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Domenica, 28 Aprile 2024
Turismo

I gatti di Santa Lucia, i dolci allo zafferano che vanno forte in Scandinavia

Si mangiano soprattutto il 13 dicembre ma ormai sono diventati un simbolo delle festività in Norvegia e, soprattutto, in Svezia. Dorati come lo zafferanno di cui sono infusi, sono pieni di simbologie

In Svezia e in Norvegia nel periodo di Natale le pasticcerie e i panifici sono invasi dal profumo dello zafferano. Il colore del famoso fiore, che cresce anche in Italia e si vende a prezzi altissimi, tinge moltissimi dei dolci e dei piatti preparati nel mese di dicembre. Fra tutti spiccano i gatti di Santa Lucia, dei dolcetti a forma di S (in Italia abbiamo una cosa simile, sono gli essi buranei, i biscotti di Burano nella laguna veneta) che si vendono ovunque, dai mercatini natalizi alle pasticcerie di design.

Come si preparano i gatti di Santa Lucia

In particolare si preparano e si mangiano nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, la martire venerata nella chiesa cattolica come in quella ortodossa. Dolcetti simili sono conosciuti anche in territori più ampi con forme e ingredienti leggermente diversi, come l’Olanda e alcune regioni del Regno Unito, ma sono una vera tipicità nel giorno di Santa Lucia in Norvegia e in Svezia. Si tratta di piccoli lievitati (bun) dalla forma arricciata con l’impasto fatto di farina, burro, lievito, zucchero e zafferano. Dentro le due piccole fossette dell’impasto, si inseriscono poi delle uvette.

Lussekatter appena sfornati

L’oscura origine dei lussekatter

Il nome originale in Svezia è lussekatter (lussekatt al singolare, il gatto/i gatti di Santa Lucia). La loro forma dovrebbe ricordare proprio quella di un gatto, con l’uvetta a simboleggiare l’occhio dell’animale. L’origine della preparazione, che si replica anche in qualche zona della Finlandia (in particolare dove si parla svedese) o della Danimarca, è sconosciuta. C’è un misto di religione e paganesimo a intrecciarsi nella ricetta, che con lo zafferano simboleggia il sole in quella che sarebbe la giornata più buia dell’anno (ma non nell’attuale calendario) ma anche il male con la forma del gatto che simboleggia il diavolo in alcune culture.

Lussekatter al mercatino di Skansen ph. Lavinia Martini

I dolci nei mercatini natalizi di Stoccolma

Rimane il fatto che mangiare le focaccine allo zafferano nei giorni che vanno dall’avvento al Natale è un’usanza davvero molto diffusa. Siamo abituati ad associare il Natale ad altre spezie, per esempio cannella e cardamomo, ma in questo caso è lo zafferano a fare da protagonista tra i sapori invernali. Questi piccoli dolci vengono venduti al pezzo e mangiati anche per strada, magari accompagnati da una tazza di vino caldo speziato oppure di tè o cioccolata calda. Si trovano ovunque, a cominciare dai mercatini natalizi come quello di Gamla Stan, la città vecchia intorno alla quale si sviluppa Stoccolma, o quello di Skansen, il museo all’aperto più vecchio del mondo dove si trovano sia animali all’aperto che case in vecchio stile scandinavo.

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