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Domenica, 28 Aprile 2024
Mappe

La mappa per mangiare e bere bene a Ravenna

I consigli per sfruttare al meglio qualche giorno tra i mosaici bizantini e la Tomba di Dante, nel capoluogo della Romagna. La nostra selezione di trattorie autentiche, ristoranti di pesce, enoteche, piadinerie e cocktail bar

Quali sono i migliori posti per mangiare e bere bene a Ravenna? D’altronde siamo in Romagna, e le scelte potrebbero essere innumerevoli. Per questo abbiamo composto una guida con la selezione dei nostri posti preferiti per colazioni, pranzi e aperitivi nella città degli otto monumenti Unesco. Segnateveli per le soste tra un tour dei magnifici mosaici bizantini e una visita alla tomba di Dante, se vi va di assaggiare i classici locali — cappelletti, passatelli e arrosto di castrato —, passeggiare con una piadina alla mano o bere un drink con vista sull’Adriatico. Questa è la mappa dei migliori ristoranti, trattorie, pasticcerie, enoteche e caffè di Ravenna.

A Ciò
Alighieri Caffè e Cucina
Antica Trattoria Al Gallo 1909
Bella Venezia
Aguardiente
Ca' de Vèn
Clarice Ristorante
L'Acciuga Osteria
Cucina del Condominio
La Piadina del Melarancio
Leonardi Dolciumi
Osteria del Tempo Perso
Pasticceria Dante
Pasticceria Veneziana
Pizza Futura
Sorbetteria degli Esarchi
Trattoria Al Cerchio
Farcia
Street Food

A Ciò

Pareti giallo oro (come la sfoglia), qualche tavolino, una lavagna con il menu del giorno e una cucina che lavora per garantire una pausa pranzo con street food genuinamente romagnolo e di livello. Non parliamo di piadina, ma di cappelletti con sfoglia classica, al farro o ai grani antichi, che si possono mangiare “in sdé” (seduti), “in zir” (in giro), oppure “a cà”, portando via le porzioni in box compostabili. Molte le proposte, che vanno dal cappelletto classico al ragù o al contrario (con ragù dentro e crema di formaggi fuori, 7,90€); con pomodoro e basilico (7€), oppure con pecorino, pere, mandorle e ristretto al Sangiovese (7,90€). Per un assaggio che devia dalla tradizione, c’è anche quello alla Carbonara romagnola (7,90€). A due minuti esatti dalla basilica di San Vitale.


A Ciò

Osteria-Bistrot

Alighieri Caffè e Cucina

Sotto i portici del centro di Ravenna, tra la tomba di Dante e il Teatro Alighieri, un locale che omaggia il Sommo Poeta con proposte adatte a tutta la giornata. Per colazione c’è la caffetteria con chicchi selezionati, lievitati, biscotti e pancake. La cucina invece propone per pranzo e cena molti piatti di pesce, pietanze vegetariane e dei classici con qualche tocco creativo. Come la spoja lorda con burro, limone, tartare di gamberi e pistacchi (13€) e i passatelli con finferli, puntarelle ripassate e scaglie di pecorino di fossa (13 €). Poi sardoncini grigliati e calamari di Cesenatico con salsa alle acciughe (16€), ma anche spezzatino di manzo con le patate. Ambiente moderno e piacevoli tavolini all’aperto per l’estate.


Alighieri Caffè e Cucina
 

Ristorante

Antica Trattoria Al Gallo 1909

L’Antica Trattoria Al Gallo si trova in Borgo San Biagio dal 1909, e dal 2010 è stata inserita tra i Locali Storici d’Italia. Nella palazzina a due piani con insegna dipinta in blu si trovano le sale in stile Liberty volute dal signor Giuseppe Turicchia, nonno dell’attuale proprietario, che ne conserva il fascino. Va da sé che la cucina voglia conservare la tradizione ravennate, con pesce azzurro dell’Adriatico, pasta fatta in casa, tartufi, selvaggina e funghi dalle colline romagnole; nonché l’asparagina selvatica delle pinete lungo la costa. Scontrino medio intorno ai 50€, buona cantina e servizio esperto.


