Nonostante Napoli sia una città rovente, specie d’estate, il gelato non pare essere una priorità. Molti napoletani al gelato preferiscono una granita al limone. Però di fan del genere ce ne sono tanti e quindi l’offerta si adegua di conseguenza. Qui abbiamo una lista di gelaterie storiche e più recenti che soddisfa la voglia di coni e coppette e si fa trovare pronta quando ce n’è bisogno.
Mennella Il Gelato
Nasce nel 1969 come pasticceria a Torre del Greco, in provincia di Napoli, grazie ai due fondatori, Antonio Mennella e Annunziata Balzano. Successivamente il laboratorio si amplia includendo anche la produzione di gelato, rigorosamente artigianale. A Napoli vi sono ben nove sedi (una a Via Toledo, la più frequentata, due a Corso Umberto I, una a Piazza Trieste e Trento, una a Piazza degli Artisti, una a Via Alessandro Scarlatti, una a Piazza Dante, una a Via Leopardi e un’altra, infine, a Via Carducci). Da non perdere i gusti con la frutta secca, ad esempio con le nocciole di Giffoni, o il gusto Crema Mennella, con arachidi salate e mandorle pralinate, o ancora il gelato alla melannurca, una varietà di mela I.G.P. che si raccoglie ancora acerba. Degni di nota anche i sorbetti, specie quello al limone e alla mora. Il cono piccolo costa 2,50€, quello medio 3,50€, quello grande 4,50€. Lo stesso per le coppette.
Fratelli Bilancione
Con una vista così, sul Golfo di Napoli e guardando in faccia il Vesuvio, assaggiare un gelato è un piacere doppio. Sulla collina di Posillipo dal 1977, la gelateria Bilancione, che prende il nome dai due fratelli fondatori, si potrebbe definire la gelateria napoletana per eccellenza. Un luogo storico dunque, le cui ricette per i gusti del gelato sono invariate da cinquant’anni. Da assaggiare: la crema di Bilancione, a base di crema pasticciera e vaniglia; il gusto Profumo d’Amalfi, ovviamente al limone amalfitano; Basilico, particolare con la sua inconfondibile nota erbacea; Don Vincenzo, una crema al pistacchio arricchita da vaniglia, agrumi e mandorle caramellate. Molte le scelte vegane o per gli intolleranti al lattosio e al glutine. Prezzi a partire da 2,50€ per il cono e la coppetta piccoli.
Gay Odin
È un’istituzione in città, soprattutto se si parla di cioccolato. Nel 1888 un giovane cioccolatiere piemontese di nome Isidoro Odin decide di trasferirsi a Napoli e aprire, nel 1894, una bottega di creazione artigianale di prodotti a base di cioccolato. Nasce così, a Chiaia, il primo punto vendita antesignano della grandissima fortuna dei “Gay Odin” napoletani. Ovviamente, visto che parliamo di cioccolato, i must sono tutti i gusti cremosi a base di questo straordinario ingrediente, soprattutto il gusto Foresta: una crema di cacao criollo cotto a legna, poi tostato e infine ridotto in granella, arricchito da sfoglie di cacao ripiegate a mano. L’apoteosi del gusto per i fan del cioccolato. Assaggiate anche i nudi, piccoli cioccolatini senza rivestimento o copertura, ma anche i cremini e il gelato alla ghianda. A Napoli trovate otto sedi (quella a Via Benedetto Croce, di cui vi diamo qui i riferimenti, le due a Via Toledo, Via Vittoria Colonna, una a Via Francesco Cilea, una a Vico Vetriera, una a Via Francesco Cilea e infine una a Via Carducci che prende il nome ci CioccolatoForesta), ma ce ne sono anche a Roma e Milano.
Scimmia Factory
Nel quartiere Pendino, ovvero in pieno centro storico, la Scimmia (com’è conosciuta dai napoletani) viene fondata cent’anni fa ed è un cult per gli amanti del gelato, soprattutto perché ubicata in un luogo di passaggio. Famosissimo il suo gelato su stecco a forma di banana, al medesimo gusto e ricoperto di cioccolato. Oggi Luca Monacelli, terza generazione, ha saputo rinnovare l’offerta integrando allo stecco alla banana altri gusti, come pistacchio, fragola, nocciola, vaniglia del Madagascar e Crema Scimmia. C’è la possibilità di scegliere gelato e cono senza glutine, nonché di accompagnarlo con una sfogliatella.
Desio Gelato & Pastry
Progetto nato dalla mente di due imprenditori, Marco Tartaro e Gianluca Picone, con il master-chef del gelato Palmiro Bruschi a curare l’avvio dei laboratori, Desìo si avvale di una vista spettacolare su Castel dell’Ovo e sulla passeggiata fronte mare. Gusti di gelato tradizionali, come quello al limone e al melone, ma anche incursioni tropicali come il cacao Venezuela 80% e la maracuja o il lime affollano il banco. Locale molto curato, cialde sempre fresche e un rubinetto di cioccolato fuso a incantare i clienti. Molti sono i gusti vegan e anche per gli intolleranti al glutine. Inoltre, offre anche semifreddi e tortine monoporzione. Porzioni del gelato generose, coni e coppette medie al costo di 3€.
Gelateria Soave
Unica sede, aperta dal 1950, la gelateria Soave è una tappa obbligata per chiunque si trovi a passeggiare per le eleganti strade del Vomero. Negli anni, è stata riconosciuta come Marchio Storico di interesse culturale, e più che come gelateria è famosa per essere una cremeria (mozzarelle fresche e formaggi). Il gelato è leggero e molto vellutato. Degni di nota i classici gianduia e fiordilatte. Spettacolare il gelato al cioccolato fondente variegato all’amarena. Panna ottima e porzioni abbondanti. Per molti è la migliore gelateria di Napoli, conserva ancora un po’ del suo allure vintage.