Novembre è tipicamente considerato il mese del vino, dei tini che ribollono, dell’aspro odore che si riversa nell’aria, immagini care al poeta Giosuè Carducci che proprio da questo mese prese ispirazione per una delle sue poesie più note. I tempi però corrono e i fotogrammi romantici legati alla vendemmia sono sempre più sfumati. È necessario spostarsi nel centro della Francia per assaporare un po’ di folclore, specialmente nel Beaujolais una zona tradizionalmente vocata al vino e situata nella regione di Rhône-Alpes, a poche decine di chilometri da Lione. Qui ogni anno il terzo giovedì del mese di novembre si ripete la grande festa del Beaujolais Nouveau, un vino novello appena vendemmiato e tipicamente consumato in brevi tempi. Un momento che coinvolge tutta la nazione ma che qui, tra le colline di questa denominazione e soprattutto nella città di Beaujeu sua capitale storica, si festeggia per tutta la settimana. Quest’anno dal 16 al 19 novembre 2023.
Il Beaujolais Nouveau: cos’è e come nasce questa tradizione
Il Beaujolais Nouveau è un vino novello ottenuto da uve gamay, un vitigno autoctono che qui trova la sua massima espressione. Si ottiene solo dopo un mese dalla vendemmia delle uve e si vinifica con la tecnica della macerazione carbonica, una pressatura dei grappoli per gravità che permette di avere dei rossi scarichi di colore, con pochissimi tannini e dunque molto fruttati e beverini. Una tipologia di vinificazione che sta avendo successo in tutto il mondo, tecnica oggi utilizzata anche fuori da questa zona. Ma come nasce questa tradizione e la sua festa? Bisogna tornare indietro alla seconda guerra mondiale, quando la vendita del vino era proibita. Solo con la fine del conflitto fu stabilito che questi potevano essere venduti tutti gli anni a partire dal 15 dicembre. Un veto che scatenò ovviamente le proteste dei vignaioli francesi, soprattutto nella zona del Beaujolais particolarmente depressa dopo la guerra, che chiedevano quindi la possibilità di vendere il proprio lavoro en primeur, cioè prima del 15 dicembre. Fu raggiunto l’accordo tramite i sindacati vinicoli e alcuni vini ricevettero l’autorizzazione a essere venduti prima. Dal 1951 al 1967 la data dell’uscita del beaujolais nouveau fu quindi fissata al 15 novembre, e in seguito spostata al terzo giovedì del mese, più precisamente alla mezzanotte del mercoledì. Da qui la tradizionale festa, nata alla fine degli anni ’60, per ricordare questa vittoria dei vignaioli sul governo francese.
Come si svolge la festa del Beaujolais Nouveau
La celebrazione scatta alla mezzanotte della sera prima, come ricordo dell’antica concessione del governo, e va avanti per quattro giorni ininterrottamente. I festeggiamenti più sentiti sono ovviamente nella zona del Beaujolais anche se in tutti i bar à vin di Francia arriva il vino novello che viene consumato in un generale clima di festa, accompagnadolo con salumi e formaggi. Qui nella regione a sud della Borgogna, invece, dove normalmente si contano più di 120 manifestazioni all’anno sul vino beaujolais, in questa settimana si festeggia al grido Le Beaujolais Nouveau est arrivé, ovvero il Beaujolais Nouveau è arrivato. La sera del mercoledì precedente ci si trova nella piazza principale di Beaujeu per la cerimonia d’apertura, che dà il via alla tradizionale Sarmentelles di Beaujeu. Qui una processione di carriole riempite di tralci di vite in fiamme precede la spillatura delle prime botti ai rintocchi della mezzanotte, mentre la città si addobba con festoni e tralci d’uva ovunque. I produttori e i vignaioli lasciano le porte delle loro cantine aperte fino a notte fonda per far assaggiare le loro cuvée, mentre i ristoratori propongono menu sul tema del beaujolais. Momento attesissimo è la Marathon International du Beaujolais: una corsa tra i vigneti che supera ogni anno i 20mila iscritti, tanto da essere tra le più importanti maratone di Francia. Una tradizione che richiama persone da tutto il mondo a cui almeno una volta nella vita si dovrebbe partecipare.