare ad Ascoli Piceno e nei dintorni

Orientarsi nella cucina tradizionale del sud delle Marche. Partendo da Ascoli fino al mare. Trattorie, osterie, ristoranti, agriturismi e lidi per provare piatti autentici e territoriali

Il Piceno è una porzione di Marche che sfugge a tante classificazioni. Sì, ma non a quella della tavola. Il suo territorio, di cui Ascoli Piceno è capoluogo, è luogo sacro dove si assiste a un pantagruelico banchetto fatto di ricette tradizionali, ingredienti locali e pratiche contadine che riflettono i suoi confini geografici. A sud della Marche, pochi chilometri dal confine con il verace Abruzzo – con cui condivide saperi e abitudini gastronomiche – il Piceno risente dell’importanza del vicino mare Adriatico (il porto di San Benedetto del Tronto è uno dei più importanti) e l’influenza delle montagne alle spalle. La cucina marchigiana qui diventa ricco corollario di ricette: dalle carne, dove la pecora e l’agnello hanno un ruolo principale a causa dei tradizionali allevamenti, passando per le iconiche olive ascolane e il fritto misto, regno del ciascuolo, dell’anice e della cucina di mare, con il brodetto tra le maggiori tipicità. Il viaggio inizia ad Ascoli Piceno, città delle cento torri, delle piazze gentilizie e del travertino, nota in tutta Italia per la bellissima Piazza del Popolo in stile rinascimentale. Da qui un susseguirsi di borghi e colline, di paesini e luoghi da scoprire fino ad arrivare al mare. In questa guida alcuni consigli per bere e mangiare le ricette tradizionali del sud delle Marche tra osterie, caffè, lidi, agriturismi, ristoranti, insegne storiche e nuovi indirizzi.

Caffè Meletti
Agriturismo Villa Cicchi
Locanda Imperfetta
Latteria Marini
Da Migliori Olive Ascolane
Osteria Ophis
Il Tiglio
Il Topicco
A casa da Angelo
Osteria dell’arancio
Ristorante Ciaschì
Olio Pesce Fritto
Il Gambero da Tato
Rustichello
Circolo Nautico

Caffè Meletti

Insegna storica dal 1907 il Caffè Meletti è un’istituzione. Vanta una storia che s’intreccia con i maggiori accadimenti del secolo scorso, tanto da essere dichiarato nel 1981 “Locale di interesse storico e artistico”. Il Caffè Meletti è noto a molti per la produzione dell’Anisetta Meletti, liquore all’anice creato da Silvio Meletti e per cui Re Vittorio Emanuele fece qui visita nel 1908 e 1910, dichiarandolo “Fornitore della Real Casa”. Per questi tavoli son passati Badoglio, Sartre, Hemingway e Trilussa, tra i molti, e ancora oggi continua a essere centro nevralgico della città. Un caffè in stile liberty, dove fermarsi per provare uno dei cocktail all’Anisetta (prezzo sui 7/8€ per l’aperitivo) – o per cenare al piano superiore, in terrazza guardando Piazza del Popolo. Un menu prevalentemente regionale dove provare le olive all’ascolana (13€) o le polpette di gallina incaciate, ovvero con il formaggio (16€). Lo scontrino medio per la cena è sui 40€ bevande escluse. 




 

Agriturismo

Agriturismo Villa Cicchi

Residenza di villeggiatura di fine 600, questa villa sorge sulla collina che guarda direttamente Ascoli, per una delle vedute più belle della città. Villa Cicchi è dal 1995 un agriturismo con oltre 40 ettari di terra lavorata secondo il metodo dell’agricoltura biologica: uliveti, un vigneto, alberi da frutto e un orto familiare di più di due ettari, seminativi, boschi, e allevamento di animali. Da qui provengono i prodotti che poi finiscono sulla tavola e in dispensa, grazie alla piccola bottega che permette di acquistare conserve, marmellate, creme vegetali. La cucina è prettamente tradizionale e locale con timballi, ravioli, cannelloni, a Natale spuntano gli spignoli e gli zitti di magro, a Pasqua i picconi e le pizze di formaggio. Dotata di sei camere per svegliarsi immersi nel Piceno.


 

Ristorante

Locanda Imperfetta

Tra i nuovi nomi nel panorama gastronomico ascolano c’è Locanda Imperfetta, un luogo che sorge a pochi metri da piazza del Popolo all’interno di un palazzo storico ora riqualificato. Lo chef Roberto Di Sante insieme alla sua brigata propone una cucina fedele al territorio e ai suoi prodotti in chiave contemporanea. I ricordi familiari sono la chiave di interpretazione del menu di Locanda Imperfetta: carne cotta in tegami di rame, pasta fresca fatta a mano, fegatini e uova della domenica. Ricette e piatti stagionali dal mare alla terra dove leggerci dentro una tradizione territoriale con incursioni dal resto dell’Italia. Ottima la pappardella al ragù marchigiano o lo spaghettone Mancini con carbonara di zucca, guanciale stagionato e pecorino dorato. Piatti dagli 8 ai 18€.



