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Domenica, 28 Aprile 2024
Mappe

Mappa dei ristoranti e bistrot dove bere buon vino a Torino

La trattoria, il ristorante elegante, il bistrot in stile contemporaneo: ad unire tutte queste realtà c’è il desiderio di mettere sullo stesso piano le bottiglie e la cucina. Siamo a Torino e questi sono gli indirizzi che lo fanno

Non più solo tovaglie, forchette e piatti, ma anche carte dei vini attente, con prezzi giusti ed etichette che raccontino una filosofia oltre che un prodotto: sono questi i nuovi connotati dei ristoranti e bistrot contemporanei che puntano sempre di più sulla qualità della proposta gastronomica che sia, almeno, pari a quella enologica. “Si mangia bene ma si beve malissimo” è una frase da attendere ormai con timore quando si giudica un ristorante, sebbene la competenza dei commensali sia piuttosto eterogenea. Per questo, dopo aver passato in rassegna le enoteche e i wine bar dove bere ottimi vini a Torino, abbiamo voluto passare in rassegna anche i ristoranti dove trovare cantine e carte dei vini particolarmente interessanti. Ecco alcuni suggerimenti, tutti torinesi, dove non rimanere insoddisfatti.

Trattoria Fratelli Bruzzone
Scannabue
Gaudenzio Vino e Cucina
La Limonaia
Condividere
Santommaso10
Osteria Le Putrelle
Giù da Guido
Ristorante Consorzio
Contesto Alimentare
Piattini Caffè & Vini
Osteria-Bistrot

Trattoria Fratelli Bruzzone

Dai Fratelli Bruzzone, la gastronomia in centro Torino dove ogni giorno si possono trovare i più tipici piatti della cucina piemontese (e anche ligure), i protagonisti sono gli agnolotti. La tradizionale pasta ripiena che, qui preparata con arrosto di manzo e di maiale, spinaci e - come ci tengono a sottolineare i titolari del locale - parmigiano invecchiato 24 mesi, è un vero e proprio concentrato di personalità. Se venite qui, però, vi consigliamo di assaggiare anche le altre proposte, come le tagliatelle artigianali tagliate al coltello, il vitello tonnato, la giardiniera e l’erbazzone. E, se decidete di acquistare qualche prelibatezza già pronta e portarla via, non dimenticatevi delle bottiglie di vino che spuntano da dietro il bancone e sono ideali per sposare i piatti della cucina. Una proposta un po’ da trattoria, un po’ da enoteca, pensata per accogliere gli amanti del buon bere e del buon mangiare.

Trattoria Fratelli Bruzzone-2

Ristorante

Scannabue

È l’insegna di Gigi Desana e Paolo Fantini nata 15 anni fa dal desiderio di creare un luogo d’incontro in cui trovare una ristorazione ricercata ma allo stesso tempo accessibile a tutti. Oggi il suo menu, che propone una cucina tipicamente piemontese, è costituito da piatti preparati a partire dai grandi libri sulla cucina tradizionale o dalle ricette delle mamme, anche se non mancano anche alcune proposte di mare, inserite per ricordare le radici calabresi dello chef. Qualsiasi ordine deciderete di fare, la selezione delle materie prime è in ogni caso attenta e il rapporto con i produttori diretto. Anche per quanto riguarda il vino, sia italiano che straniero. La cantina infatti conta più di 900 etichette, una bella proposta al calice e referenze un po’ per tutte le tasche. 

Scannabue a Torino - vitello tonnato

Ristorante

Gaudenzio Vino e Cucina

Da Gaudenzio vino e cucina, bere mangiando e mangiare bevendo hanno lo stesso valore”. Con questa dichiarazione di intenti, nel centro della città di Torino, sotto la Mole, tre giovani amici hanno dato forma a un ambiente contemporaneo e accogliente, un luogo dove, attraverso cibo, vino, tradizione e ospitalità, si soddisfano bene le aspettative dei clienti. Con una predilezione per le piccole produzioni e gli artigiani che lavorano nel rispetto della natura, accanto alle etichette dei grandi classici da Gaudenzio si trovano anche vini naturali per accompagnare la cucina. Quest’ultima si presenta come orientata alla contemporaneità ma dotata di una grande materia prima: antipasti, primi e secondi lavorano con pochi ingredienti puntando al gusto. Altrimenti si può scegliere il menu a mano libera con 5 portate a 45€, un ottimo rapporto qualità prezzo. L’abbinamento vini? Tre calici a 18€ per l’esperienza completa.

Gaudenzio Vino e Cucina-2

Ristorante

La Limonaia

“Riconsegnare il cibo alla sua dimensione naturale”. È questa l’esigenza da cui è nata la Limonaia, il progetto torinese in cui Cesare Grandi porta avanti con entusiasmo la sua personale ricerca gastronomica, basata sulla tradizione, le storie e l’identità. I suoi piatti, diretti e ambiziosi, sono il punto di incontro di culture diverse. E i vini? Nazionali e internazionali, sono tutti (e sono tanti) in sintonia con la filosofia del luogo. Particolarmente interessante e nutrita la proposta di champagne, per amanti del genere, ma non si scherza neppure con le bolle italiane. Interessante la scelta di paesi esteri con cui duettare per la cantina: non solo Austria, Francia, Spagna e Germania, ma anche Grecia, Libano, Romania, Slovacchia e Sud Africa.


