Dove mangiare a Perugia? Nel capoluogo umbro il mercato gastronomico non è fermo come qualche anno fa, anzi. Tra Perugia e i suoi dintorni, ma potremmo parlare dell’Umbria in generale, sono molte le attività che aprono o si rinnovano cercando di portare in questa regione una nuova visione della gastronomia, che non disdegni i grandi classici e i prodotti di punta, per proiettarsi anche altrove. Non solo trattorie dunque, ma anche pizzerie, bistrot, ristoranti d’albergo e alta cucina che si mescolano restituendo un panorama composito che ruota intorno a Perugia, la città da cui partiamo, per svilupparsi su tutta l’area circostante, una provincia straordinariamente fertile. La porchetta nel chiosco, la Pasticceria Storica (Sandri, punto di riferimento per molte colazioni), la trattoria, la vineria e la pizzeria contemporanea concorrono a definire un mondo gastronomico allettante, con qualche deriva forse troppo turistica, ma in continuo movimento. Ecco i nostri luoghi dove mangiare bene tra Perugia e dintorni.
Antica Latteria di Perugia
Chiedete un dolce e vi sarà probabilmente indicato questo indirizzo, aperto nel 1925 che dichiara di montare la panna a mano da quel dì. Sul bancone non manca mai e farcisce le colazioni iper zuccherose di Perugia. Precisamente con le brioche (che poi sarebbero i romanissimi maritozzi) carichi fino all’orlo, la meringa con la panna e il caffè nocciolato. Non solo: la panna, che è la specialità della casa, finisce anche in cannoncini e cannoli di sfoglia. Astenersi odiatori seriali del dolce.
La moglie ubriaca – già frittole vineria
In centro a Perugia c’è un localino piccolo, con qualche posto all’esterno, che si distingue per la sua proposta accogliente e informale. Lontano dall’apparenza e dalla sostanza dei locali acchiappaturisti, questa vineria offre ottimi sorsi di vino da abbinare a un numero sparuto di piatti, a salumi e formaggi. Dentro l’ambiente è stipato di bottiglie, con un servizio caloroso che permetterà di trascorrere qualche ora in piacevole compagnia, magari di un buon bicchiere.
Luce Perugia
Secondo molti perugini, questo è uno dei migliori indirizzi della città, non a caso è sulla lista di parecchi appassionati di ristoranti che raggiungono il capoluogo umbro di proposito. Le tipicità del luogo lasciano spazio a una cucina che sa rendere attuali piatti e grandi ingredienti. Lo fa con un menu alla carta e uno a degustazione, quest’ultimo dall’ottimo rapporto qualità prezzo: 6 portate a 56€, 7 portate a 65€. Per citare qualche portata: Piccione Arrostito, Crepinette di Bieta e Fegatini, Erbe Spontanee, Aceto di Sirk e Malvasia, oppure riso acquerello, aglio orsino, albicocche fermentate e monarda. Carta dei vini da non farsi scappare, con tante referenze internazionali e, finalmente, una mescita di altissimo livello.
Ciccolateria Augusta Perusia
Per quelli cresciuti con il pallino dell’equazione tra Perugia e il cioccolato, ci deve essere almeno un’opzione che permetta di fare i turisti della materia. Ed ecco quindi Augusta Perusia, cioccolateria di riferimento che declina il cioccolato in varie forme, dalla pasticceria alla pralineria, dal gelato alle tavole di cioccolato in vari gusti che si tagliano sul momento. Due le sedi: una in centro storico, a Via Pinturicchio, una leggermente fuori.
Osteria a Priori
In pieno centro storico, questo indirizzo dall’offerta umbra ma dall’ambiente fresco e attuale, regala qualche bella soddisfazione dalla tavola alla cantina e ha anche alcuni tavoli all’esterno. Aperto sia a pranzo che a cena, Osteria a Priori si trova proprio a Via dei Priori, come il nome suggerisce. Il menu si compone di svariati piatti organizzati tra primi, secondi e dessert. Si parte poi con una serie di antipasti, da condividere o da mangiare da soli, che parlano tutti di Umbria. Per esempio il Tagliere a Priori con salumi di maiale allevato allo stato semibrado, formaggi vaccini, pecorini e caprini, confettura, miele e torta al testo. Oppure la fagiolina del Lago Trasimeno in insalata con panzanella, verdure fresche e frittata con cipolla di Cannara. Anche la cantina si concentra in modo specifico sull’Umbria con produttori consolidati e nomi meno noti.
Antica Porchetteria Granieri
In Piazza Giacomo Matteotti, in pieno centro, noterete passando un certo movimento davanti a quello che – solo a un primo sguardo – vi apparirà come un semplice chioschetto. E invece dietro nasconde una storia quasi leggendaria, cara ai perugini e anche ai turisti. Al 1916 appartiene il rilascio della prima licenza, quella che si legge sull’insegna, ma l’attività di norcineria di Francesco Granieri, capostipite dell’insegna, risale addirittura all’800. I maiali vengono cotti nel forno a legna nella fattoria di famiglia e lavorati direttamente dai Granieri. Alla porchetta poi si accompagna la preparazione di salumi artigianali, entrambi finiscono in sontuosi panini.
