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Domenica, 10 Dicembre 2023
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Le trattorie storiche dove mangiare a Pavia in questa mappa

Una visita a Pavia tra la storia e l’architettura non può dirsi completa senza un buon pasto tradizionale. Ecco i migliori indirizzi da provare nella città lombarda

Pavia, storica sede universitaria popolata da giovani provenienti da tutto il mondo, ha saputo affiancare il rinnovamento alla tradizione anche nell’ambito gastronomico. Passeggiando fra le vie sarà possibile imbattersi in chiese romaniche, nella basilica di San Michele, famosa per aver ospitato l’incoronazione di Federico Barbarossa come re d’Italia, in orti botanici, ma anche in ristoranti storici dove poter assaporare la cucina locale.

La cucina pavese è il perfetto esempio di come la cultura contadina, quella dei piatti poveri, possa incontrarsi con quella più elegante e raffinata dei piatti della domenica. Se l’intero territorio è diviso principalmente in due zone, la Lomellina terra di riso e oche, e l’Oltrepò Pavese patria degli agnolotti allo stufato, Pavia riesce a racchiuderli entrambi con una maestria degna di nota.

Osteria della Madonna
Antica Osteria Del Previ
Osteria Dal Povero Lele
Antica Trattoria Ferrari
Osteria-Bistrot

Osteria della Madonna

Locale storico della città di Pavia dove immergersi nell’atmosfera del posto, con occhio di riguardo all’eleganza e all’accoglienza, è l’Osteria della Madonna di Peo, all’anagrafe Pompeo Rotondi, oggi gestita dalla figlia Valentina. Un luogo avvolto dalla leggenda che ne associa la definitiva ascesa all’avvento di un famoso personaggio del posto. Quest’ultimo, dopo aver forato una gomma dell’auto, entrò nell’Osteria per chiamare un carro attrezzi. Nell’attesa decise di sedersi a pranzare. Fu talmente colpito dalle pietanze che gli vennero offerte da invitare amici e parenti a provare questo ristorante. Leggende a parte, all’Osteria della Madonna è possibile degustare la tradizione pavese grazie alla scelta di materie prime del territorio come quelle che compongono il Tagliere di Varzi (16€) a base di salame di Varzi DOP, coppa e pancetta. Punto di forza i risotti, sempre presenti in menu in diverse proposte.

Osteria della Madonna Pavia

Osteria-Bistrot

Antica Osteria Del Previ

Riferimenti al dialetto locale si possono trovare nel nome di questo ristorante. Del Previ significa, infatti, del prete, forse per via delle antiche frequentazioni clericali del luogo. Situata sulle rive del Ticino, a pochi passi dal Ponte Coperto, l’osteria rappresenta l’emblema dell’accoglienza pavese. Da sempre è stata meta di turisti e autoctoni, proprio per via del clima ospitale. Le materie prima vengono scelte con cura e attenzione, con un occhio di riguardo verso le opzioni a km0. Anche l’architettura è un punto jolly per l’Antica Osteria Del Previ. Appesi ai soffitti a cassettoni originali, si possono ancora trovare i pentoloni che una volta venivano impiegati per la cottura dei gamberi di fiume. Oltre al menu degustazione proposto con una selezione di antipasti, bis di primi e secondi, dolce e bevande a 45€, è possibile scegliere anche alla carta piatti come le chicche di castagne al ragù di lepre (14€) o il cavallo di battaglia, la scaloppa di storione alla borgo (17€).

Antica Osteria del Previ

Osteria-Bistrot

Osteria Dal Povero Lele

Direttamente in Borgo Ticino c’è la vera osteria pavese. Qui si mangiano pietanze locali, senza distrazioni e focalizzandosi solo sulle ricette della tradizione. Entrando sembrerà forse di trovarsi in un museo grazie alle opere di Matteo Domenico Borioli, ma lo sembrerà ancora di più dopo aver iniziato il pasto. I piatti sono vere e proprie tele che raffigurano la cultura gastronomica di Pavia. Fra le proposte che variano a discrezione dello chef, si possono trovare l’insalata di nervetti, i salumi locali, i ravioli allo stufato e il risotto salsiccia e Bonarda. Con i primi a 11€ e i secondi a 13€ rappresenta la scelta ideale per tutte le tasche e per tutti i palati.

Osteria dal Povero Lele

Osteria-Bistrot

Antica Trattoria Ferrari

Ne parla anche Mario Soldati nell’ormai lontano 1957, inserendola nella sua descrizione della chiesa di Santa Maria in Betlemme, proprio davanti alla trattoria. In questo luogo di ristoro si era recato in compagnia di Gianni Brera e - durante l’esperienza - ebbero modo di degustare le rane fritte, i salumi d’oca e i bolliti. Nelle sale si respira la storia del borgo grazie alle stampe antiche e all’atmosfera che il giardino conferisce al locale. Aperta a pranzo e cena, offre la possibilità di scegliere il menu degustazione della tradizione pavese (38€ bevande escluse) oppure il menu alla carta dove trovare le paste fatte in casa con farina Tipo 1 e 38 tuorli al chilogrammo (12€) e i dolci della tradizione come la torta di zucca e mandorle e i brasadè di Staghiglione (6€). 

Antica Trattoria Ferrari

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