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Venerdì, 19 Aprile 2024
Turismo

Gli 11 wine resort dove soggiornare, mangiare e godersi le bellezze dell’Etna

Dall’agriturismo rustico votato alla cucina tradizionale al design hotel con piscina a sfioro, passando per il relais con ristorante stellato dentro un’antica vasca per il mosto. Sempre vista vulcano

Avete in mente di trascorrere qualche giorno in un wine resort sull’Etna? Probabilmente, come noi, siete amanti del vino e del buon cibo e avete individuato in queste strutture fiorite da antichi casali e masserie, rimesse a nuovo e circondate dai filari, l’opzione che fa per voi. Affidatevi ai nostri consigli per individuare i migliori, nati dalla volontà di aziende vinicole che hanno portando alla ribalta Carricante e Nerello Mascalese e insieme danno la possibilità di godere delle bellezze di un territorio unico. Oltre alle degustazioni e alle cene gourmet, mettete in programma una passeggiata tra le ràsole — i terrazzamenti a secco che scolpiscono i versanti, patrimonio Unesco dal 2003 — e una gita nelle vicine Catania e Taormina, parte del paesaggio visibile dalla Muntagna, come gli abitanti chiamano il vulcano. Tra agriturismi rustici e resort di design, piscine a sfioro e palmenti (le vasche per la pigiatura e la fermentazione), cucina della tradizione e ristoranti stellati, ecco l’elenco delle insegne migliori.

Barone di Villagrande
Cavanera Etnea
Donna Carmela Resort & Lodges
Monaci delle Terre Nere
Murgo Winery – Tenuta San Michele
Relais San Giuliano
Scilio - Agriturismo Valle Galfina
Shalai
Tenuta di Fessina
Villa Neri Resort & Spa
Zash
Azienda Agricola

Barone di Villagrande

La famiglia Nicolosi produce vino alle pendici dell’Etna dal 1727. Il vignaiolo Marco incarna la decima generazione, e ha raccolto il testimone dal padre, uno dei firmatari del primo disciplinare di produzione dell’Etna Doc. I Nicolosi si dedicano anche all’ospitalità, e hanno restaurato il palazzo settecentesco che ospita la cantina originale per ricavare quattro camere dal gusto barocco, oltre a una piscina vista vulcano incastonata tra i vigneti. Passare una notte qui costa circa 260€. Mettete ugualmente in programma una cena: il ristorante — che accoglie anche clienti esterni — è condotto dallo chef Vittorio Caruso e attinge dalle verdure ed erbe aromatiche dell’orto biologico dell’azienda. L’olio è il Nocellara dell’Etna degli oliveti Nicolosi, così come il miele, dalle arnie di casa. Per le carni e i formaggi ci si rivolge a piccoli produttori locali. Il nostro consiglio? Venite all’ora del tramonto e godetevi l’affaccio sull’anfiteatro dei muretti a secco.

Il ristorante di Barone di Villagrande

Albergo

Cavanera Etnea

Sul versante settentrionale della Muntagna, dove i vigneti si arrampicano oltre gli 800 metri sul livello del mare, c’è il Resort&Wine Experience Cavanera Etnea. Si tratta nel quartier generale catanese della cantina Firriato, con le sue 21 suite, una grande piscina e il bistrot La Riserva. Ricavato sulla sommità dell’azienda, con una vista impareggiabile sui filari, propone una cucina che è una dichiarazione d’amore all’isola e ai suoi prodotti. Si può passare per un aperitivo con salumi e formaggi locali o per una cena completa, approfittando dell’immancabile abbinamento tra piatti e calici. Lo chef Andrea Macca propone anche un menu degustazione (55€) composto da terrina di agnello, cous cous, supreme di faraona e, naturalmente, un buon cannolo. Nella tenuta è possibile inoltre visitare il palmento originale del Seicento, partecipare a lezioni di degustazione, passeggiate tra le vigne e, quando è stagione, addirittura alla vendemmia. Per pernottare, le stanze partono da 150€.

Il resort Cavanera Etnea

Albergo

Donna Carmela Resort & Lodges

Un giardino di 10mila metri quadri e un vivaio con 5mila specie botaniche. Poi camere, bungalow e un appartamento di pregio in villa, oltre a una palestra, un piccolo centro benessere e, naturalmente, un ristorante. Siamo a Solicchiata, una frazione del comune di Castiglione a nord dell’Etna, dove si estendono i 22 ettari dell’azienda Pietradolce. Le possibilità di pernottamento (una notte a partire da 200€) si aggiungono alle visite guidate dei vigneti, della tinaia e della bottaia dove riposano i vini, e a numerose degustazioni delle referenze aziendali. Importante anche il versante gastronomico, territorio dello chef catanese Piergiorgio Alecci con il ristorante Sintesi. Se volete provare la sua cucina, di grande tecnica e rispetto per le materie territoriali, conviene optare per il menu degustazione da quattro portate a 80€. Inizierete con calamaro prezzemolo e limone, proseguirete con lo spaghetto ai ricci e liquirizia e la zuppa di pesce, per terminare con la crème brûlée al limone e zenzero. Per un’esperienza completa, date un’occhiata ai pacchetti Gourmet Experience e Romantic Getaway.

