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Lunedì, 29 Aprile 2024
Street food

L’hamburgeria di Como che fa i panini con gli chef di tutto il mondo

Mystic Burger festeggia 10 anni realizzando panini con ingredienti artigianali e influenze internazionali. Negli anni anche diversi chef hanno firmato le ricette

Non sono una novità collaborazioni tra chef e catene della ristorazione. Un esempio è Mc Donald’s, che negli anni ha collezionato numerose firme sui suoi panini. Da Gualtiero Marchesi a Joe Bastianich in Italia. Meno ordinario è quando una piccola hamburgeria artigiana e indipendente collabora con chef di tutto il mondo per creare nuovi panini.

Massimo Pasqual e Andrea Marti, i soci di Mystic Burger

La storia di Mystic Burger a Como

Mystic Burger di Como ha appena compiuto il decimo anno, ma la sua storia parte ancora prima, quando il suo ideatore Massimo Pasqual aveva una tavola calda a Mariano Comense. Si chiamava Il gatto e la volpe e proponeva pranzi e aperitivi con ricette del territorio che preparava sua madre: pizzoccheri, risotti e casoûela. Poi il cambio di rotta: “Un giorno, quasi per scherzo, ho provato a fare un panino con la luganega di Monza, partendo quindi da un’eccellenza del territorio piuttosto che dal solito hamburger di manzo”.

E qui che si sviluppa una prima collaborazione con il famoso salumificio di Marco D’Oggiono, “il proprietario ci disse che aveva tantissimi ritagli di carne affumicata e ci chiese se volessimo utilizzarla. Così nel 2012 è nato il primo panino, il Dionigi”, uno di quelli che ha fatto la storia e che ancora oggi è tra i più ordinati. I tempi sono maturi per un nuovo progetto che Massimo sviluppa insieme ad Andrea Marti: “era uno dei miei clienti fissi, e parlavamo spesso dell’idea di aprire un locale insieme. Nel frattempo i panini andavano alla grande, e così in tempi non sospetti – quando esistevano solo grandi catene di fast food – pensammo di creare un locale specializzato in hamburger con soli prodotti artigianali”. Nel 2015 raddoppiano con il secondo Mystic Burger a Montorfano e oggi lavorano con loro 35 persone.

Il locale Mystic Burger a Como

Ingredienti di qualità, 7 tipologie di pane e molte contaminazioni da Mystic Burger

Massimo e Andrea hanno creato un menu fatto di 7 hamburger fissi e alcune proposte periodiche. Grande attenzione per il pane, prodotto artigianalmente, e per la carne che lavorano autonomamente acquistando bestie intere allevate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Le salse sono tutte fatte in casa e le materie prime sono super selezionate. Insomma, dietro ai panini di Mystic Burger c’è una ricerca continua e questa stessa cura viene utilizzata nella scelta delle bevande: niente marchi commerciali, bensì i prodotti di numerose aziende artigianali, tra cui una vasta offerta di birre, sidri, kombucha e qualche etichetta di vino.

Massimo e Andrea, amici e soci, amano gli esperimenti e le contaminazioni; infatti, ogni piatto del loro menu racconta una storia, un'esperienza o un viaggio: “A volte partiamo da un piatto della cucina tradizionale o da un ricordo di uno specifico sapore e pensiamo a come ricrearlo all’interno di un panino, a come hamburgerizzarlo”. È il caso del Vada via al Culatel, un burger di culatello marinato in salsa bbq con peperoni verdi, capricciosa, coppa, mozzarella affumicata e pane alle cipolle, o del Ul Tracagnott, dove s’incontrano Nord Italia, Calabria e Germania.

Il panino What the Foie Gras Mocho x Mystic

I panini in collaborazione con chef e food blogger

Tra le particolarità di Mystic c’è la realizzazione di panini in collaborazione con chef e altri personaggi del panorama gastronomico. Ad aprire le danze è stato Davide Caranchini, del ristorante Materia di Cernobbio, ma come è successo? “Era un nostro cliente e gli abbiamo chiesto di creare un panino, così è nato Stelascia, che racchiudeva il suo piatto simbolo tra due fette di pane”, ovvero hamburger di fassona piemontese arricchito da midollo affumicato, crauti rossi in agrodolce con latte di mandorle amare, lingotto di caviale e maionese al midollo. Qualche mese dopo è la volta di Misha Sukyas, chef di origini armene e volto noto di Food Network, con cui hanno creato il panino Mishanesimo dove la protagonista era la pancia di maiale alle spezie orientali, insieme a purea di limoni alla brace, porro fritto e salsa satay. Nel 2021 invece la collaborazione con Massimo Novati, foodblogger e youtuber conosciuto come Mocho, con cui hanno realizzato il What the foie gras (ancora in carta), un doppio smash burger con diversi ingredienti, tra cui il foie gras.

Il panino Ul NogayeL’ultimissimo panino in carta? È frutto di una lunga collaborazione, quella con una chef di casa Miystic: Nogaye Fall, di origini senegalesi, arrivata in Italia più di 10 anni fa con la passione per la cucina. Un panino dedicato all’Africa che porta il suo nome, con arrosto di vitello cotto al barbecue, insalata a base di pomodorini, cipolle, mostarda di frutta ed erbe aromatiche, e songino. “Quando ci ha fatto assaggiare questa insalata tipica del suo paese, ci è piaciuta talmente tanto che volevamo metterla in un panino. Lei non voleva svelarci gli ingredienti ma alla fine l’abbiamo convinta, così a maggio abbiamo lanciato Ul Nogaye, che resterà in menu per molto”.

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