Qual è il filo che lega HZERO, il particolare museo del modellismo ferroviario di Firenze e il suo nuovo bistrot TÅG, in procinto di aprire l’8 dicembre 2023? Innanzitutto il tema del viaggio, quello fisico da fare in carrozza così come quello gastronomico da immaginare assaggiando i piatti del mondo. Poi naturalmente il treno, motivo che torna nel design del locale, e infine il vapore, che faceva muovere le prime locomotive e che è sempre stato fondamentale anche in cucina. Il racconto in anteprima del progetto gastronomico che da Firenze spazia verso la cucina internazionale.
HZERO, l’insolito museo del modellismo ferroviario di Firenze
TÅG è il primo, nuovo format gastronomico che completa la visita ad HZERO. Un museo particolare, nato per ospitare il gigantesco plastico ferroviario costruito in 40 anni di lavoro dall’appassionato marchese Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano. Uno dei più estesi d’Europa, che copre 280 metri quadri con un totale di circa un chilometro di binari, 70 treni in movimento ogni giorno e 359 tratte possibili. Realizzato dal 1972 nel fienile della sua residenza di campagna, nel 2001 ha dovuto traslocare in un hangar di Scandicci, per ovvie questioni di spazio.
Mentre nel 2022 gli eredi di San Giuliano hanno trovato nello spazio dell’ex Cinema Ariston (ricordiamo anche la riapertura dell’ex Odeon, che ora accoglie una libreria e il Caffè Odeon con chef Tini Ferragamo) , a breve distanza da Santa Maria Novella, la sede ideale per renderlo visitabile. Ha inaugurato così H ZERO (che prende il nome dalla scala 1:87 dei modellini), aperto al pubblico con i suoi effetti di luci e scenografie, ma anche molti contenuti multimediali legati alla sua storia, a quella di treni leggendari nonché al restauro del cinema.
Il nuovo bistrot TÅG all’interno del museo del modellismo
Oltre che le proposte in carta, anche la genesi del progetto TÅG è cosmopolita. Acronimo di Turismo, Arte, Gastronomia, si ispira al modello dei bistrot, caffetterie e ristoranti che spesso completano la visita dei musei scandinavi, capaci di completare la proposta espositiva con un buon comparto gastronomico (sullo stesso principio, anche a Firenze, abbiamo da poco raccontato la novità a Palazzo Strozzi).
Il progetto è nato infatti dall’incontro di Fanny Isaksson, svedese già proprietaria della catena Shake Cafè, e Federico Masilla, ad de Il Vizio, brand specializzato in ristorazione d’hotel. Una formula disegnata appositamente per HZERO — con l’interior dell’architetto Luigi Fragola che ricorda un binario con carrozza in sosta — ma potenzialmente replicabile in altre strutture museali, pensata per tradurre l’esperienza museale in un progetto gastronomico.
Cosa si mangia e quanto si spende da TÅG, bistrot che unisce turismo, arte e gastronomia
Aperto dalle 10 alle 20 (fino alle 22 nel fine settimana), TÅG mette insieme proposte per il brunch, il pranzo, l‘aperitivo e la cena. Guardando spesso all’Oriente, dove è particolarmente comune la cottura al vapore, “quello che permetteva ai treni di muoversi, quello usato per la cucina di moltissimi piatti e infine il vapore usato nella caffetteria”, spiega l’ad Virginia Capozzi. Si parte proprio da lì, con il caffè della torrefazione fiorentina La Tosteria e una sezione “matcha bar”, con matcha latte, cioccolata al tè verde e matcha tonic (4 — 5€).
I piatti di TÅG bistrot al museo HZERO
Per il brunch ci sono proposte assortite con sushi roll e bao oppure uova e pancake (23 — 25€), oltre all’immancabile avocado toast e il crostone con la burrata. Poi una sezione di tapas di impronta nipponica (le “Giapas”) con okonomiyaki, karaage di pollo e gyoza (9 — 12€) e bao al vapore farciti con maiale, tofu o funghi (6,50 — 7,50 €). Infine una lista di sushi (10 — 16€) e una con bowl miste a base di riso (12 — 14€). In carta per l’aperitivo ci sono drink o miscele analcoliche, mentre i dolci sono quelli del bravo pasticciere crudista Vito Cortese, di stanza, anche lui, in un museo fiorentino.
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