Donna Carmela Resort & Lodges

Albergo

Monaci delle Terre Nere

Il paese di Zafferana Etnea deve il suo nome alla moltitudine di ginestre che colora i pendii del vulcano (zaufanah significa “giallo” in arabo). Si trovano qui i 25 ettari della tenuta Monaci delle Terre Nere, con la villa centrale del XV secolo, le dimore private, la piscina e il Convivium Bar. In carta, oltre ai vini di casa, ci sono altre eccellenze enologiche locali, nonché ottimi cocktail. Locanda Nerello è invece il ristorante che omaggia la varietà locale a bacca rossa, dove si lavorano prodotti a chilometro zero in un menu stagionale costellato da presidi Slow Food. Qualche esempio? I capperi di Pantelleria che completano l’antipasto di uovo meringato, la mela Cola dell’Etna per la tartare, infine la pancia di maialino nero dei Nebrodi cotta a bassa temperatura. Per una degustazione di quattro portate si spendono 70€, che diventano 120€ per sei. Da Monaci delle Terre Nere non si fanno solo degustazioni, ma anche lezioni di cucina, escursioni a cavallo e trekking sui crateri. Stanze doppie a partire da 475€.

La tenuta Monaci delle Terre Nere

Agriturismo

Murgo Winery – Tenuta San Michele

I proprietari della cantina Murgo hanno ristrutturato tre antichi edifici all’interno della tenuta San Michele — sulle pendici orientali, non lontano da Zafferana Etnea — ricavandovi il ristorante omonimo e ben 15 camere. Situato a 500 metri sul livello del mare, l’agriturismo offre la possibilità di visitare la cantina, passeggiare tra i vigneti e terminare la giornata con una degustazione o una cena tipica. La cucina è semplice ma attenta ai dettagli, aperta tutti i giorni a pranzo e a cena (salvo nel periodo invernale, quando è meglio controllare gli orari). Il menu, a prezzo fisso, costa 45€ o offre antipasto rustico, due primi, un secondo con contorno e dessert. Il tutto accompagnato dal servizio di cinque vini Murgo e con visita alla cantina inclusa nel prezzo. Per chi preferisce un tour privato, il prezzo sale a 55€, con l’aggiunta di due calici in degustazione. Per il pernottamento i prezzi partono da 200€.

Pranzo alla cantina Murgo

Albergo

Relais San Giuliano

La famiglia di imprenditori edili Gruttadauria ha aperto nel 2018 un resort che è una gemma dell’enoturismo etneo, recuperando un antico palmento di proprietà dei marchesi Paternò Castello di San Giuliano. In tutto ci sono tredici camere arredate con eleganza, grazie anche al reimpiego di vecchie botti ritrovate in loco. Il giardino è invece popolato da piante e alberi mediterranei, tutti intorno alla grande piscina a sfioro. A completare l’offerta provvedono il lounge bar Palmento del Serra — con oltre 150 etichette, anche internazionali — e il ristorante I Palici, guidato dallo chef Gaetano Procopio. Le materie prime sono al 90% siciliane, con una grande attenzione per l’elemento vegetale, che è centrale in tante ricette. La degustazione di cinque portate costa 85€, mentre di sette 105€. Tenete presente che il relais si trova a venti minuti da Taormina e dieci da Acireale, in posizione comoda per gite e visite (doppie da 220€).

Il Relais San Giuliano

Agriturismo

Scilio - Agriturismo Valle Galfina

L’azienda Scilio è arrivata alla quinta generazione di una famiglia di viticoltori che producono vino e olio dal 1815. L’agriturismo prende il nome dalla sua contrada tra l’Etna e il mare, nel comune di Linguaglossa, e comprende otto stanze, dal tocco rurale ma raffinato. Il ristorante tiene ben salda la cucina della tradizione e propone un menu a base di prodotti tipici siciliani, o per meglio dire etnei. Qualche esempio? Tortino di broccoli e fonduta di formaggio Ragusano, focaccia con lardo e miele di agrumi, poi paccheri con pesto di pistacchio e salsiccia di Linguaglossa su crema di pane casereccio. Eccellenti i dolci, con una star: il cannolo tradizionale con ricotta e pistacchio. Fatevi guidare dal personale per abbinare a ogni piatto il calice più adatto. Dormire qui è particolarmente conveniente, anche se si accettano soggiorni di minimo due notti (da 189€).

