Considerato a lungo, dai locals e non solo, il miglior locale per bere drink a Bari, questo indirizzo è la prova che gli speakeasy non conoscono confini geografici e, talvolta, scelgono anche il lungomare di Puglia per posizionarsi. Sono bar ispirati alle attività di vendita di alcoli illegali sorte in America nell’epoca del proibizionismo, oggi un concetto completamente rinnovato che ha trovato molta fortuna in tutto il mondo. Aperto dai due soci, Vincenzo Mazzilli e Nicola Milella, Speakeasy Bari nasce nel 2011 con un nome che non lascia dubbi, ha tutto quello che ci si aspetterebbe da un posto del genere: una drink list che cambia spesso, con cocktail creativi, ispirati e creati con ingredienti pugliesi (ma non solo). Ad accompagnare anche una proposta di piatti, delle tapas a dire il vero, tra panzerotti, tigelle e parmigiana. Immancabile anche il club sandwich, ormai piatto signature di qualunque cocktail bar che si rispetti.

Nato con l’ambizioso compito di sintetizzare gusti e tendenze occidentali con quelle orientali, Monkey Punch prende il nome (o il soprannome, meglio) dal fumettista e designer giapponese inventore di Lupin III. Nato nel 2021 per allietare un pubblico curioso, non esclusivamente giovane, questo cocktail bar mette insieme una drink list creativa che cambia con il tempo, mantenendo fede all’idea di rappresentare un asse tra Puglia e il Giappone. Lo si vede negli ingredienti, come ginseng e mate, e un intero drink dedicato alla Thailandia (l’Asia è intesa in senso ampio). Da mangiare, va da sé, seguono dim sum che spaziano tra snack e ravioli. Non mancano mocktail e proposte low-alcool. Si organizzano anche eventi.

Il contesto barese, incastrato tra mare, cultura e storia, ha saputo ispirare anche un tiki bar, ovvero un cocktail bar ispirato alle atmosfere polinesiane. Aperto nel 2015, è stato anche il primo tiki bar a Bari, dietro il suo bancone si nascondono – si fa per dire – i bartender Davide e Matteo, due personalità differenti ma unite dalla passione per le atmosfere caraibiche e i distillati tropicali, che variano sul tema hawaiano del tiki. Sambuco, agrumi e fiori compongono la drink list del locale, colorata e divertente. È un cocktail bar puro, dove oltre alla drink list, dove non mancano gli analcolici, ci sono birre, vini e qualche stuzzichino da mangiare. Giusto per non restare a stomaco vuoto.

Fa riferimento a un gruppo di ristorazione – Hagakure – che ha aperto diversi locali di successo a Bari (non da ultimo Taqoz, con cocktail alla spina e cibo messicano), questo ristorante e cocktail bar avviato nel 2015 a Bari che si caratterizza per una proposta particolarmente ricca. Lo spirito è quello internazionale, che unisce un menu di proposte gastronomiche diviso tra ravioli, sushi e sashimi, uramaki e piatti dal mondo, affiancati da una cocktail list in evoluzione. I signature drink sono una decina e volano da una parte all’altra del globo con pompelmo, grappa, sake, fiori di sambuco e spezie.

È il 2022 quando Fix It in Town riapre vicino al lungomare di Bari dopo aver lasciato la sala da concerti del quartiere San Pasquale animata per anni da eventi e da un grande amore per la musica. Lo stesso che viene portato anche nella nuova destinazione, dove non mancano gli eventi, ma non mancano neppure i drink. I cocktail vanno sotto un menu speciale, “una storia disonesta” lo chiamano e lo ispirano anche alla musica. La selezione, piccola e costruita sui twist dei classici, è ampliata dall’offerta di birre artigianali e snacks. Non solo per l’aperitivo, ma anche per accompagnare le bevute a qualsiasi ora del giorno.


 

Aperto dai fratelli Davide e Andrea Namoini, Haus si trova in quartiere residenziale di Bari non propriamente centrale. È qui che il duo ha stabilito il proprio quartier generale per una mixology di qualità, dove si integra la proposta di drink alla passione per la musica e all’organizzazione degli eventi. La carta dei cocktail cambia a rotazione, lasciando spazio all’espressione di nuovi drink e creatività e tenendo fede non solo all’identità del locale, ma al filo comune che guida tutte le bevute. Una parte importante dell’offerta è affidata alla selezione dei Whisky. Bisogna venire preparati a un’ondata di neon.


 

Birre e vini pugliesi danno il benvenuto a chi non è venuto qui per i cocktail o per i distillati. Per chi vuole mangiare invece, la selezione è particolarmente ampia. Pouja, aperto a ottobre 2022, comprende piatti pugliesi, pucce, frise, snacks e taglieri da aperitivo da condividere. Particolarmente ampia la proposta di sodati, analcolici e gin, vero fiore all’occhiello del locale. Passando infine alla drink list si parte con i classici per offrire delle divertenti variazioni che comprendono anche sciroppi e succhi profumati. Aperto anche a pranzo il sabato e la domenica.

Dietro una porta, che si è aperta per la prima volta nel 2018, si nasconde uno dei locali più amati di Bari e dell’Umbertino per bere un buon drink, stare all’aperto e incontrarsi con gli amici. Dalla finestrella si intravede il banco dove prende vita la drink list, la carta dei cocktail, con cui animare le serate. C’è qualche tavolino anche all’esterno, dove vivere l’atmosfera del capoluogo in modo rilassato. Si organizzano anche eventi.

In città il fusion va fortissimo, sarà per la posizione, per i traffici, per il turismo e la vitalità che ha sempre investito la Puglia. Intanto Hagakure Noh Samba è l’esempio di questa onda di fusioni di stili. Nell’ampio menu si mixano sashimi, tapas, piatti italiani e contaminati, nigiri, roll e dessert. Dietro l’apertura, c’è il gruppo Hagakure che abbiamo tirato in causa anche per Mezcla. Passando alle bevute, fulcro del nostro interesse, quello che si trova all’interno è un vero e proprio bar con una selezione di oltre 400 etichette di distillati e sake, che si combinano in una drink list stagionale in movimento.

Cosa ci fa un ristorante coreano in una lista di cocktail bar raccomandabili? Per rispondere basta interrogare la proprietaria, Haneul Lee, detta Hannetta, bartender coreana, formatrice di caffetteria e latte art, consulente di Barproject Academy che insieme a Diego Biancofiore ha aperto nel 2022 questo locale per fondere la cucina coreana con quella pugliese, e portare la mixology sullo stesso piano. Nel locale di Via Roberto Da Bari, le anime convivono felicemente, tra pareti dipinte con i colori coreani, piatti e bicchieri. C’è quindi una carta curata personalmente da Hannetta che omaggia la Corea e la Puglia, con drink creativi che rivisitano anche lo Spritz o il Korean Mule. Da abbinare alle proposte del menu per un’esperienza completa.