Aperta a gennaio 2022 a Monteverde, quartiere dell’elezione della sua fondatrice, Pizzicàrola è diventata nel giro di poco tempo una delle migliori botteghe su piazza romana, frutto del lavoro di Carola Calò, da cui il gioco di nomi dell’insegna, con cui si richiamano i pizzicagnoli del mondo romano. Carola ha lavorato in diversi ambiti artistici, poi in cucina e in sala, infine si è dedicata al 100% al suo negozio di Viale di Villa Pamphili.
L’apertura di una nuova bottega alimentare a Monteverde
Dopo l’apertura, in breve tempo si è capito che quella che poteva sembrare “solo” una bottega di frutta e verdura, era in realtà uno straordinario ricettacolo di progetti, idee, produzioni e produttori. Sin dall’architettura, curata da Supervoid Architechts, che richiama nella forma in acciaio e vetro del banco la fisionomia dei vecchi mercati rionali. Niente verde effetto “negozio di prodotti biologici”, se non nelle cassette di frutta e verdura che vengono dal paziente lavoro di scelta dei produttori a filiera stretta e di qualità (un lavoro già anticipato sulla piazza da Giorgio Pace e Giulia Martucci di Piccola Bottega Merenda). Poi i formaggi, gli affettati, il pane, le conserve, le confetture, farina, riso, olio, vino, kombucha, tofu, legumi, creme spalmabili, prodotti per la casa, incredibile che ci stia dentro tutta questa roba in un locale di 60 metri quadrati.
Gli aperitivi in bottega? Perché no!
Ma la scelta dei produttori è stata forse la base di un lavoro che poi è cresciuto nel tempo. Sin dall’inizio Carola si è lanciata nell’aperitivo, che parte dalle 18:00 di sera, con vino o bevande analcoliche da accompagnare a piatti di formaggi, o salumi o vegetali. I prodotti sono lavorati direttamente da lei, presi dai banchi e poi trasformati al minimo ma con la massima resa, aggiungendo anche fermentazioni e marinature. Un aperitivo in un negozio di alimentari? Ha funzionato, e inoltre è stata l’occasione per accogliere presentazioni di libri, incontri con i produttori, degustazioni di prodotti, corsi sul tè e sul caffè.
Il pranzo dal banco: come funziona da Pizzicàrola
A settembre 2023 un’altra novità: ora si può anche pranzare, un percorso che sembra naturale prosecuzione di questo continuo fermento. “Ogni giorno ci sono circa 4-5 proposte diverse, piatti tra i 7 e gli 11€, con tutti i prodotti che vengono dal nostro banco. Non manca mai un panino con affettati, formaggi e verdure. Lavorando con la disponibilità non abbiamo mai lo stesso menu, ma possiamo modificare in base ai gusti dei clienti e fare proposte vegetariane, vegane, senza formaggi” spiega Carola a CiboToday. “È una buona occasione anche per lavorare sugli sprechi, rimettendo in circolo tutti i prodotti della bottega e chiudendo la nostra filiera”.
E così nel banco dove lavora, senza eccessive trasformazioni, si compongono piatti di verdure fresche, frutta, con formaggi, pesti, olio, pane e burro, coniugati in modo semplicissimo ma con la testa di una cuoca che conosce bene quello che sta servendo. Per fare qualche esempio: formaggio di capra, cetrioli, ciliegie e vinaigrette di cavolo cappuccio fermentato, oppure prosciutto e melone, insalata con uva e feta. Il pranzo – come l’aperitivo – si può fare tutti i giorni, dal lunedì al sabato, scegliendo anche qualcosa da bere e i piatti dalla lavagna. Ci sono anche i tavoli sul marciapiede per chi si ferma all’aria aperta.