Il dehors di Scilio

Albergo

Shalai

Shalai è un boutique hotel nel centro storico di Linguaglossa, con tredici tra stanze e suite e un comparto gastronomico d’eccellenza. Il ristorante omonimo, infatti, vanta dal 2015 una stella Michelin. Il palazzo ottocentesco risistemato dalla famiglia Pennisi — in passato una residenza nobiliare — è incantevole e offre agli ospiti non solo una permanenza rilassante con passaggio al centro benessere, ma anche escursioni in bici e quad sui sentieri vulcanici. Che dire della cucina? Lo chef Giovanni Santoro seleziona carni pregiate con l’intermediazione della macelleria di famiglia, verdure di stagione da orti locali e pescato dai vicini mercati. Optate per la degustazione Leggende di Terra per ricevere cinque piatti al prezzo di 130€. Assaggerete una cucina di sostanza e insieme fantasia: guancetta di manzo con tagliolino di cavolo alla vaniglia, cavatello di carrubo alla genovese di anatra e, come dessert, un’irresistibile combinazione di cioccolato, lampone e nocciola. Stanze da 165€.

La sala di Shalai

Albergo

Tenuta di Fessina

Silvia Maestrelli — fiorentina di origine, in Sicilia dal 2006 — è uno dei principali fautori del rinascimento enologico e turistico di questa zona. Tenuta di Fessina è in primis una cantina di riferimento per tutto il territorio e, più di recente, un wine resort tra i più curati e accoglienti, con sette camere con accenti di arte e design, ma arredate nel rispetto dei materiali e degli umori del luogo (un antico palmento in pietra lavica del Settecento). I vini dell’azienda sono al centro delle degustazioni che sposano calici e cibo: cinque assaggi con relativi piatti al prezzo di 90€, che diventano 120€ per la degustazione verticale (ovvero di quattro diverse annate) del Musmeci Doc Etna Rosso Riserva. 140€, invece, per una panoramica delle etichette più preziose. È possibile inoltre prenotare una lezione di cucina di quattro ore con lo chef Marco D’Agati, con pranzo incluso (180€).

La terrazza della Tenuta di Fessina-2

Albergo

Villa Neri Resort & Spa

La famiglia Neri si occupa di agricoltura da oltre un secolo, cioè da quando il signor Vincenzo fece ritorno dall’America giurando di non abbandonare più la sua Linguaglossa. L’ultima sfida è stata intrapresa nel 2012 dai fratelli Salvo e Fabio Neri e riguarda l’hotel cinque stelle con 24 camere e un’attrezzata spa che osservano i canoni della bioarchitettura (una disciplina attenta all’ecologia). Il costo del soggiorno parte da 350€. Per quanto riguarda il ristorante, è aperto al pubblico e generalmente riconosciuto come uno dei migliori in zona. Lo conduce lo chef Elia Russo, forte di un curriculum maturato nelle cucine di grandi alberghi. I suoi menu che celebrano la Sicilia e i suoi aromi, con tecniche e cotture, però, al passo coi tempi. Con qualche abbinamento sorprendente. Dal “peperone abbuttunatu” della tradizione alla zuppa fredda di germogli di pisello con gamberi al fumo di brace e caviale. Tra i dessert, va citato Ispirazione ulivo: una bavarese di ricotta di pecora con olive candite, meringhe, gel di foglie di ulivo e spuma di cioccolato. Il menu completo da cinque portate costa 120€; da sei 150€.

Villa Neri Resort & Spa

Albergo

Zash

Zash è un hotel di design inaugurato nel 2011 a Riposto, cittadina non distante da Catania. La famiglia Maugeri (proprietaria dell’omonima cantina), ha restaurato un casale dei primi del Novecento intervenendo sul palmento e costruendo nuovi plessi destinati a 17 camere e suite. Alcune sono dotate addirittura di piscina privata, ma tutte godono di grande privacy. Nel tempo si sono sommati una spa e un ristorante di alto livello, che nel 2019 ha ottenuto una stella Michelin. Quest’ultimo ricavato, pensate, nella vecchia vasca di fermentazione. La cucina è raffinata quanto il contesto che la ospita e i percorsi dello chef Giuseppe Raciti partono da 120€ per la degustazione di terra — con guancia di vitello, tortello alle amarene e tartufo e maialino nero alla senape — e 130€ per quella di mare — con tagliatelle di seppia, baccalà con pane all’acciuga e branzino al ragù di verdure. La carta dei vini è estesa quanto dovrebbe in un wine resort. Se vi basta un aperitivo meno impegnativo, da Zash c’è anche un lounge bar che serve miscelati, distillati, tè e succhi.

Piscina e giardino di Zash

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