Antica Trattoria Al Gallo 1909

Ristorante

Bella Venezia

Un ristorante solido e affidabile, da più di 50 anni nel centro storico del capoluogo romagnolo. L’ha aperto nel ’69 Carlo Bazzani, bolognese di origine, portando anche qui i classici del lato emiliano della regione. Cotoletta petroniana con prosciutto crudo e Parmigiano (16€), il risotto Bazzani secondo la ricetta di famiglia (16€) e il roast-beef al rosmarino. Ma ci sono anche specialità extra-regionali, come il fegato di vitello alla veneziana (16€) e i tortiglioni all’amatriciana (10€). Il dessert che non manca mai, invece, è lo zabaione fatto in casa e servito con biscotti frollini (5€).


Bella Venezia

Cocktail bar

Aguardiente

Aguardiente è un cocktail bar aperto nel 2015 nel porto turistico di Marina di Ravenna — l’avamposto marittimo a pochi km dal centro — in una parte della cittadina rimessa a nuovo con una marina e diversi negozi. È partito con una piccola selezione di spiriti pregiati (soprattutto caraibici) e ha proseguito ad ampliare la collezione e fare ricerca seria sulla mixology. Con perseveranza, tanto da essere stato da poco segnalato come “Best Discovery” nella classifica internazionale 50 Best Bars. Un locale molto intimo, con luci soffuse e possibilità di accompagnare la degustazione di spiriti — in purezza o miscelati — con selezioni di salumi e conserve. Bella atmosfera, con vista d’effetto sul porto.


Aguardiente

Enoteca-Winebar

Ca' de Vèn

Cà de Vèn è un’enoteca dall’atmosfera di altri tempi, attiva dal ’75 in un palazzo quattrocentesco del centro. È frequentata non solo dai ravennati, ma anche da tanti romagnoli che vengono da fuori apposta, e si distingue per l’ampiezza della cantina, in buona parte dedicata alle Doc e Igt del territorio. Degna di nota è anche la loro piadina, che si fa alla “vecchia maniera” con lo strutto, oppure con olio evo. Ci sono anche versioni aromatizzate al rosmarino, ai ciccioli o impastate ai cereali (1,50 — 3€ l’una). Il menu però è parecchio più vasto, con antipasti come il budino di squacquerone (10,50€), i mitici strozzapreti panna prosciutto e piselli (10€) e l’agnello nostrano — retaggio della presenza bizantina in tutta la Romagna — alla griglia (20€). Molto semplici, e un po’ nostalgici, i dessert, con ciambella romagnola, marzapane e biscottini da inzuppo (5€).


Cà de Vèn-2

Ristorante

Clarice Ristorante

Un’apertura recente, ma già da consigliare. Riccardo Sighinolfi e Beatrice Bezzi hanno inaugurato Clarice nell’estate del 2023 nel centro storico di Ravenna. Gli interni hanno un sapore un po’ industriale ma l’accoglienza è genuina, con lo chef Alberto Meini che si propone di rileggere molti piatti classici, facendo attenzione alla stagionalità. Il percorso degustazione si compone di ben nove portate (prezzo: 70€) di mare e terra. Che vanno dalla palamita in oliocottura con chutney di zucca e mandarino al dessert a base di pera, mousse di ricotta di capra e timo con pain d’épices; passando per gli gnocchi di zucca e mazzancolle e il filetto di Mora Romagnola all’aceto balsamico. Buona anche la carta dei vini.


Clarice Ristorante

Ristorante

L'Acciuga Osteria

Un ristorante di mare super contemporaneo e che non si lascia imbrigliare dalla tradizione, punta sulla freschezza del pescato, l’ambiente piuttosto chic ma anche l’accoglienza non affettata. Tra gli antipasti bisogna assaggiare i crudi: tartare di gamberi rosa in pinzimonio (18€), il carpaccio di tonno alla pizzaiola (16€) e la crudità di cefalo con cipolle alla borretana, acciughe e sedano rapa (16€). Ci sono però anche portate cucinate, prima del repertorio di bottoni al granchietto con canocchie e polvere di porro bruciato (18€) e padellata di triglie con finocchi e olive (30€, da condividere). Dessert di alta pasticceria, ben presentati, e possibilità di assaggiare 5 portate a mano libera dello chef al prezzo conveniente di 60€


