Si chiama O’ Miraculo ed è il modo del pasticcere Rocco Cannavino per omaggiare il patrono della città partenopea che si festeggia il 19 settembre, che ha presentato per la prima volta nel 2021 al concorso “San Gennà… Un Dolce per San Gennaro”.
Ma è davvero il più caro al mondo?
Torna in vendita quest’anno in edizione super limitata di soli 40 pezzi a 25€ l’uno, già ordinabili nei Lab Store Zio Rocco di Napoli e a Pomigliano d’Arco. Il prezzo è ben sopra la media ma non è come si potrebbe pensare il più caro al mondo, basti pensare ai cornetti XXL – che adesso spopolano su Instagram e Tik Tok - creati dal pasticcere francese Philippe Conticini che superano addirittura i 30-35€. Tuttavia, prima di giudicare un prezzo è necessario capire innanzitutto per cosa stiamo pagando e quindi contestualizzarlo in riferimento al prodotto in questione per poterne capire il motivo.
Com’è fatto il cornetto di Zio Rocco che costa 25 euro
Quindi, come viene preparato il cornetto di Zio Rocco? Il croissant è realizzato dal mix di due impasti: una sfoglia ischitana al cioccolato fondente criollo all’80% e una brioche al succo di lamponi selvatici. La farcitura invece è fatta con crema al latte di bufala e vaniglia del Madagascar, “ragù corposo di lamponi selvatici al pepe rosa” e 5gr di composta di albicocca Pellecchiella del Vesuvio, un’antica varietà campana a maturazione medio-tardiva. In superficie viene poi cosparso di polvere di liquirizia calabra pura e foglioline e scaglie d’oro 24 carati.
Tantissimi ingredienti uniti secondo questa logica: “Il colore rosso dei lamponi selvatici ricorda il sangue del Santo, la polvere di liquirizia calabra per le sue origini natali, le scaglie d’oro rappresentano il tesoro del patrono, e infine il nome del prodotto che richiama il miracolo che avviene proprio ogni 19 settembre”, ha spiegato Cannavino. Anche il packaging ha tutta una sua logica; infatti, riproduce la celebre teca del tesoro di San Gennaro, ovvero l’ampolla con il suo sangue, che è realizzata artigianalmente da Salvatore Imbimbo dell’azienda Starpack.
I ricavi del cornetto di Zio Rocco vanno in beneficenza
In realtà dietro al cornetto per San Gennaro di Zio Rocco c’è una causa nobile: sostenere la causa della Onlus Tabita, un ente di beneficenza del territorio che si occupa da anni di sostenere disagiati, persone senza fissa dimora e tossicodipendenti. Nel mentre Rocco Cannavino continua a far parlare di sé non solo grazie al cornetto dedicato a San Gennaro, ma anche perché ha recentemente lanciato il nuovo progetto Zio Rocco the italian baker - coffee & more, che riguarda principalmente l’apertura di nuovi punti vendita in Italia e soprattutto all’estero, possibile grazie alla standardizzazione dei prodotti su cui hanno lavorato negli ultimi anni. Un’esigenza dovuta al successo delle due insegne in terra campana e al grande seguito che ha sui social media, che lo ha portato perfino ad essere invitato nella casa del Grande Fratello per insegnare ai concorrenti a realizzare dei dolci. Il nuovo format avrà sempre al centro i suoi lievitati e il laboratorio a vista, ma questa volta saranno aperti anche al mattino, a differenza dei Lab Store attivi che invece aprono addirittura alle 8 di sera.