La Limonaia

Ristorante

Condividere

Amichevole, informale, d’autore. Ecco com’è l’alta gastronomia di Condividere, la realtà torinese nata da un’idea della famiglia Lavazza in collaborazione con Ferran Adrià. I piatti del menu, se da una parte hanno le loro radici nella storia, dall’altra propongono una modalità di fruizione del cibo completamente nuova, all’insegna della convivialità. Merito dello chef Federico Zanasi, che parte dagli albori della cucina italiana e Mediterranea per poi stupire con creazioni simbolo della contemporaneità. L’ambiente è colorato e a tratti onirico, studiato da Dante Ferretti, pensato per gustare, in compagnia, le proposte d’alta cucina e lasciarsi andare alla sperimentazione. Magari sorseggiando una delle bottiglie proposte dalla cantina. La carta si apre con una guida basata su sentori e profumi: cacao, peperone, salvia, vaniglia, miele, solo per citarne alcuni. I simboli vengono poi ripetuti nelle varie categorie per orientare la scelta del vino sulla base del gusto. Non mancano magnum e champagne.

Condividere-2

Ristorante

Santommaso10

Inaugurato a maggio, Santommaso 10 è il nuovo progetto della famiglia Lavazza che riparte da dove tutto ebbe inizio e scommette su Torino. Allestito nella piccola drogheria dove, nel lontano 1895, Luigi Lavazza preparò il suo primo caffè e creò le sue prime miscele, il ristorante è guidato dallo chef Gabriele Eusebi, trentenne di origini marchigiane che è tornato a Torino dove era già stato nel 2018 per partecipare all’apertura di Condividere. I vini, selezionati dalla sommelier Alice Terzolo, sono sia italiani che francesi. Tutti provenienti, o quasi, da piccoli produttori e con una forte rappresentanza piemontese.

Alcuni piatti di Santommaso10

Osteria-Bistrot

Osteria Le Putrelle

Nata nel 1999 dalla passione di Giovanni Foresto per il vino, l’Osteria Le Putrelle oggi propone etichette originali, anche naturali, e la cucina piemontese della tradizione. Onesta, senza reinterpretazioni, talvolta contaminata da alcuni ingredienti provenienti dal Sud Italia, in particolare, dalla Puglia, la terra d’origine dello chef Martino Blonda. Alla merenda sinoira, grazie alla quale si possono assaggiare tutti gli antipasti in carta, si affiancano i piatti del giorno, preparati con molte materie prime provenienti dai presidi Slow Food, sono pensati per valorizzare le specialità del territorio italiano.

Osteria Le Putrelle

Ristorante

Giù da Guido

Più di 35mila bottiglie tutte da stappare. E accompagnare al mangiare. È questo Giù da Guido, il locale che, all’interno di Eataly Lingotto, propone un’idea di cucina in Enoteca tutta sua. Infatti, chi entra Da Guido, non solo può ordinare delle proposte gastronomiche dai sapori tipicamente piemontesi ma può anche scegliere la bottiglia o le bottiglie di vino, anche se ne vuole solo un bicchiere. Quelle che restano aperte, possono essere consumate da chi arriva dopo. Volete sapere chi c’è dietro a questo progetto? Niente di meno che la famiglia Alciati. In particolare, i fratelli Ugo, Andrea e Piero che, attenti alla valorizzazione della biodiversità, sono orgogliosi di collaborare con la grande Enoteca di Eataly. La più ricca di Torino.

Giù da Guido-2

Ristorante

Ristorante Consorzio

Sapevate che uno dei primissimi ristoranti italiani, se non il primo, ad avere una carta di soli vini naturali sin dall’apertura è stato Consorzio? Il divertente, giovanile e dinamico locale torinese dove, se vi farete guidare dal patron Pietro, troverete sicuramente la vostra etichetta preferita. Tra Italia, Francia, legno, acciaio e anfora, non vi resterà che farvi stupire. Ovviamente ordinando anche alcuni dei piatti che, da quelli più classici e della tradizione a quelli d’ispirazione moderna, sono tutti incentrati sull’attenta ricerca della materia prima, grazie alla preziosa mano della cuoca Valentina Chiaramonte.

Ristorante Consorzio -2

Ristorante

Contesto Alimentare

Ancora in pieno centro, c’è Contesto Alimentare. Il piccolo bistrot di Matteo, che sta in sala, e Francesca, in cucina, dove poter mangiare e pensare il cibo. Un luogo semplice dove il binomio cibo e cultura finalmente si realizza. Da Contesto Alimentare, i piatti, dallo stile attuale e urbano, a cui non mancano i riferimenti alla tradizione locale ma neanche ai profumi e ai sapori etnici, vengono abbinati vini provenienti da piccoli produttori piemontesi. Per lo più lontani dalle mode. E, fate attenzione. Se andrete sul sito del locale, troverete anche una cantina online. Una selezione di rossi, bianchi, bollicine e perle rare che potrete acquistare direttamente da lì.

Contesto Alimentare

Piattini Caffè & Vini

Questo indirizzo, vicino al Museo di Arte Orientale, di mattina è caffetteria per colazioni e caffè specialty, la sera si trasforma in bistrot con vini naturali e piattini, come dice il nome. L’idea è quella di unire tante bottiglie, di vini per lo più artigianali, a piatti gustosi anche da condividere al centro del tavolo, sia a pranzo che a cena. Qualche esempio dal menu estivo? Il crostone prosciutto e fichi, la panzanella estiva, lo sformato di zucchine con fonduta di Raschera.

Vini, Piattini e caffè

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