Il video vintage con Gualtiero Marchesi che fa il cocktail di scampi
Coppa Martini, salsa rosa, lattuga e scampi: gli ingredienti base della ricetta simbolo degli Anni ’80 in Italia e nel mondo. Lo chef Gualtiero Marchesi insieme a un giovanissimo Davide Oldani preparano la ricetta
Nessuna ricetta rappresenta meglio un’epoca come il cocktail di scampi. Protagonista indiscussa delle tavole, feste, party, ricettari e programmi televisivi tra gli Anni ’80 e ’90, il cocktail di scampi è ancora oggi metafora nostalgica di un tempo che non c’è più. Un design inconfondibile per il piatto che tutti una volta nella vita, a dispetto di ogni età, hanno provato in qualche occasione. Il bicchiere da cocktail, solitamente una coppa Martini, una o più foglie di lattuga, il pesce bollito nel mezzo, spesso inserito con un’architettura pirotecnica, e ovviamente la salsa cocktail. Un miscuglio di ketchup e maionese che andrà a ricoprire tutta la ricetta. In questo video del 1990 il maestro Gualtiero Marchesi con un giovanissimo Davide Oldani, spiega i passaggi del piatto re del passato.
Il cocktail di scampi: la ricetta simbolo degli Anni ‘80
Non ci sono fonti certe che attestano la nascita di questa ricetta, che si perde tra miti e leggende. Le versioni sono numerose e fanno il giro del mondo tra Stati Uniti e Regno Unito. Molti pensano che emblematico fu il periodo del proibizionismo in America, a cavallo tra gli Anni ’20 e ’30, dove si prese l’usanza di servire pesce all’interno di coppe Martini. Molti altri invece considerano il 1960 l’anno in cui questa ricetta iniziò a farsi strada tra la gente, grazie a una chef che conduceva un programma televisivo inglese: Fanny Cradock, per molti colei che fece diffondere il piatto nel mondo. Tornano gli Stati Uniti con questa versione dei fatti: il cocktail di scampi fu inventato in un bar del porto di Boston nel 1941 che approfittando dell’abbondanza di gamberi ebbe l’idea di sfidare i commensali più coraggiosi preparando un intruglio ispirato al bloody mary e mescolando succo di pomodoro, salsa Inglese, limone, salsa al rafano e vodka, e ricoprendo l’esterno con gamberi cotti. Qualsiasi sia la versione vera, possiamo affermare che questa è stata ed è ancora una delle più note al mondo, ancora simbolo di una visione gastronomica che non c’è più.