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Domenica, 28 Aprile 2024
Bologna

I migliori ristoranti di cucina cinese di Bologna  

Per celebrare il Capodanno cinese, la nostra guida ai migliori locali dove assaggiare il cibo dell’Estremo Oriente. Tra nuove raviolerie un po’ fusion e hot pot fumanti; bao farciti e solidissime rosticcerie

Quali sono i migliori ristoranti cinesi di Bologna? In una città celebre per l’ampiezza della sua proposta gastronomica, le opzioni anche internazionali non mancano. Mentre resistono tanti locali “della prima ora”, ancorati a ricette adattate al palato nostrano, abbiamo fatto una selezione di insegne un po’ diverse dal solito: tra nuove aperture che confezionano ravioli “fusion” e ristoranti di hot pot, bistrot con tapas orientali abbinate ai drink e menu di bao farciti nelle maniere più disparate; ma anche solidissime rosticcerie da asporto.

Be' Mo
Carnivore Union
Ling's Ravioleria Migrante
Rosticceria Cinese Xiong Mao
Amole
Ristorante SHU
Mrs.Lin
Ravioleria Quadrilatero
Ristorante

Be' Mo

In zona San Vitale, Be’ Mo è un ristorante cinese di quelli che non ti aspetti. Una saletta raccolta con cucina a vista, qualche tavolino e mensole alte dove appoggiarsi, in un contesto minimale con menu a schermo sopra il bancone. La specialità è la cucina delle regioni occidentali, con molte opzioni nel comparto noodles. Dagli spaghetti di grano tirati a mano “Momo” con verdure e olio piccante (5€) a quelli con ragù di maiale (siamo pur sempre a Bologna!), verdure e tofu (6€). Poi vermicelli di patate dolci — li chiamano “felici” — con maiale, brodo di carne e pelle di tofu (7€) e tagliatelle servite fredde con germogli di soia, cetrioli, aglio e olio piccante (5€). Interessante anche il Rogamo, un paninetto di farina di frumento tagliato a metà e farcito con suino, manzo, oppure verdure (5-6€). Si può anche optare per un menu completo, con un Rogamo, noodles e bibita, al prezzo più che competitivo di 11€.
 

Be'Mo

Ristorante

Carnivore Union

Ha una sede anche a Prato, grande centro della comunità cinese, il ristorante Carnivore Union, che sviluppa la sua proposta intorno all’hot pot. Di cosa si tratta? Al centro di ogni tavolo c’è un fornelletto dove collocare una pentola colma di brodo. Si sceglie di che tipo — di carne, sia normale che piccante; oppure di funghi misti o ancora a base di pomodoro speziato (5-9€) — poi si ordinano le pietanze. Che andranno cucinate in autonomia proprio nel brodo. Ci si può “tuffare” un po’ di tutto: filetto o costolette di manzo (8-12€), trippa e lingua di vitello (7€), ma anche gamberi, polpette di seppia e frutti di mare (4-6€). Per i più coraggiosi c’è molto quinto quarto, anche insolito (lingua d’anatra, cuore di maiale e tendini di manzo, tra gli altri), ma chi non vuole osare può optare per ravioli alla piastra, tagliatelle di patate in brodo o il classico riso saltato (5-6€).
 

Carnivore Union

Ristorante

Ling's Ravioleria Migrante

Nel 2021 Lingfen Hu ha lasciato un lavoro come commerciale per dedicarsi anima e corpo alla cucina. Ha scelto Bologna, città in cui i genitori già gestivano una rosticceria cinese, coinvolgendo anche il compagno Leandro Alberti. Ora gestiscono una sala con parquet e tavolini in legno e una cucina a vista con bancone, che è anche un po’ libreria. La sua ravioleria la definisce “migrante” perché dentro i gyoza — impastati e chiusi alla maniera cinese — finisce una varietà di ricette. D’ispirazione italiana, insieme a suggestioni dai viaggi intorno al mondo. Le materie prime sono eccellenti, con carne di Mora Romagnola della Macelleria Zivieri, pescato dell’Adriatico di Pescheria Tinarelli e salse a base di aceto Giusti. Ci si trova dai ravioli Sardegna nel Cuore con patate, formaggio e menta, chiusi a mo’ di culurgiones, ai gyoza con cinghiale e shitake (6,90-12€, a seconda dei pezzi). In una seconda parte del menu ci sono inoltre piatti unici, anche in proposte veg: zucca e scamorza con salsa thai nam prik pao e scamorza, nonché riso al curry con verdure, spezie e nocciole delle Langhe. Non mancano i dessert, che giocano con i gusti nostrani, come la panna cotta al bergamotto, caramello salato e crumble di sesamo (6€). 


