Un totale di 150 km di costa che si dirama tra le province di Lecco e Como, le Prealpi che bagnano i piedi nell’acqua e un ricamo di borghi che rispondono al nome di Bellagio, Varenna, Tremezzo, Laglio, Menaggio e molti altri. Le potenzialità del Lago di Como non si contano. Se a questo aggiungiamo il numero di alberghi di lusso, ottimi ristoranti e rassegne enogastronomiche che si moltiplicano da queste parti, ecco un cocktail esplosivo che sta consolidando il Lago di Como come mecca dell’immobiliare e del turismo di alta fascia. Ci hanno riflettuto anche i ragazzi di Cookerz — a capo di vari progetti gastronomici e imprenditoriali — quando hanno deciso di aprire a Cernobbio Piazzetta, il nuovo tapas, wine e cocktail bar che vuole nobilitare l’aperitivo all’italiana.
Il boom dell’accoglienza sul Lago di Como
“Il muratore che ci ha ristrutturato il locale ce l’ha detto chiaramente. La zona del cernobbiese fino a dieci anni fa era tutt’altra cosa”, racconta Fabio Rovisi, titolare insieme alla moglie Carolina Moro e allo chef Samuel Carugati del progetto Cookerz. Lo sanno bene i professionisti dell’accoglienza, che registrano nel 2022 un aumento delle presenze del 7,5% rispetto al 2019, con una stima futura di un altro +5,8%. Metti l’esempio in tempi non sospetti del buon George Clooney, metti che siamo a 80 km da Milano (e ancor meno da Malpensa) ma con un panorama benedetto, i viaggiatori che scelgono queste sponde hanno aspettative alte.
A soddisfarle provvedono grandi hotel — Il Sereno progettato da Patricia Urquiola nel 2016, il Mandarin Oriental arrivato nel 2019 e il futuro Edition previsto per il 2025, per dirne solo alcuni — nonché squadre di agenti immobiliari attivi nella 16ma destinazione al mondo per crescita del valore del real estate. Causa o conseguenza, fatto sta che qui si mangia sempre meglio: dalla firma di Gualtiero Marchesi a La Terrazza del Grand Hotel Tremezzo alle ottime cucine del Sereno Al Lago, Aria dell’hotel Mandarin, Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni, fino a insegne “indipendenti” come Materia del talentuoso Davide Caranchini a Cernobbio.
Il progetto Cookerz, tra cucina e business
“Io sono trentino, mia moglie è di Chiavenna ma Samuel, lo chef, è proprio di Cernobbio”, fa Rovisi. “Con Cookerz gestiamo due locali a St. Moritz: il Krone, dove abbiamo una stella Michelin e il Celeste Bistrot. Cercavamo un posto per lavorare ancora di più in estate e siamo arrivati qui, trovando praticamente la stessa clientela che c’è in Svizzera”.
Mentre lui si occupa della sala, Carolina gestisce le relazioni pubbliche e il 25enne Carugati conduce la cucina, “con una squadra di ragazzi giovani che condivide ogni scelta”, aggiunge quest’ultimo. Per l’apertura di Piazzetta, però, il team s’è fatto ancora più largo. “Con noi c’è Tessabit, multibrand del luxury comasco nell’abbigliamento che nei mesi scorsi voleva aprire un progetto gastronomico e di life style. Aveva già trovato una location nel borgo lariano, che ha condiviso con noi. Poi il giovane imprenditore nel real estate Federico Feyrsinger Nonato, che da cliente del nostro ristorante è diventato a tutti gli effetti socio della nuova apertura”.
Piazzetta, la nuova apertura a Cernobbio
Piazzetta ha inaugurato il 29 giugno 2023 durante la Como Cocktail Week, un evento che mette a sistema realtà di qualità nella mixology. “A pochi mesi dall’idea abbiamo conosciuto Tessabit e risistemato la sede di uno storico caffè di Cernobbio. L’architetto Tagliabue gli ha dato uno stile un po’ vintage e un po’ domestico, comunque ricercato”.
Tapas bar all’italiana, lo descrivono così. Ma cosa significa? “La tradizione italiana ha nell’aperitivo un vero e proprio rito. Non solo quello che si fa nei locali, ma anche in famiglia, con gli amici. Vogliamo che il nostro sia un contesto rilassato in cui affiancare a un calice o a un drink degli assaggi di qualità. Come le tapas spagnole, ma con in mente la nostra storia”, spiega Carugati. Insieme ai suoi collaboratori ha pensato ai grandi classici di casa, proposti con tecnica e accenti creativi. Per 22€ arriva un assortimento di classici, con patate nostrane, culatello, bruschette, giardiniera e vol-au-vent.
Poi piatti più robusti da condividere, come le polpettine “della nonna” (12€), il vitello tonnato (14€), le piadinelle con cotto, burrata e pistacchio (10€) e una serie di assaggi vegetariani, “ma anche molti fuori menu quotidiani, perché vogliamo lavorare non solo per i turisti ma anche per la gente del posto, che viene e trova sempre delle novità”. Da bere grandi bollicine italiane e francesi e una carta dei cocktail firmata da Simone Bona, anche questa con varie sorprese. Un esempio? Il Martini x Tessabit, miscelato con gin infuso in fibre naturali di cashmere e vermouth, omaggio all’omonimo partner (22€).