Il pesce senza pesce, la carne senza carne, la verdura coltivata in verticale e senza terra. E ora? E ora anche il cioccolato senza cacao. Ci pensa la startup pugliese Foreverland a lanciarlo sul mercato italiano. Nel resto del mondo se ne parla già, ma questa sarà la prima volta per l’Italia e la prima volta per il marchio creato da quattro giovani. Massimo Sabatini, Giuseppe D’Alessandro, Riccardo Bottiroli e Massimo Brochetta si incontrano nel corso di altre esperienze lavorative: Sabatini lavorava nel mondo dell’oil & gas, D’Alessandro è esperto di marketing e ha una storia nell’industria del cioccolato, Bottiroli fa il ricercatore in Olanda con esperienza nel settore alimentare e Brochetta ha collaborato con lui in progetti sul food.
La nascita di Foreverland
E così dopo un anno di studio e prove, il 3 ottobre 2023 viene lanciato ufficialmente il primo prodotto di questo nuovo universo. Sarà una box da 12 praline presente sull’ecommerce di Freecao che uscirà tra 1 mese esatto al prezzo di 15€. L’ingrediente di base è la carruba, lavorata con tecnologie attuali per ottenere il gusto e la consistenza del cioccolato, pur in totale assenza di cacao.
Il marchio, Freecao, si presenta come il primo di una serie di progetti sugli alimenti più impattanti dal punto di vista ambientale, per ripensarli in una chiave diversa. Cioccolato per ora, in futuro anche caffè e creme spalmabili. Stando a quanto riportano i suoi creatori, Freecao può offrire diversi vantaggi in termini ambientali: riduzione dell'80% delle emissioni di CO2 e del 90% del consumo di acqua rispetto al cacao per cominciare. “Poi è privo dei 9 principali allergeni, tra cui latte e frutta a guscio, non contiene glutine né caffeina, e già oggi contiene il 50% in meno di zuccheri (rispetto ad un cioccolato al latte tradizionale), senza l'uso di ingredienti artificiali”.
La lavorazione della carruba: un nuovo rinascimento
Alla base di tutto c’è la lavorazione della carruba, di cui l’Italia è tra i primi produttori al mondo (la seconda in tutto il pianeta, stando a questa fonte). Si coltiva soprattutto nel sud Italia, tra Puglia e Sicilia, dove è stata a lungo tempo considerata un ingrediente della cultura contadina, fin troppo umile (come ricorda la letteratura di Verga e il suo “mangiacarrube”). Oggi vive una sorta di rinascimento. "Abbiamo iniziato a pensare ad un'alternativa al cioccolato, quando abbiamo scoperto che il cioccolato era il terzo ingrediente per emissioni di CO2, solo dopo carne e formaggio, ma pochissimi ne sono a conoscenza. La carruba è emersa come una possibilità interessante. Ricordo che i miei nonni, in Puglia, la consumavano chiamandola il cioccolato dei poveri per la sua somiglianza in termini di colore e consistenza” ha raccontato il CMO di Foreverland D’Alessandro.
Dalla Puglia a Milano, al resto dell’Italia
La startup ha sede a Conversano, in provincia di Bari, ed un ufficio a Milano ed ha l'obiettivo di aprire un impianto produttivo pilota entro il 2024 in Puglia, proprio nella provincia del capoluogo pugliese. Cosa potrebbe frenare gli acquirenti? Per ora, forse, solo il prezzo. “Il costo del nostro Freecao è oggi più alto del cacao tradizionale ma nel breve con una produzione in scala diventerà più economico del cacao tradizionale, il cui prezzo è aumentato del 60% nell’ultimo anno” ci spiega D’Alessandro. Quando sarà lavorato su scala più ampia, potrà anche essere venduto come semilavorato ad aziende del settore dolciario. Una curiosità: il Freecao possono mangiarlo anche gli animali, perché non contiene teobromina, l'agente del cacao dannoso per i cani.