 

Gelateria

Latteria Marini

Il maritozzo è uno dei prodotti più golosi del centro Italia, specialità che può essere gustata non solo a Roma ma in molte altre località. Come in questa piccola caffetteria nel centro storico di Ascoli Piceno, la Latteria Marini dal 1929, dove si sfornano ogni giorno i migliori maritozzi della zona, da riempire con crema pasticcera, cioccolato, gelato e ovviamente panna montata (dai 2 ai 4€). Un locale a conduzione familiare dove si fermano le famiglie ascolane la domenica mattina, per una colazione lenta e molto dolce.

Street Food

Da Migliori Olive Ascolane

Migliori sta all’oliva come l’oliva sta a Migliori, nome che risuona nell’Olimpo della produzione di questa ricetta squisitamente ascolana. L’oliva ripiena di carne, impanata e poi fritta è sicuramente uno dei piatti più conosciuti della zona nel resto d’Italia e qui da Migliori se ne è scritta la storia. Fin dagli anni 50 quando in questo piccolo negozio fu aperta una polleria e poi trasformata in rosticceria. Qui si possono provare olive all’ascolana classiche o rivisitate, come quelle al tartufo, da passeggio o da portare via.

Ristorante

Osteria Ophis

Si trova a Offida, a pochi chilometri da Ascoli Piceno, borgo medievale circondato da colline e vigneti. Osteria Ophis è il risultato della passione per la cucina e soprattutto per il territorio dello chef Daniele Citeroni, offidano doc, uno dei pochi interpreti delle ricette tradizionali in chiave contemporanea. Prima di arrivare nella piazzetta storica di Offida, fermatevi per un pranzo o una cena da Ophis: il viaggio dello chef è tra i piatti contadini di una volta che alleggerisce, modifica e riscrive senza mai stravolgere. Ricette che sono un ponte tra passato e futuro di questa terra: oltre al menu degustazione che cambia di stagione in stagione e vi fa fare il giro del Piceno (prezzo 65€ bevande escluse), alla carta da provare il cannellone alla brace (16 €), la giardiniera e galantina (insaccato di carni bianche, soprattutto gallina 18 €), agnello in salmì (20 €). Ottima la carta vini con tante referenza locali.

Ristorante

Il Tiglio

Una bellissima storia di rinascita e resilienza quella de Il Tiglio, guidato dallo chef Enrico Mazzaroni. Un legame fortissimo con la propria terra, a Montemonaco sulle pendici dei Monti Sibillini cuore del Piceno, che si riflette nel menu tutto territoriale. ll Tiglio nasce come agriturismo e ha visto tanti accadimenti: dal crollo del ristorante con il terremoto del 2016 alla sua parentesi al mare di Porto Recanati, fino al rientro consapevole nella sua amata montagna. E ora la stella Michelin (unica nella zona) a consacrare una vita di sacrifici. Si può scegliere tra due tipi di menu: uno da 7 portate (58€ bevande escluse) e uno da 12 portate (95€ bevande escluse). Ottimo il gambero rosso e cervello, il colombaccio bollito, le tagliatelle al caffè nero con orecchie di maiale: una cucina molto personale e primitiva, che lo chef esegue con precisione e tanta passione.



 

Agriturismo

Il Topicco

Scendendo verso il mare ma rimanendo ancora nelle campagnedel Piceno, troviamo Il Topiccoristorante e azienda agricola. In milanese topicco vuol dire inciampare in qualcosa e ricorda la storia dei suoi due giovani proprietari - Elena e Alessandro Cattaneo - che da Milano sono scesi nella Marche per coltivare questa terra e gestire il locale. Si trova a Grottammare, sono solo tre ettari di terra dove si coltivano ortaggi, si allevano agnelli di razza Sopravissana, si producono formaggi, si fa il pane e l’olio e tutto ciò che non viene autoprodotto proviene da aziende vicine. Il menu è alla cieca: due antipasti, un primo,un secondo e un dolce a 42€.

Agriturismo

A casa da Angelo

Sempre tra le colline di Grottammare c’è questo casolare noto in tutta la zona per i suoi prodotti genuini e i prezzi più che accessibili. A casa da Angelo a soli 3 chilometri dal mare è una farm house, come amano definirsi ora, che è qui dal 1930 e propone una cucina locale molto fedele alla tradizione. Mangiare nel cortile durante le sere più calde vi farà apprezzare la calma di questo territorio, circondati dalla campagna marchigiana. Tra i piatti imperdibili il pollo o coniglio in porchetta cotto al forno a legna con patate, la pasta fresca fatta in casa (come i maccheroncini di Campofilone, specialità della zona) e ovviamente le verdure fresca dell’orto.  Menu completo a 45€ (antipasti vari, due primi, un secondo e dolce). Possibilità di pernottamento.