L’Acciuga Osteria

Ristorante

Cucina del Condominio

La stessa proprietà dell’osteria L’Acciuga ha deciso di raddoppiare con un locale del tutto ispirato ai pranzi della domenica. Possibilmente dalla nonna. Arredi un po’ vintage, un’infilata di piatti del Buon Ricordo alle pareti e la cucina di chef Matteo Salbaroli che invita a prendersela comoda e condividere le pietanze. La pasta è quella tirata fresca dalle sfogline di Laboratorio 81, disponibile anche da comprare e portare a casa. Da mangiare qui, invece, ci sono antipasti da mettere in mezzo, tra frittata di uova bio con Parmigiano ed erbette (9€) e le polpette fritte di bollito con l’erborinato (10€). Poi tanti tipi di paste imbottite (quattro varietà solo di cappelletti; 12-16€), brodi e zuppe, nonché pietanze che comprendono faraona lardellata e pancia di maialino (16-18€). I dolci della casa costano 6€.


Cucina del Condominio

Street Food

La Piadina del Melarancio

Vuoi passare per Ravenna e non dare un morso alla piadina? Non sarebbe proprio il caso. Tra le migliori, secondo noi, c’è quella del Melarancio, non un chiosco ma un vero e proprio locale in un palazzo del centro, aperto dalla tarda mattinata fino a sera per pranzo, spuntino e cena. Qui si fa alla maniera ravennate, un po’ più spessa e consistente di quella riminese, farcita con una varietà di salumi e formaggi romagnoli (e non solo). In alternativa ci sono i crescioni, chiusi a metà intorno, ad esempio, a pomodoro, mozzarella, cipolla e salame piccante, oppure gorgonzola, pere, ricotta e noci (5,50€). Tutto si può naturalmente ordinare e portar via pure mangiare ai tavoli all’interno. Attenzione anche alla piadina dolce, servita con noci, crema di nocciole e cocco.


La Piadina del Melarancio

Negozio-Bottega

Leonardi Dolciumi

Quella della famiglia Leonardi è la storia di una bottega di golosità aperta nel 1957, avviata inizialmente sia come gastronomia che cartoleria. Nel tempo le due attività si sono separate, e dalla sede iniziale di Via Salara il negozio si è spostato in uno stabile più ampio, non lontano da Piazza del Popolo. Qui si trova un grande repertorio di caramelle, cioccolato, pralineria e dolci; ma anche una solida cantina di vini e spiriti e selezioni curate di sottoli e conserve. Di recente hanno avviato anche una collaborazione con Biscotti Bizantini, le nuove specialità ravennati che ricordano le tessere dei mosaici e che qui sono sempre disponibili. La particolarità del negozio è il cortile interno, dove ci si può sedere per assaggiare qualsiasi prodotto acquistato. 


Leonardi Dolciumi
 

Ristorante

Osteria del Tempo Perso

Aperta nel 2004 vicino alla Basilica di San Vitale, l’Osteria del Tempo perso ha una sala accogliente circondata da scaffali di libri, dischi e bottiglie di vino. La carta ruota ogni due mesi per seguire la stagionalità degli ingredienti, che è la loro principale prerogativa. Si lavora molto pesce dell’Adriatico — tartare di ricciola con tapenade di olive, ad esempio (16€) — ma si punta sulla tradizione, con i classici cappelletti al ragù, in brodo o burro e noce moscata (14€) e i ravioli con lardo e Parmigiano (14€). Tra i secondi si può optare tra rana pescatrice in zuppetta di mare (22€) e faraona di cortile in porchetta (22€). Interessanti anche i dessert, come la casereccia crostata al fondente e arance amare e la raffinata Tatin di pere (8€).


Osteria del Tempo Perso

Pasticceria-Panificio

Pasticceria Dante

Si trova vicinissima al Duomo, la pasticceria Dante, con la sua sala moderna che funziona anche come sala da tè. L’assortimento è completo: dalle brioche e gli sfogliati per la colazione alle torte moderne e da ricorrenza, passando per i mignon con frolle, mousse e bigné. Ugualmente interessante, però, la pasticceria salata, con canapé ai gamberi, salmone e creme salate, perfetti per l’aperitivo. Ci sono anche macaron gastronomici e pizzette rosse. 


