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Venerdì, 29 Marzo 2024
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8 ristoranti a Milano dove provare l’esperienza omakase giapponese

Al bancone, solo per pochissimi commensali e con una sequenza di piatti ben calibrata, dove il sushi è protagonista. Ecco cosa vuol dire omakase e i ristoranti dove sperimentarlo

Carta bianca, libertà assoluta nell’esecuzione, o meglio piena fiducia nei confronti dello chef a cui ci si affida. Omakase vuol dire questo, parola giapponese usata per indicare un percorso di degustazione totalmente libero, privo di schemi, dove a guidare il gioco è lo chef e la sua fantasia. Basta affidarsi, letteralmente, infatti omakase vuol dire “mi fido te” espressione con cui ci si mette nelle mani di qualcun altro e si abbandonano reticenze, anche a tavola. Anzi al bancone, infatti l’omakase più tradizionale è un’esperienza per pochi ospiti (massimo 10) seduti a un bancone che guarda direttamente il sushi master all’opera. In realtà lo chef non si muove nella totale improvvisazione, ma segue un preciso schema di sapori, portate fredde e calde, dove il sushi ha uno spazio da protagonista. Un rituale scenografico nella maniera giapponese, infatti il più autentico degli omakase prevede l’adesione alla tradizione Edomae-zushi: il sushi nello stile Edo, antico nome di Tokyo. A Milano, nonostante non siano tanti i locali che permettono di fare questa esperienza, c’è una buona selezione che qui vi riportiamo.

IYO Omakase
Osaka
Wicky's Innovative Japanese Cuisine
Sakeya
Ichikawa
Zero
Nobu
House of Ronin
Ristorante

IYO Omakase

Qui la tradizione viene eseguita alla lettera, in uno schema rigoroso e molto scenografico. Iyo Omakase si trova all’interno dell’elegantissimo ristorante AALTO in Porta Nuova ed è una sala riservata con un bancone per pochi ospiti (solitamente 6, massimo 8) affacciata sulla Biblioteca degli Alberi e sui grattacieli della zona. Regista dell’omakase il sushi master Masashi Suzuki, che mette in scena un rituale preciso e fedele al più autentico degli omakase: la sequenza alterna nigiri realizzati al momento da mangiare rigorosamente con le mani a piatti tradizionali, sashimi a cotture più importanti come la robata (griglia). Il prezzo è di 185€ vini esclusi e i turni sono due: uno alle 19, uno alle 21.30 della durata di circa due ore. In conclusione un brindisi assieme a Suzuki a base di sake o distillati di orzo, riso o prugne.


 
 

Ristorante

Osaka

Osaka è un ristorante che si trova in zona Moscova dal 1999. Mantiene uno stile essenziale e molto sobrio, in perfetta aderenza stilistica con i locali classici giapponesi. Lo chef è Takimoto Tataaki, che dopo diverse esperienze a Osaka nell’alta cucina, approda qui con una cucina tradizionale fatta di tante ricette casalinghe, sushi e sashimi. Il loro omakase, solo su prenotazione, è un percorso di diverse portate che parte dalle alghe e arriva al classico pesce crudo (120€).

Ristorante

Wicky's Innovative Japanese Cuisine

Chef Wicky Priyan è nato in Sri Lanka ma si può definire cittadino del mondo. Viaggia ovunque, dal Brasile al Giappone, fino ad arrivare in Italia in pianta stabile. Infatti dal 2015 è il patron del ristorante che porta il suo nome: una cucina ponte tra diverse culture dove spicca maggiormente il tratto nipponico e quello più sanguigno dei paesi sud americani e mediterranei. Tre gli omakase di Priyan: due da 8 portate (il primo carne e pesce 110€, il secondo solo pesce 120€) e l’ultimo da 11 portate da 150€. Si parte dal Giappone ma si arriva anche a Milano, con il maki ossobuco un piatto che omaggia questa città.


 

Ristorante

Sakeya

Un affascinante sake bistrot e ristorante dove approfondire la conoscenza del famoso fermentato di riso, che qui troverete con numerose referenze. Non da meno la cucina di chef Masaki Inoguchi, che alterna piatti della tradizione con ingredienti del territorio. Il percorso degustazione qui non avviene al bancone, e consiste in una sequenza di ricette come mazzancolle mediterranee marinate con alga kombu, servite con lardo di wagyu fatto in casa, kumquat e caviale e il cirashi con frittata d’uovo tamagoyaki e cruditè di mare misto tagliato al coltello. Da quattro (70€) o cinque portate (90€) in abbinamento un percorso sake rispettivamente da 25 e 30€.




 

Ristorante

Ichikawa

Sushi master d’esperienza decennale e tra i pionieri in Italia a veicolare la cultura del cibo orientale e giapponese, Haruo Ichikawa è lo chef che si incontra dietro il bancone del suo omonimo ristorante. In Porta Romana, Ichikawa è il corollario della cucina dello chef a cui approcciarsi alla carta oppure tramite l’immancabile omakase al bancone. Piatti caldi in alternanza a quelli freddi, piccole portate, soba, pesce crudo e marinato per un percorso tradizionale mai uguale a sé stesso. Da prenotare almeno un giorno prima.


 

Ristorante

Zero

Un bellissimo bancone a ferro di cavallo dove va in scena l’omakase di Zero, guidato dallo chef Hide Shinohara e la sua brigata. Un sushi bar contemporaneo dove i sapori orientali vengono calibrati per un palato nostrano, per un compromesso piacevole con la tradizione. Un percorso incalzante e completo che non lascia dubbi sul concetto di questa degustazione.

Ristorante

Nobu

Un vero e proprio impero quello costruito dal maestro Nobuyuki Matsuhisa, esportatore nel mondo della cultura culinaria giapponese. A Milano, complice il Gruppo Armani, il maestro ha affidato la direzione allo chef Antonio D’Angelo che dirige il locale in zona Montenapoleone. L’esperienza al bancone del sushi è immersiva: si può scegliere tra tre diversi percorsi omakase (130€, 150€, 160€) e un percorso vegetariano.


 

Ristorante

House of Ronin

Come un gioco di scatole cinesi, l’omakase di Ronin è nascosto da una porta a cui si accede dopo aver attraverso il bar, al piano superiore. Un bancone di legno chiaro, solo per 10 ospiti, catalizza l’attenzione di questa piccola stanza dove si svolge l’omakase. Non è uno spazio sempre aperto, ma di volta in volta viene utilizzato per ospitare chef chiamati a interpretare il proprio concetto di degustazione. Ultimo chef qui presente, il maestro Katsu Nakaji uno dei più fini sushi master in circolazione.

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