È il 2016 quando Diego Billi, intollerante al glutine, fonda un gruppo su Facebook dal titolo: “Glutinando – ricette senza glutine”. All’inizio quello che è un semplice passatempo, un gruppo di persone che si trovano a condividere ricette e consigli sull’alimentazione libera dal glutine, viene alimentato in modo spontaneo. La community comunque si allarga e oggi, nel 2023, arriva a coprire quasi 80k contatti, con l’80% di persone attive. “Considerato che in Italia le persone conteggiate con intolleranza al glutine e celiachia sono circa 250.000, speriamo di poter arrivare a coprirle tutte nei prossimi anni” spiega a CiboToday Billi.
Dal gruppo Facebook al progetto imprenditoriale
In realtà Diego lavora nel mondo del marketing, ha una società di servizi integrati che gli permette di trasformare, insieme ad altri due soci, quello che era un passatempo in un vero e proprio progetto di lavoro. Si aggiunge a giugno 2023 una piattaforma web esclusivamente focalizzata sulle ricette senza glutine, vero punto di forza rispetto ad altri grandi portali di ricette che aggregano più tipologie di cucina. Lievitati, dolci, piatti vegetariani o dedicati alle festività sono aggregati in un’unica formula di facile accesso. Inoltre ci sono interviste e consigli di esperti, nonché una mappa con negozi e attività segnalate. È una piccola realtà ancora, ma pensata per evolversi, con in mente progetti importanti di crescita: “Per gli utenti Glutinando rimarrà sempre gratuito, abbiamo però in mente delle attivazioni” che riguarderanno campi diversi. Chef, eventi, sport per esempio.
Glutinando nel mondo del gluten free
La crescita del gruppo, nato in modo puramente amatoriale, è stata molto importante a partire dall’inizio delle attività più strutturate. “Siamo passati da 50.000 a 75.000 utenti in un anno. Mi sono detto che sarebbe arrivato il momento di far crescere questa piattaforma, e che quando fosse arrivato l’avrei sentito. Ed è stato proprio così”. Quindi negli ultimi anni, dopo aver registrato un interesse e una maggiore sensibilità verso l’argomento, ha deciso di trasformare questo spazio in un progetto professionale. “Che poi tutto è nato dall’idea di rendere gli intolleranti e celiaci meno soli. Nelle attività c’è ancora un’ignoranza spaventosa rispetto a questo tema. Quindi sono partito dall’idea di far prevalere lo spirito di condivisione e diffondere consapevolezza”.