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Lunedì, 11 Dicembre 2023
Le Storie

A Milano la bottega che fa catering etici e dà lavoro a persone con disabilità

Un negozio di quartiere che inserisce persone con disabilità nel mondo del lavoro attraverso il cibo etico e sostenibile. Adesso oltre alla bottega gestiscono consegne a domicilio e catering per le aziende

ZeroPerCento è un’impresa che crea impatto sociale, inserendo nel mondo del lavoro persone con disabilità intellettiva. Inizialmente si trattava di due botteghe di vicinato dove acquistare alimenti sfusi ed etici, ovvero prodotti nel rispetto dell’uomo e della natura. Ha sede in uno spazio concesso in comodato d’uso dal Comune di Milano con l’obiettivo di riqualificare la via e il quartiere. Ad oggi gestisce anche un canale di vendita online con consegne a domicilio, un canale di vendita B2B con consegna di prodotti in aziende e un canale di organizzazione di catering ed eventi aziendali.

La bottega ZeroPerCento

Com’è nato il progetto di ZeroPerCento a Milano

“Nasciamo 7 anni fa a Milano da una mia idea: quella di offrire un’opportunità di lavoro concreta a persone con disabilità cognitive o psicologiche che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro, aiutandoli a superare certe barriere”, ci racconta Teresa Scorza, la presidente e la direttrice della cooperativa. Si tratta di individui con diversi tipi e livelli di disabilità, “lavoriamo molto con servizi sociali e centri dell’impiego. Poi incontriamo i ragazzi e cerchiamo di capire se hanno voglia di fare un lavoro come il nostro, che prevede di stare a stretto contatto con il pubblico”.

Inizialmente l’impiego consisteva nel gestire due botteghe di quartiere – adesso è rimasta solo quella di via Paolo Sarpi - aperte al pubblico, dove vendono prodotti da filiera etica e sostenibile sia a livello ambientale che sociale. Inoltre, ZeroPerCento investe i profitti dell’attività nella comunità locale, permettendo alle famiglie in difficoltà economica di fare la spesa in maniera agevolata.

Il team di ZeroPerCento

Chi lavora da ZeroPerCento

A gestire e organizzare il lavoro insieme a Teresa ci sono altri tre coordinatori: Viviana Crippa che si occupa dell’impatto sociale, Paola Maisto l’addetta ai catering e Francesco Veneziano che si dedica al rapporto con le aziende. Un team a cui si aggiungono circa 15 ragazzi alla volta con contratti della durata di 12 mesi; infatti ci spiega: “noi siamo il primo step per entrare nel mondo del lavoro, ci definiamo una sorta di palestra formativa. Molti dei nostri ragazzi dopo un anno diventano autonomi, sono pronti a trovare il loro posto nel mondo e questa per noi è la nostra piccola rivoluzione quotidiana”.

Per questo è presente anche un centro di ascolto per capire i problemi, le esigenze e lo sbocco lavorativo più adatto ad ognuno, così da studiare un percorso ad hoc: “il nostro è un turn over positivo, diamo l’opportunità di trovare lavoro presso terzi mentre fai il percorso con ZeroPerCento e possiamo dire la maggior parte ci riesce; infatti il tasso di occupazione è di circa il 70%”. Solitamente trovano lavorano nel settore della grande distribuzione e nel retail, come supermercati e grandi aziende che hanno l’obbligo di assunzione di categorie protette.

Un coffee break organizzato da ZeroPerCento

Come si è evoluto ZeroPerCento: i sevizi che offrono oggi

Da due anni a questa parte ZeroPerCento si è aperto a nuove sfide: non siamo più solo bottega, ma eroghiamo soprattutto servizi alle aziende”, spiega Teresa. Organizzano catering a base di prodotti etici e sostenibili in azienda: coffee break, light lunch, aperitivi e snack. Tutte le fasi di consegna, preparazione, catering e servizio è gestita da persone con disabilità che fanno il loro percorso professionale di avviamento al lavoro. L’idea del catering è nata principalmente da alcuni clienti: “che organizzavo eventi e volevano portare i nostri prodotti anche in azienda. Abbiamo capito che era un’attività realizzabile che ci è subito piaciuta molto, e viste le tante richieste abbiamo deciso di proseguire su questo filone”, spiega Scorza. La bottega invece, c’è ancora ma si sta trasformando rispetto alla sola vendita al dettaglio. Diventerà uno spazio che ospiterà eventi, incontri, corsi di cucina ed esperienze di team building.

I piatti che preparano

Come funzionano i catering di ZeroPerCento

Si tratta di catering ed eventi costruiti sulle richieste specifiche dei clienti, si va dal classico coffee break con caffè, cappuccini, brioche e torte oppure il salato, al light lunch con pasta, riso, lasagne e molto altro. Gli ingredienti che utilizzano sono gli stessi che si possono acquistare al negozio, quindi “tutti prodotti attenti alla sostenibilità. Facciamo un’attenta ricerca e selezione di aziende agricole del territorio e cooperative sociali”, spiega Teresa. Da gennaio ad oggi hanno realizzato circa 80 eventi - una media di 3 a settimana - dalle 20 alle 300 persone, e questi sono i mesi in cui c’è ancora più richiesta. Per adesso preparano tutto nella cucina in Sarpi e hanno un magazzino in zona Comasina, ma stanno lavorando per ingrandirsi e rispondere alla crescente domanda. “L’obiettivo del 2024 è quello di riuscire a separare l’attività di catering con un laboratorio esclusivo dedicato”.

I catering etici di ZeroPerCento

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