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Domenica, 10 Dicembre 2023
Le Storie

Ecco come funziona Raisin, l’app che ti fa scoprire il mondo del vino naturale

Raisin è l’applicazione che funziona come un social ed è anche una mappa per trovare i vignaioli, enoteche e ristoranti dediti al vino naturale. In tutto il mondo. Ecco chi sono e come funziona

Come faccio a scoprire il vignaiolo naturale più vicino a me e mettermi in contatto? E se sono in città, anche all’estero, dove posso trovare un’enoteca o un ristorante che serva vini naturali? Ce lo dice Raisin un’applicazione dedicata a questo mondo vitivinicolo con sede a Parigi, creata da Jean-Hugues Bretin un appassionato con una storia particolare. Non solo un motore di ricerca con una mappa che vi aiuta a cercare i produttori o i locali più vicini a voi, ma anche una specie di social network dove gli utenti possono interagire postando consigli e soprattutto le bottiglie consumate attraverso foto. Ne abbiamo parlato Elena Amprimo, piemontese appassionata di vino che lavora nel team di Raisin, come responsabile Italia.

Il team di Raisin ed Elena Amprino a destra-2

Come è nata Raisin, l’applicazione per gli amanti del vino naturale

Raisin è un'applicazione, e da qualche mese anche un sito web, dedicata al mondo dei vini naturali: è una guida sempre a portata di mano o da consultare a casa, ma è anche una comunità internazionale di appassionati” ci spiega Elena Amprimo che lavora da Raisin prima come volontaria e poi come dipendente dal 2021. Infatti Elena ha conosciuto Jean-Hugues da Christian Binner, vignaiolo naturale alsaziano, nel 2018 mentre viaggiava in Francia per fare esperienza presso aziende vinicole. “Jean-Hugues mi ha offerto la possibilità di lavorare come volontaria per integrare la mappa dei vignaioli e dei locali e poi in pianta stabile dal 2021” conclude. Un amore a prima vista con l’applicazione che porta il nome della materia prima del vino: Raisin vuol dire infatti uva, un omaggio all'unico ingrediente ammesso nei vini naturali.

Il logo di Raisin

Jean-Hugues Bretin, il creatore di Raisin, è uno sviluppatore informatico che nel 2010 si è innamorato di una bottiglia di P'tit Blanc du Tue-boeuf di Thierry Puzelat. Da questa degustazione è nato un crescente interesse per i vini naturali, che lo ha portato prima a creare un blog (On boit quoi ce soir?) e poi, nel 2016, a creare Raisin - L'appli du vin naturel” ci spiega Elena parlando degli esordi. I finanziamenti sono arrivati tramite una campagna di crowdfunding e con il supporto della sua compagna e socia Nathalie Alves. “Raisin ha sede a Parigi e il team è attualmente composto da 6 persone, più una serie di collaboratori esterni e volontari in Italia, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Austria”, fondamentali per scovare e riportare di nuove o piccole cantine in giro per il mondo.  Come funziona infatti Raisin?

Come funziona Raisin: tra social e mappa con motore di ricerca

Raisin è un progetto indipendente, gratuito e privo di pubblicità”, ci tiene a ribadire Elena Amprimo insieme al fatto che i dati degli utenti non vengono venduti a terzi.  L'unica fonte di guadagno è la vendita degli abbonamenti Raisin Pro, che attualmente sono disponibili per gli esercizi commerciali, ma che presto saranno disponibili anche per i vignaioli interessati a incrementare la loro visibilità sull'app e sul sito web di Raisin, nel 2024. Per ora il sito è disponibile in inglese e francese, ma presto uscirà anche la versione italiana. “Ogni utente di Raisin ha un proprio profilo e può pubblicare foto, scrivere recensioni, leggere e commentare quelle degli altri. Oltre al classico "mi piace", sotto le foto postate dai membri della comunità si può cliccare sull'icona del "brindisi" per dire: ho già bevuto questo vino” quindi un primo funzionamento simile a quello di un social network ma con una marcia in più, cosa che la contraddistingue dalle altre app come Wine Spectator, DiWineTaste, My-Sommelier, Pocket Wine e Delectable Wines, oppure Tannico e Degusta Vino. Una caratteristica molto interessante della versione mobile è che, scansionando l'etichetta di una bottiglia, è possibile capire immediatamente se il vino in questione è un vino naturale, biologico o biodinamico, oppure un vino non naturale, grazie al database dell’applicazione ci spiega Elena Amprimo.

Poi c’è la mappa che funziona come un vero e proprio motore di ricerca: “tramite ricerca geolocalizzata è possibile visualizzare sulla mappa sia i vignaioli sia i locali (ristoranti, enoteche, vinerie) la cui carta dei vini contiene almeno il 30% di referenze naturali” ribadisce Amprimo come unico criterio utilizzato per aggiungere un locale alla mappa di Raisin. Come si fa? “Il database di Raisin comprende attualmente 2.900 produttori di vino e oltre 6.800 locali in tutto il mondo. È inoltre costantemente aggiornato da un gruppo internazionale di volontari e dalle segnalazioni di oltre 350.000 utenti” questa la grande forza del network di Raisin, che vive grazie alla passione dei suoi collaboratori e utenti. E nel futuro?  “Da qui al 2024 sono previsti nuovi contenuti per il sito, che mira a diventare uno strumento prezioso per tutti gli amanti del vino naturale e della gastronomia che amano viaggiare alla ricerca di prodotti buoni e sani, realizzati nel rispetto delle persone e dell'ambiente”.

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