Rame Distilleria Urbana
Aperta a maggio 2023, dall’iniziativa di tre soci, Alberto Castaldo, Andrea Cavalagli e David Cucco, questa distilleria che si serve di un alambicco a vista da 200 litri raccoglie la doppia sfida di essere arrivata nel centro storico di Perugia e di rappresentare l’unica tipologia di attività di questo genere in Umbria. Aperta dalle 17 a dopo cena, la distilleria propone non solo spirits creati interamente qui, dall’amaro alla vodka, dal gin al fernet, ma anche di mangiare e bere vini naturali. Per avere un assaggio dei piatti: chili con carne, fusilloni alla curcuma con mandorle e pomodori secchi e taglieri per due persone.
Ristorante Numero Zero
Tra i progetti perugini di maggior valore, c’è sicuramente questo ristorante, aperto dalla Fondazione La Città del Sole che è una onlus fondata nel 1998. L’obiettivo è quello di coinvolgere in percorsi professionali inclusivi anche persone con difficoltà psichiatriche. Da qui il ristorante, che lavora sotto il motto “La diversità non è una minaccia per la comunità, anzi, è ciò che la rende più ricca”. Di sera dunque quello che di giorno è un centro psichiatrico si trasforma in ristorante, dove si mescolano professionisti della ristorazione a persone con disabilità mentale. Ma venendo al menu, è soprattutto a tavola che ci si diverte con una cucina umbra senza troppe rigidità. Che spazia tra l’ Umbricello al rancetto spoletino per arrivare alla Tartare di manzo, gatzpacho, stracciatella e cipolla rossa. C’è anche una proposta di secondi alla brace.
Bottega del Vino
Tra i riferimenti a colpo sicuro per bere e mangiare bene a Perugia c’è sicuramente la bottega del vino. Aperta nel 2001 come osteria con cucina e vineria (e stupendo bancone!), punta su una cucina e ingredienti umbri, ma senza forzature turistiche. La cantina conta più di 400 etichette, tra cui spaziare assaggiando vitigni umbri, ma anche referenze dal resto dell’Italia (senza dimenticare gli champagne).
Edicola Cucina
Aperta nel 2023 a Perugia, questa edicola è tutt’altro che una semplice edicola di paese. Recupera una vecchia edicola storica per concentrarsi sulla vendita di letteratura gastronomica a cui accompagnare eventi, prodotti umbri, calici di vino e birre artigianali.
Mastro Cianuri
Due le sedi per questa gelateria e cioccolateria di qualità: una si trova a Piazza D’Andreotto, l’altra a Piazza Matteotti. Una storia di famiglia cominciata nel 1980 con l’amore di Gianpaolo Cianuri per il gelato. Nel tempo si aggiungono alla squadra le figlie Alice e Giorgia, nonché Gianpaolo Tognon, marito di quest’ultima. Si parte dal gelato per passare poi alla cioccolateria, che a Perugia è sentita come un affare di famiglia e arrivare a una più ampia offerta da bar. Diversi i gusti, tutti in vaschetta, di cui molti girano intorno al mondo del cioccolato. Ci sono poi i dolci delle feste: i grandi lievitati e le uova di cioccolato in testa, nonché una linea di gelati dedicata solo ai rioni di Perugia.
Stella Ristorante Vineria e Locanda
Alle porte della città c’è una locanda che è l’evoluzione contemporanea della locanda. Non solo camere in stile semplice ma ben arredate, non solo osteria di qualità, ma anche vineria con vini naturali. Tutto nasce dall’Albergo Ristorante Stella nel 1981 ed è frutto di una graduale ma riuscita crescita. La carta dei vini è il frutto di una selezione di oltre 400 etichette che spaziano tra l’immancabile Umbria e il resto dell’Italia (e perché no, qualcosa anche da fuori). La cucina segue la stessa filosofia, con la proposta di tanti piatti del territorio e prodotti locali, dai pesci del Lago Trasimeno, fino alle carni umbre.
Venti Vino
“Non facciamo apericene. I cibi sono scritti sulla lavagna dietro il bancone” è uno dei passaggi del manifesto delle regole, in chiave ironica (ma nell’ironia c’è sempre più di un fondo di verità) per questo indirizzo di riferimento per bere vino a Perugia e in Umbria. Aperto dalle 18 alle 23, Venti Vino è luogo della convivialità ed è stato pensato per ospitare tanti buoni produttori di vino scelti dai proprietari Sara Boriosi, Fulvio Santoro e Giovanni Corazzol. Fondamentale l’ausilio delle lavagne dove, giorno per giorno, va in scena la cucina e la mescita da cui attingere. Ultimo ma non meno importante: si fanno anche cocktail.