Ristorante

Osteria dell’arancio

Si trova nella piazzetta centrale di Grottammare Alta, borgo medievale a picco sul mare, raccolto sul ciglio di un colle. Una volta arrivati qui perdetevi tra le sue viuzze e affacciatevi dalla fortezza centrale per vedere tutto il Piceno sotto di voi. Per cena, è d’obbligo una tappa all’Osteria dell’Arancio un ristorante che sorge sulle ceneri di un ex negozio d’alimentari dal carattere molto retrò. Piatti tradizionali che parlano la lingua gastronomica del territorio: guanciola brasata al Rosso Piceno Superiore, tagliatelle al ragù bianco di scottona, e soprattutto il tagliere con salumi del territorio come ciascuolo, salsiccia di fegato e galantina.

Ristorante

Ristorante Ciaschì

Un lido a conduzione familiare che sorge proprio a ridosso del mare, Da Ciaschì (soprannome locale) è un ristorante di pesce in pieno stile tradizionale. Si parte con una serie infinita di antipasti caldi e freddi dove spiccano l’insalata di mare, le panocchie bollite (cicale di mare), i bomboletti al sugo. Piatto forte che merita la visita gli spaghetti con meliche e cazole, ovvero le code degli scampi e le uova di merluzzo e mazzolina. Sul lungomare di Grottammare un posto con pochi coperti, pesce freschissimo e ottima carta vini. Menu tra i 35 e i 55€.

Street Food

Olio Pesce Fritto

A San Benedetto del Tronto, città delle palme e con uno dei porti pescherecci più importanti d’Italia, si trova questo piccolo chiosco dedicato interamente al fritto di mare. Gestito da due imprenditori di zona, Giorgio e Andrea che potete trovare tutto il giorno al suo interno, Olio Pesce Fritto è una certezza in fatto di frittura: gamberi fritti, olive all’ascolana di pesce, frittura di paranza, calamari da accompagnare con vino bianco Pecorino o Passerina del Piceno. Un luogo senza troppi fronzoli o formalità, qui si viene per l’aperitivo con gli amici e per il dopo cena quando ci sono anche i dj set. Si trova proprio dietro il porto di San Benedetto ed è un’ottima pausa dopo un giro tra le barche di questa città.

Ristorante

Il Gambero da Tato

Tato è il soprannome del proprietario – Vincenzo Troiani - e anima di questo ristorante di pesce che sorge nel centro della città. Un indirizzo classico per chi vuole provare la cucina di mare del Piceno, o meglio la cucina sanbenedettese, come il suo famoso brodetto di pesce. Un piatto marinaro per cui ognuno ha la propria ricetta, pur mantenendo saldi alcuni presupposti. I pesci del brodetto sono divisi in due gruppi: quelli di carni sode che rilasciano umori (coda di rospo, mazzolina, vocca in capo, scorfano, ragno, triglia) e quelli di carni morbide che acquisiscono il brodo dello stesso (merluzzo, razza chiodata, palombo, gattuccio insieme alle seppie). Si cucina tutto per ore utilizzando olio e aceto e pomodori rigorosamente verdi, tratto distintivo del brodetto alla sanbenedettese. Qui da Tato se ne gusta una buonissima versione.

Ristorante

Rustichello

Fotografia gastronomica degli anni 70, Il Rustichello è uno di quei posti che non cede il passo a sofisticazioni culinarie e mode dei nostri tempi. Tempio del pranzo della domenica, qui si riuniscono da decenni tutte le famiglie della zona per condividere pasti abbondanti e porzioni generose di arrosti, salumi, primi piatti e vino della casa. Nulla è cambiato dall’anno della sua apertura, il 1977, e per questo merita un passaggio per fare un salto temporale in un mondo che non c’è più. Famosissime queste due ricette, biglietto da visita de Il Rustichello: i bauletti, ovvero fagottini di pasta riempiti con spinaci e ricotta e ricoperti di salsa al pomodoro, e i gesuiti una sorta di lasagna al forno formata da strati di crepes al formaggio, filante e irresistibile. Prezzi popolari: lo scontrino medio è sui 25€ a testa.

Ristorante

Circolo Nautico

All’interno del Circolo Nautico del porto di San Benedetto del Tronto, questo ristorante propone una cucina tipica di mare. La terrazza che affaccia sul porto è un valido motivo per fermarsi qui a pranzo o a cena e lasciarsi guidare dall’offerta del giorno. Come tradizione vuole si inizia con una serie di antipasti caldi e freddi, per passare ai primi come il risotto ai frutti di mare e per concludere ottima frittura.  A fine pasto provate il caffè del marinaio: un’antica ricetta dei pescatori che per scaldarsi in mare erano soliti bere questa bevanda a base di caffè della moka, mistrà, Borghetti, rum e altri ingredienti segreti.

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