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Domenica, 28 Aprile 2024
Turismo

Cosa mangiare e bere ai mercatini di Natale di Monaco di Baviera

Sono una decina in tutta la città, pieni di chioschi e bancarelle a tema. La guida per organizzare qualche giorno tra street food, birrerie storiche, dolci tradizionali, ma anche ristoranti e cocktail bar moderni

Ce ne si accorge, camminando per le strade del centro di Monaco di Baviera: gli italiani amano appassionatamente la città dei mercatini di Natale. Tra un “che meraviglia!” e “un bicchiere di Glühwein, bitte”, si direbbe che la concentrazione di connazionali, in questo periodo, sia seconda soltanto a quella di bavaresi. Potrebbe quindi tornare utile un piccolo punto della situazione, per chi ha in programma qualche giorno di vacanza. A un’ora e mezza di volo da Roma, sei ore di auto (o di treno) da Milano, e a portata di mano per un’immersione in piatti e bevande che più festivi non si può, ecco i nostri consigli su cosa mangiare e bere nel capoluogo della Germania meridionale.

I bretzl, i tipici panini intrecciati

I mercatini di Natale di Monaco di Baviera

Le bancarelle decorate con festoni e lucine scintillanti sono operative tutti i giorni, a partire dal 27 novembre e fino al 24 dicembre, la Vigilia. E disseminati tra almeno una decina di sedi diverse, col profumo del vino speziato a guidare in primis verso il Christkindlsmarkt, nella centralissima Marienplatz. Sotto le guglie del municipio neogotico si svolge dal Trecento il mercatino più antico di Monaco, dove consigliamo una passeggiata intorno alle 11, alle 12 o alle 21, orari in cui si anima lo scenografico orologio meccanico Glockenspiel. Fate una capatina anche nella corte del Neues Rathaus, dove è sempre attiva una piccola (e nascosta) mensa con parecchie tipicità.

Lebkuchen, biscotti pan di zenzero e Christstollen in un chiosco di Monaco

Tappa immancabile per gli appassionati — come noi — di mercati urbani, quello principale di Monaco si chiama Viktualienmarkt, e oltre ai consueti banchi di formaggi, fermentati e pagnotte, si arricchisce in questo periodo di proposte a tema festivo. Ha parecchi spunti medievali il mercatino di Wittelsbacher Platz, dove vanno fortissimo sidro e musica celtica. Immerso nel verde dell’Englischer Garten invece quello che si svolge al riparo della Torre Cinese, con tanto di giostre per i più piccoli. Imperdibile, infine, il più recente Pink Christmas, tutto dedicato alla cultura queer nel quartiere Glockenbachviertel.

I piatti e i dolci bavaresi da assaggiare a Monaco di Baviera

Il profumo dei marroni arrosto che si mischia a quello del vin brûlée, che si mischia a quello delle mandorle tostate, che diventa tutt’uno con l’aroma affumicato dei Würstchen a rosolare. Per mettere ordine: non c’è passeggiata che non cominci con un bretzl (o brezel, o ancora pretzel), la tipica ciambella salata intrecciata, nella quale ci si imbatte letteralmente a ogni angolo. Street food per eccellenza dei mercatini bavaresi, le salsicce Bratwurst sono disponibili in molte versioni — anche speziate al curry, oppure con carne di vitello — e servite dentro il panino semel, con una bella cucchiaiata di crauti e senape.

Panino con Bratwurst, crauti e senape

Buona e corroborante anche una ciotola di Goulaschsuppe, lo spezzatino di manzo con paprika e odori. Sul versante dolce, la scelta è ancora più ampia, tra fette di strudel, friabili biscotti Lebkuchen e decorati pan di zenzero. Poi c’è il tradizionale Christstollen, originario di Dresda ma diffuso in tutto il paese, che consiste in una pasta lievitata ricca di burro, frutta secca e canditi, che si trova in vari gusti: tra tutti noci, cioccolato e semi di papavero. Non perdetevi infine una delizia ungherese, da assaggiare al mercatino medievale di Wittelsbacher: il Baumstriezel (o manicotto di Boemia), una striscia di pasta cosparsa di zucchero e fatta cuocere direttamente sulla brace, che diventa croccantissima — quasi cristallina — fuori, restando soffice all’interno.

Il dolce Baumstriezel, o Manicotto di Boemia

Glühwein e birra: le bevande dei mercatini di Natale

A seconda della vostra familiarità col clima rigido, la scelta ricade tra Glühwein e bionde fresche, anche in questo periodo. Quello che da noi è vin brulé da queste parti prende un altro nome, pur senza variare troppo la sostanza. Ovunque troverete ampi calderoni con vino caldo aromatizzato all’anice, chiodi di garofano e cannella, dal profumo inconfondibile.

Tazze di Glühwein ai mercatini di Monaco

A Monaco si prepara con vino rosso e anche bianco, e si trova pure in versioni analcoliche. È affiancato spesso poi al punch, una bevanda che può essere anch’essa alcool-free, preparata con succo di mela e agrumi, miele e spezie. Anche la birra — che sembra scorrere più generosamente dell’acqua — è naturalmente di casa, e si può ordinare in una delle storiche birrerie oppure ai tanti chioschi provvisti di botticelle in giro per il centro.

Botticella di bitta da Der Pschorr

Dove assaggiare la cucina locale a Monaco di Baviera

Birrerie, dicevamo. Che a Monaco non sono né i pub fermi ai decenni passati né i laboratori “crafty” dell’ondata artigianale che interessa il nostro paese. Le brauerei bavaresi si trovano in edifici storici che li ospitano a volte da secoli; si tratta quasi — nel loro essere teatro di socialità e di episodi storici più o meno fausti — degli equivalenti delle nostre piazze. Qui si viene per uno o più boccali, ma anche per le specialità gastronomiche, che compongono menu aderenti alla tradizione.

Le volte affrescate dell'Hofbräuhaus

Trovate posto a uno dei tavoli in legno sotto agli affreschi della Hofbräuhaus, dal 1828 a due passi da Marienplatz, e ordinate i gnocchetti spätzle con ragù di manzo e funghi. Da Der Pschorr, invece, vanno fortissimo lo stinco di maiale arrosto oppure la tartare di manzo bavarese, mentre da Franziskaner consigliamo il quarto d’anatra locale servito con knödel di patate e salsa di mirtilli. Sono diverse infine le sedi di Augustiner, dove i più curiosi potranno assaggiare la salsiccia di sanguinaccio e fegato con crauti e patate schiacciate, per passare a una porzione di Kaiserschmarrn (un dessert a base di uova, zucchero e confettura) con salsa di mele.

Un piatto di anatra bavarese e knödel di patate di Hofbräuhaus

Drink e piatti d’autore: la Baviera contemporanea

Perlopiù piatti classici e robusti, sì, ma la capitale della Baviera si fa notare anche per qualche voce fuori dal coro. Per un drink prima o dopo cena c’è ad esempio Curtain Call, dalle parti di Sendlinger Tor. Un cocktail bar con tutti i classici, proposte creative ed elegantemente confezionate, nonché un ottimo gin distillato in casa.

Un piatto a base di triglia e seppie di Brothers Restaurant

Per una cena con tutti i crismi consigliamo invece di prenotare da Brothers, nel quartiere universitario di Maxvorstadt. Possibilmente al bancone, per osservare da vicino come si muovono i gemelli Klaas: filetto di cervo con funghi e il suo fondo, ma anche triglia al curry e capesante con infusione di sedano rapa. Per concludere un mini kipferl, l’originale “padre” austro-ungarico degli odierni croissant.

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