Marghereat
La definiscono “tradizione napoletana evoluta” quella della pizza che viene servita qui. Questa pizzeria si muove infatti tra la possibilità di ordinare le pizze classiche della tradizione come la margherita (in tre versioni diverse) oppure la marinara con i pomodorini gialli e rossi, per passare alle pizze della casa, le Marghereat, 10 proposte (tutte tra i 12 e i 15€) che spaziano anche fuori dalla Campania. È il caso di Vicoli, pizza con crema di parmigiana, pesto di basilico, chips di melanzana, provola, polpette, oppure di Tropeana, con prosciutto crudo, stracciatella affumicata, gel di cipolla, cipolle caramellate e olio. Con un piccolo sovrapprezzo, è possibile aggiungere anche qualche extra alla pizza.
L'Acciuga
Sono solo tre i ristoranti amati dalla guida Michelin in Umbria, e l’Acciuga è uno di quelli. L’arrivo della stella nel 2021 per lo chef Marco Lagrimino ha riacceso il fermento nella regione che sta tentando di ringiovanire la sua offerta gastronomica, complice la generosità di una terra di grande ricchezza. La sala – iper contemporanea – offre lo spazio per mandare in scena una proposta gastronomica che parte dall’Umbria e si proietta in avanti, con la cucina a vista. I menu a degustazione sono due: Conoscersi a 80€, Fidarsi a 90€. Lumache, carote, aglione richiamano direttamente alle origini del territorio.
Il Vizio Perugia
Presente anche a Roma e Milano, questo ristorante fuori dal centro storico di Perugia porta una ventata di cucina internazionale in Umbria. Aperto solo a cena, nei tavoli de Il Vizio è possibile sperimentare una proposta gastronomica che combina ingredienti del territorio con proposte dal più ampio respiro. Comprende ostriche, sashimi, nigiri, tartare e carpacci, oltre a una serie di piatti “incontri” che rappresentano la sintesi di questa commistione di italianità e internazionalità. Per fare qualche esempio: Risotto con Carnaroli San Massimo, seppioline, caprino, plancton, caviar lime oppure Tonkatsu di cinturello brado, combawa, insalata aromatica o ancora cappelletti di bue grasso, dashi di ceci, ricci di mare, alghe.
Da Andrea Pizza Contemporanea
Ci si sposta un po’ fuori Perugia per assaggiare un’ottima pizza. Quella di Andrea Bava si autodefinisce contemporanea, complici i cornicioni alti e i topping ricercati. Il menu – che cambia spesso nel corso dell’anno – si articola in fritti, pizze al padellino e pizze al piatto. Oltre alle proposte classiche, ci sono delle variazioni sulle ricette che partono da ingredienti non solo umbri, ma spaziano tra le produzioni di tutta Italia. Da tenere in considerazione anche le pizze vegetariane, una proposta che in Umbria non è affatto scontata.
La Risulta
Poco fuori Perugia, precisamente a Ponte San Giovanni, la gestione di questo bistrot con le sembianze di un bar e alcuni posti all’aperto è vincente. Dalla cucina arrivano piatti degni di una ristorazione evoluta, metropolitana e contemporanea, ma in salsa umbra. Tante ricette vegetali, alcune da dividere o da mangiare da soli. Spuntano prodotti di artigiani locali e ricette umbre ben fatte, con uno stile attuale e fresco. Ottima anche la selezione delle bottiglie, principalmente naturali. Al menu piace cambiare spesso, quindi meglio tenersi aggiornati sulle proposte del giorno.
Aldivino
Nelle campagne che circondano Perugia, precisamente a Corgiano, c’è questo indirizzo che ha puntato non solo sulla cucina ma anche sul vino. Aperto solo la sera a cena (fatta eccezione per il pranzo della domenica) questo ristorante si presenta benissimo, grazie anche allo spazio esterno di cui gode. I menu (ma si possono scegliere anche i piatti alla carta) sono 3: c’è Terra a 50€, poi Acqua a 60€, Vegetale a 45€, tutto coordinato dallo chef Enrico Pistoletti. L’ambiente interno è scandito dalla presenza delle bottiglie, oltre 400 etichette da scegliere con l’aiuto del sommelier Emanuele Rugini.
Borgobrufa
È la struttura per l’ospitalità con centro benessere che guarda proprio Perugia, con la sua invidiabile posizione. Tante camere circondate dal verde della campagna perugina, due piscine, un centro benessere, un’area dove fare massaggi. L’arrivo in cucina dello chef Andrea Impero ha permesso di spingere meglio anche sulla cucina, con i due ristoranti: Quattro Sensi, più grande con vista magnifica, nella stessa area dove si svolgono le colazioni, ed Elementi, l’esperienza di alta cucina con menu a degustazione, dove la sala si fa più intima: pochi tavoli, la stessa bella vista, e un camino per le serate invernali. Due i percorsi: Visione e Ispirazione, entrambi a 100€. C’è anche la possibilità di scegliere i piatti alla carta.
Annina Locanda
Sul Colle della Trinità, a qualche kilometro da Perugia, una casa di famiglia è stata trasformata in una moderna locanda con vista. Il menu, tutto alla carta, permette di giocare con gli ingredienti umbri, andando oltre la semplice territorialità. I piatti (tra i 6 ei 20€) lavorano sul tema della brace a tutto tondo, dalle verdure, alla carne, fino ad arrivare alla frutta nel comparto dei dolci. Bellissima la vista di una sala, che guarda direttamente il Lago Trasimeno,