Tra le fiere gastronomiche più brillanti di sempre, innovativa nel contenuto e con la capacità di fare da connettore tra gli operatori del sistema globale, il Sirha Omnivore Festival torna a Parigi dal 10 al 12 settembre 2023, al Parc Floral. Quest’anno sarà l’edizione dei 20 anni: due decadi che hanno visto consolidare questo brand nato dall’agenzia media Sirha, dietro anche il premio Bocuse d’Or e la Coupe du Monde de la Pâtisserie. Dunque tre giorni di festival con al centro sempre i jeune (giovani) della cucina francese e internazionale, insieme a ospiti da ogni parte del mondo soprattutto dall’Italia. Infatti grande spazio quest’anno alla nostra cucina, attraverso una serie di cene, interventi, talk e pop-up. Vediamo come.
Sirha Omnivore Paris: il festival della cucina contemporanea
Da 20 anni Sirha Omnivore presenta e valorizza le ultime tendenze della cucina contemporanea impegnata sui temi della sostenibilità e della valorizzazione dei territori. Un festival che punta sulla promozione della cucina innovativa, mettendo in mostra chef creativi e audaci. Un congresso di cuochi ma anche un momento dove conoscere le cucine del mondo, degustare, partecipare a masterclass e confrontarsi con i produttori che qui espongono.
Quest'anno, Sirha Omnivore propone una nuova organizzazione: sul palco principale i grandi della cucina insieme alle nuove leve, da Albert Adrià, Frédéric Anton (Le Pré Catelan, Parigi), Pascal Barbot & Christophe Rohat (Astrance, Parigi), Chrystel Barnier & Guillaume Monjuré (Palégrié), e tanti altri che che terranno masterclass della durata di 40 minuti. A cui si affianca il Sirha Food Forum: qui espongono i propri prodotti gli artigiani e i produttori di tutto il mondo e inoltre sul palco si alternano i dibattiti sui temi più urgenti del nostro tempo. Natura, economia, sostenibilità, tecnologia e quindi futuro. L’innovazione passa anche attraverso i liquidi: infatti nel Liquid Stage ci sarà l’occasione per parlare delle nuove tendenze in fatto di birra, distillati, ma anche fermentati e nuove proposte naturali.
Il 2023 è l’anno dell’Italia: ospiti e produttori
Il 2023 è l’anno dedicato alla nostra cultura gastronomica. Sirha Omnivore, e l'ICE (Agenzia Italiana per il Commercio Estero) mettono l'Italia in primo piano per l'intero anno e celebrano insieme la ricchezza della gastronomia e delle tradizioni culinarie italiane e francesi. Non solo attraverso una presenza massiccia di produttori, agricoltori, artigiani italiani durante la fiera, ma anche con una serie di cene pop-up solo su invito in diverse città francesi. Cinque cene itineranti preparate a quattro mani da chef italiani e francesi, ciascuna ispirata da una diversa regione/città italiana e una diversa regione/città francese. Così Marsiglia incontra Napoli, Nord della Francia la Sicilia, il Friuli incontra il Nord Est, Genova si allea con Nantes, mentre l’ultima cena avrà luogo a Parigi (il 12 settembre) in derby gastronomico con Roma (nomi degli chef non ancora rivelati).
Sul palco principale, invece, affianco ai big della gastronomia mondiale tre cuochi simbolo della nuova cucina nazionale: Valentina Chiaramonte (Ristorante Consorzio, Torino, Italia), Diego Rossi (Trippa, Milano) e Jacopo Ticchi (Trattoria da Lucio, Rimini). Ma anche Antonio Altamura (Marzapane, Roma) che sarà anche ospite per una cena a quattro mandi da Giovanni Passerini a Parigi (Ristorante Passerini), Diego Pani (Marco Polo, Ventimiglia) e Anna Barbina (Ab Osteria Contemporanea, Lavariano). Tutti interpreti di quella che può essere definita la nuova trattoria italiana, ibridando ricette del passato con nuove tecniche e spunti innovativi. A cui si aggiunge , patron del bistellato Kresios a Telese, in Campania. Per la scena mixology, al Liquid Stage Manuel Di Cecco di Freni e Frizioni, Roma, e Claudia Galterio di Vini Mariani. parteciperòVisioni e prospettive fresche da mettere in fila per il futuro della gastronomia.