Ling’s Ravioleria Migrante

Street Food

Rosticceria Cinese Xiong Mao

Xiong Mao è in tutto e per tutto una rosticceria “alla vecchia maniera”, da considerare per l’asporto o il delivery, che d’estate conta anche su un paio di tavolini all’aperto. La cucina è casalinga e le porzioni abbondanti, con un menu che comprende i classici nazional-popolari, sempre però preparati con cura. Dai mitici involtini primavera (1,50€) al toast di gamberi (2,50€); poi zuppa di wanton e agropiccante (3€), per finire con maiale funghi e bambù e gamberi in agrodolce (5,50€). Passando magari per gnocchi di riso (4€) e spaghetti con carni miste e verdure (4€). Assolutamente sì: c’è anche il gelato fritto.


Rosticceria Cinese Xiong Mao

Ristorante

Amole

Un locale super contemporaneo e arredato con gusto, nato dall’iniziativa dello chef Chao Zeng insieme ad amici sia italiani che cinesi. Amole è un ristorante fornito di piccolo dehors per la bella stagione, e completo di bancone bar per cocktail, aperitivi oppure un classico tè. La cucina è quella autentica della regione del Sichuan, tra mapo tofu (8€), riso Yangzhou (5€), pollo alla Zigong (9€) e zuppa di polpette di gamberi (7€). Ma si trovano anche proposte eccentriche, come l’insolita “tigella del Sichuan” (3€).


Amole

Ristorante

Ristorante SHU

Poco lontano dal Parco della Montagnola, il Ristorante Shu propone gastronomia del Sichuan e soprattutto l’hot pot. Una preparazione conviviale, da gustare in più persone cuocendo in brodo (piccante, con verdure sottaceto, oppure di pesce) una varietà di ingredienti: dal coscio di agnello (8€) alle uova di quaglia speziate (5,50€). Tra i piatti alternativi, è interessante il tofu tenero con uovo centenario (4€), nonché l’anatra al profumo di arancia (8€).


Ristorante SHU

Ristorante

Mrs.Lin

Un locale un po’ spartano davanti al quale bisogna andare oltre le apparenze. La proposta di Mrs. Lin, in Via San Vitale, è incentrata sui piatti di Wenzhou. La specialità sono i panini di Xi An, qualcosa di non troppo distante dalle locali tigelle, naturalmente farcite in modi diversi. Poi ci sono i Xmoo, ovvero dei burger fatti a mano, che racchiudono spalla e pancetta di maiale stufata con salsa 12 spezie (6€); oppure coda di manzo stufata e ancora pollo fritto (6,60€). Non mancano chiaramente nemmeno involtini primavera, ravioli alla piastra, e pure riso e spaghetti saltati.


Mrs.Lin

Street Food

Ravioleria Quadrilatero

Nel Quadrilatero (il nome non mente), la ravioleria è un localino verticale focalizzato sui ravioli. Lavora solo su asporto e ne propone in molte varianti e formati, senza farciture “sensazionali” ma ben fatti e a buon prezzo. Dai ravioli di manzo, gamberi o verdure (7€, disponibili anche crudi, da cuocere a casa) ai fagottini bao con maiale o pollo (7€, e anche inversione mini). Poi c’è il reparto fritture, con lo spunto giapponese dei gamberoni in tempura (7€), del pollo karaage (7€) e dei takoyaki (6€). Tenete presente una possibilità divertente: i ravioli si possono portare, se volete, anche all’Osteria del Sole, la più antica di Bologna, che serve solo da bere e lascia liberi di portarsi da mangiare. È proprio lì a due passi.


Ravioleria Quadrilatero

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