Pasticceria Dante

Pasticceria-Panificio

Pasticceria Veneziana

Una famiglia di origine veneziana ha fondato questa pasticceria, che ancora la ricorda nel nome, nel lontano 1864. Nell’anniversario del centenario è passata in mano alla famiglia Baccarini, che tutt’ora la gestisce con esperienza. Nonostante la longevità, Veneziana è un laboratorio di dolci moderno, attento al design dei prodotti e alla presentazione al bancone. Per colazione si trovano file ordinate di croissant con farciture in vari “colori”: alla crema, cioccolato, pistacchio e lampone. Poi torte moderne a più strati, bigné, cannoncini, crostatine, ma anche torte super classiche. Come la Teodora, un dolce che si prepara a Ravenna dai primi Duemila per onorare l’imperatrice di Bisanzio, con farina gialla di mais, pinoli e cannella. Meritevole anche il lavoro sul cioccolato artigianale, dalle praline alle tavolette.


Pasticceria Veneziana

Pizzeria

Pizza Futura

Una pizzeria con forno a legna attenta alla selezione delle materie prime. Tanto da renderle disponibili anche ai propri clienti per l’acquisto online (farine, pomodori e verdure in conserva, caffè, olio e birre artigianali). Come tutti i pizzaioli aggiornati, Michele Basigli cambia le sue pizze a seconda della stagione. Tra le proposte più recenti c’è ad esempio la “Erbe e Legumi”, con molte varietà di fagioli, erbette di campo e ceci croccanti (10€). Oppure la “Cipolla e fegatini”, con verza, cipolla stufata, fegatini di pollo e riduzione di saba (13,50€). Divertente anche la “Pacco da Giù”, con scarola, stracciatella, alici di Cetara, patè di olive Leccino e granella di nocciole di Giffoni (12,50€). La Margherita classica costa 6,50€.


Pizza Futura

Gelateria

Sorbetteria degli Esarchi

Ricorda i dignitari dell’Impero Bizantino la sorbetteria degli Esarchi, una delle migliori insegne ravennati in fatto di gelato. Lavora dal 1985 e propone tutti i gusti con frutta di stagione e le creme classiche, dal cioccolato al fiordilatte, passando per la meringa e la crema catalana. D’estate ci sono anche i ghiaccioli e le granite artigianali, e un frigo di dolci di vario tipo, come i cannoli siciliani, il tiramisù, i semifreddi e le torte gelato. Ma vanno fortissimo anche le coppe di yogurt con frutta fresca e guarnizioni varie.


Sorbetteria degli Esarchi

Ristorante

Trattoria Al Cerchio

Un locale familiare ma arredato con cura, che d’estate può contare su diversi tavoli disposti fuori su strada. È al lavoro dal 1994 concentrandosi su ricette semplici, però ben cucinate e impiattate. Il repertorio romagnolo è del tutto coperto: passateli in brodo (11€), tagliatelle ai porcini (13€) e cappelletti (13€). Poi straccetti di filetto al balsamico (20€), polpette al sugo di pomodoro e piselli, nonché castrato alla brace. Anche tra i dessert si va sul sicuro, con tiramisù, salame di cioccolato e, sotto Carnevale, le tagliatelle fritte.


Trattoria Al Cerchio

Street Food

Farcia

Un localino moderno arredato con gusto minimale e contemporaneo, che si dedica però al più tradizionale street food romagnolo: la piadina. Qui si fa con farine di grani antichi e impasto privo di strutto, nella classica versione richiusa a metà e anche in forma di cassone. Dentro ci finiscono ingredienti di livello, preparati con competenze gastronomiche: dalla salsa verde con foglie di verza, limone fermentato, miso e olio evo al formaggio tipo Emmental italiano, passando per la salsiccia stagionata di Mora Romagnola, il pulled park, i crauti viola fermentati e la salsa Hot Koji.


Farcia

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