Vi ricordate le pennette alla vodka? Un grande chef fa la videoricetta con la rivisitazione
Lo chef Cristiano Tomei le ha messe in carta al suo ristorante Corteccia, in una versione rivista e corretta a base di acqua di pomodoro e polvere di cipolla. La panna? Quella rimane
A ripercorrerne la lista degli ingredienti, le penne alla vodka suonano come un piatto terribilmente sbagliato. Pomodori pelati e cipolla — okay — ma poi panna, pancetta affumicata (quella a dadini? Probabile…), un bicchierino di distillato e infine, per i più temerari, pure una spolverata di formaggio. Una combinazione di grassi e ancora grassi, figlia della sovrabbondanza degli Anni Ottanta e degli alimenti in scatola, che tuttavia secondo alcuni ha speranze “di redenzione”. È di questo avviso Cristiano Tomei, chef viareggino di grande successo all'Imbuto di Lucca, da gennaio 2023 anche al Corteccia di Milano, dove ne propone una versione “rivista e corretta”. Ecco come si fa.
La ricetta delle penne alla vodka contemporanee di Cristiano Tomei
Nel video di ItaliaSquisita, Tomei inizia dalla ricetta tradizionale, usando penne rigate, pancetta affumicata, cipolla, pomodoro, panna e — appunto — un goccio di vodka. Il distillato, come spiega, serve da emulsionante, rendendo superflua la mantecatura in padella per un risultato ugualmente cremoso.
Poi passa alla versione “contemporanea”, ora sulla carta di Corteccia, che prevede ingredienti un po’ differenti nonché penne lisce. Il pomodoro non è il semplice pelato ma un’acqua ottenuta lasciandolo colare attraverso un canovaccio, poi infusa a freddo con stimmi di zafferano. Lo chef aggiunge vodka, panna freschissima (che non ha niente a che vedere coi famigerati tetrapak) e polvere di cipolla bruciata, “per rompere la dolcezza e allungare il morso”. Le penne scolate al dente finiscono in padella con l’aggiunta finale di burro acido, fuori dal fuoco. “Mi sembra di sentir cantare Cindy Lauper”, commenta infine Tomei. In effetti, gli Anni Ottanta ci hanno lasciato anche cose buone.