Come faccio a scoprire il vignaiolo naturale più vicino a me e mettermi in contatto? E se sono in città, anche all’estero, dove posso trovare un’enoteca o un ristorante che serva vini naturali? Ce lo dice Raisin un’applicazione dedicata a questo mondo vitivinicolo con sede a Parigi, creata da Jean-Hugues Bretin un appassionato con una storia particolare. Non solo un motore di ricerca con una mappa che vi aiuta a cercare i produttori o i locali più vicini a voi, ma anche una specie di social network dove gli utenti possono interagire postando consigli e soprattutto le bottiglie consumate attraverso foto. Ne abbiamo parlato Elena Amprimo, piemontese appassionata di vino che lavora nel team di Raisin, come responsabile Italia.
Come è nata Raisin, l’applicazione per gli amanti del vino naturale
“Raisin è un'applicazione, e da qualche mese anche un sito web, dedicata al mondo dei vini naturali: è una guida sempre a portata di mano o da consultare a casa, ma è anche una comunità internazionale di appassionati” ci spiega Elena Amprimo che lavora da Raisin prima come volontaria e poi come dipendente dal 2021. Infatti Elena ha conosciuto Jean-Hugues da Christian Binner, vignaiolo naturale alsaziano, nel 2018 mentre viaggiava in Francia per fare esperienza presso aziende vinicole. “Jean-Hugues mi ha offerto la possibilità di lavorare come volontaria per integrare la mappa dei vignaioli e dei locali e poi in pianta stabile dal 2021” conclude. Un amore a prima vista con l’applicazione che porta il nome della materia prima del vino: Raisin vuol dire infatti uva, un omaggio all'unico ingrediente ammesso nei vini naturali.
“Jean-Hugues Bretin, il creatore di Raisin, è uno sviluppatore informatico che nel 2010 si è innamorato di una bottiglia di P'tit Blanc du Tue-boeuf di Thierry Puzelat. Da questa degustazione è nato un crescente interesse per i vini naturali, che lo ha portato prima a creare un blog (On boit quoi ce soir?) e poi, nel 2016, a creare Raisin - L'appli du vin naturel” ci spiega Elena parlando degli esordi. I finanziamenti sono arrivati tramite una campagna di crowdfunding e con il supporto della sua compagna e socia Nathalie Alves. “Raisin ha sede a Parigi e il team è attualmente composto da 6 persone, più una serie di collaboratori esterni e volontari in Italia, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Austria”, fondamentali per scovare e riportare di nuove o piccole cantine in giro per il mondo. Come funziona infatti Raisin?
Come funziona Raisin: tra social e mappa con motore di ricerca
“Raisin è un progetto indipendente, gratuito e privo di pubblicità”, ci tiene a ribadire Elena Amprimo insieme al fatto che i dati degli utenti non vengono venduti a terzi. L'unica fonte di guadagno è la vendita degli abbonamenti Raisin Pro, che attualmente sono disponibili per gli esercizi commerciali, ma che presto saranno disponibili anche per i vignaioli interessati a incrementare la loro visibilità sull'app e sul sito web di Raisin, nel 2024. Per ora il sito è disponibile in inglese e francese, ma presto uscirà anche la versione italiana. “Ogni utente di Raisin ha un proprio profilo e può pubblicare foto, scrivere recensioni, leggere e commentare quelle degli altri. Oltre al classico "mi piace", sotto le foto postate dai membri della comunità si può cliccare sull'icona del "brindisi" per dire: ho già bevuto questo vino” quindi un primo funzionamento simile a quello di un social network ma con una marcia in più, cosa che la contraddistingue dalle altre app come Wine Spectator, DiWineTaste, My-Sommelier, Pocket Wine e Delectable Wines, oppure Tannico e Degusta Vino. Una caratteristica molto interessante della versione mobile è che, scansionando l'etichetta di una bottiglia, è possibile capire immediatamente se il vino in questione è un vino naturale, biologico o biodinamico, oppure un vino non naturale, grazie al database dell’applicazione ci spiega Elena Amprimo.
Poi c’è la mappa che funziona come un vero e proprio motore di ricerca: “tramite ricerca geolocalizzata è possibile visualizzare sulla mappa sia i vignaioli sia i locali (ristoranti, enoteche, vinerie) la cui carta dei vini contiene almeno il 30% di referenze naturali” ribadisce Amprimo come unico criterio utilizzato per aggiungere un locale alla mappa di Raisin. Come si fa? “Il database di Raisin comprende attualmente 2.900 produttori di vino e oltre 6.800 locali in tutto il mondo. È inoltre costantemente aggiornato da un gruppo internazionale di volontari e dalle segnalazioni di oltre 350.000 utenti” questa la grande forza del network di Raisin, che vive grazie alla passione dei suoi collaboratori e utenti. E nel futuro? “Da qui al 2024 sono previsti nuovi contenuti per il sito, che mira a diventare uno strumento prezioso per tutti gli amanti del vino naturale e della gastronomia che amano viaggiare alla ricerca di prodotti buoni e sani, realizzati nel rispetto delle persone e dell'ambiente”.