La top manager cinese che molla tutto per produrre conserve e giardiniere sui Colli Piacentini
La storia dell'agriturismo Il Torrione del Trebbia. E di Ellen che lavorava per grandi multinazionali e poi nel mondo della moda; a un certo punto però ha capito che la felicità non gliela davano i soldi
"La gente non capisce quando gli dico che avevo un ruolo di responsabilità in grandi aziende e guadagnavo benissimo. Proprio non comprendono perché ora io stia facendo la contadina. E infatti non lo racconto più: qui nella valle nessuno sa niente, sanno solo che una cinese ha comprato un agriturismo...". A parlare è Ellen, che in realtà si chiama Lin Jinbin ed è la titolare dell'agriturismo Torrione del Trebbia situato nella Cascina Morina, in Val Trebbia, in provincia di Piacenza nei Colli Piacentini. Siamo su uno sperone d'argilla che domina una gran porzione della valle, si vede la Trebbia che scorre con le sue ampie anse e le sue spiagge. Spiagge, sì, perché qui si viene a fare il bagno d'estate e, sui campi da sci poco distanti, a fare sport invernali durante la stagione fredda. Tanto per dire la versatilità di questa vallata che, secondo alcuni, Ernest Hemingway definì come la più bella del mondo.
Ellen. Dal master in business a Boston al mestiere di contadina
La storia di Ellen\Lin - oggi quarantaquattrenne - ha una svolta quando dalla Cina decide di spostarsi e di perfezionare i suoi studi a Boston, negli Stati Uniti. Non solo consegue un MBA, ma conosce Gian, italiano e piacentino della Val Trebbia, che diventerà suo marito. I due decidono dopo qualche tempo di tornarsene in Italia. Prima Milano ("che proprio non mi è piaciuta", racconta Ellen), poi Lodi, infine Piacenza. Lavorando per grandi aziende multinazionali oppure operando come fashion buyer ad alto livello. Un giorno, durante una passeggiata di relax in Val Trebbia, Ellen si rende conto della bellezza della zona ("e poi non c'erano zanzare!"), le viene una gran voglia di seconda casa e chiede in giro informazioni su dove comprare. I titolari di una grande cascina però hanno per lei una risposta spiazzante: "Cerchi qualcosa da comprare? Ti vendiamo noi tutta questa proprietà".
Ellen e il marito cercavano qualcosa di decisamente più contenuto e gestibile, ma non hanno avuto bisogno di molto per convincersi a raccogliere la sfida: rilevano tutti gli 11 ettari della Cascina Morina. Ellen si specializza, studia, approfondisce, diventa imprenditrice agricola, consegue certificazioni e diplomi e via via (prima nei fine settimana, poi a tempo pieno) inizia a prendere forma l'azienda che ha in mente; intanto Gian aiuta nei weekend. Gli accadimenti si susseguono: Ellen lascia i suoi lavori super pagati da manager ("mi sono accorta che il punto non erano i soldi, ma la serenità e l'eliminazione dello stress"), nasce una figlia, scoppia il Covid.
"Le attività a regime sono partite in tutto e per tutto dopo la pandemia" racconta Ellen a CiboToday "e adesso la struttura inizia ad essere finalmente come ce l'avevo in testa. Non è perfetta ma siamo nella giusta direzione". Cosa è oggi l'azienda Torrione del Trebbia? Un ristorante con cucina tradizionale del territorio, un grande orto che produce il necessario per il ristorante stesso, un vigneto - perché qui hanno iniziato anche a fare il vino - e un campo di grano che dà il necessario per il pane. Dalla cucina escono ricette tipiche locali, sebbene Lin abbia messo insieme un gruppo eterogeneo ai fornelli: "Ci sono persone dalla Macedonia, dall'Ucraina e dal Pakistan. Sembra che abbiano più voglia di lavorare rispetto agli italiani". Qualche piatto? Risotto con zucca dell'orto, gorgonzola e nocciole (14€), poi ci sono i pinoli - un formato di pasta fresca tipica di Bobbio - con il ragù e gli immancabili pisarei e fasò (12€), altra preparazione identitaria del piacentino. Le carni, protagoniste dei secondi piatti (22-25€), provengono dall'attigua Val Tidone e per la precisione dall'allevamento della Corniola di Sarmato. E oltre al ristorante, all'orto, ai campi di frumento, al pollaio e ai vigneti, ci sono quattro camere per l'ospitalità (da 150€ a notte) e una piscina all'aperto per l'estate.
Ellen e la produzione di Giardiniere
L'ultima sfida di Ellen però si chiama produzione. E nella fattispecie produzione di conserve a partire dalla sovrabbondanza dei frutti dell'orto. Fuori dagli orari di servizio del ristorante succede così che la cucina del Torrione si trasforma in un laboratorio dal quale escono sughi, condimenti, marmellate e soprattutto tante tante giardiniere. "Se penso ad una cosa che mi dà davvero felicità dopo questo cambio di vita, è il profumo della mia giardiniera" racconta Ellen, che continua: "Anche qui, come quando ho iniziato con l'agriturismo, mi sono messa a studiare approfonditamente senza lasciare nulla al caso; ho assaggiato tutte le giardiniere sul mercato con l'obiettivo di fare la migliore e non mi sono fermata finché non ci sono riuscita". Oggi Ellen sforna barattoli in maniera ritmata, al punto che non bastava qualche mensola del ristorante per esporre la produzione: nei sotterranei del torrione - ovvero la parte più antica dell'edificio - è stata realizzata una bottega pienissima di ghiottonerie imbarattolate a disposizione per ospiti e commensali che vogliono portarsi via un ricordo da mettere in dispensa. I barattoli costano 8€ l'uno, prendendone tre si spendono 20 €.
Il dramma della burocrazia
"Cosa spero per il futuro? Oltre ad avere meno difficoltà a trovare collaboratori, mi piacerebbe che non ci fosse tutta questa burocrazia inspiegabile. Per iniziare a produrre i miei barattoli ho dovuto penare per dei mesi, un ufficio mi dava indicazioni, l'ufficio a fianco mi dava indicazioni contrarie, l'Asl diceva una cosa e Coldiretti un'altra ancora. Credo che in Italia abbiate troppe leggi, alcune vecchie e superate, molte in contrasto le une con le altre. Fare impresa è veramente complesso, che peccato. E pensare che io volevo produrre solo qualche marmellata e qualche giardiniera...". A tanti potenziali bravi giovani artigiani passa la voglia. Almeno lei, caparbiamente, alla fine c'è riuscita.