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Lunedì, 29 Aprile 2024
Roma

Dove mangiare e bere nel quartiere Centocelle a Roma

Osterie con cantina monumentale e pizza romana contemporanea, poi pasticcerie come una volta, panini col pollo fritto, fraschette caserecce e cocktail bar trendy. Itinerario in uno dei quartieri da anni più dinamici della Capitale

Popoloso e popolare, il quartiere Centocelle di Roma, tanto denso di abitanti e attività quanto, fino a non molto tempo addietro, un po’ carente dal punto di vista gastronomico. Nell’ultimo decennio però le cose sono cambiate, e anche grazie ad alcuni locali che hanno fatto da apripista (un esempio? Quello dei ragazzi di Mazzo, oggi trasferiti a San Lorenzo) mangiare benissimo, anche qui, si può. Abbiamo quindi composto una guida che comprende un po’ di tutto: dall’osteria con cantina monumentale alla gelateria d’autore, passando per la pizza romana moderna, la fraschetta casereccia e i lussuriosi panini con pollo fritto. E da bere? Di ottimi cocktail bar, qui in zona, ce ne sono almeno quattro. Ecco tutto.

Menabò Vino e Cucina
Legs
L'Ombralonga dal Veneziano
Proloco Dol Centocelle
Acacie e Pepe
Fassangue
Ma.Mi.Mo.
Dolciaria Joli
180grammi
La Fraschetta
Once
Rude Centocelle
Gelato d'Essai
Centorti Osteria Culturale
A Casa di Rita
Ruspantino
Ristorante

Menabò Vino e Cucina

Aperto nel 2018 dai fratelli Paolo e Daniele Camponeschi — l’uno chef e l’altro oste — Menabò è tra le insegne che ha più energicamente contribuito alla rinascita gastronomica di Centocelle. Da non molto ha aggiunto una seconda sala, giusto adiacente, all’unica di cui disponeva all’inizio, allestendole entrambe con un’atmosfera informale da osteria contemporanea. Il vino naturale è ben rappresentato, in una cantina invidiabile, mentre dalla cucina arrivano piatti che mischiano materie prime del centro Italia e qualche spunto mediterraneo. Sempre disponibile, su richiesta, la Carbonara, insieme a piatti meno prevedibili come lo sgombro arrosto con gazpacho di mandorle e crumble a beccafico (10€). Interessanti gli gnocchi di pane con funghi cardoncelli, animelle e carciofi fritti (12€) così come il roast beef d’anatra, proposto con cipollotti e patate all’olio (13€). Per finire c’è il confortevole tiramisù (6€), oppure, per chi predilige il salato, la selezione di formaggi freschi e semi stagionati (10€)


Menabò Vino & Cucina

Street Food

Legs

Nello storico localino che ha ospitato per anni Mazzo, gli stessi proprietari hanno avviato nel 2020 un posto tutto dedicato allo street food. Protagonista è il pollo fritto in varie modalità: dalle alette glassate alla soia, miele e zenzero (7-14€), oppure affumicate, alla sovracoscia disossata, panata e fritta, servita con polvere di cipolla e cetriolini (6€), salsa piccante (7€) oppure porchettata con sale al finocchietto e aglio (7€). Volendo c’è la box ‘tutti i gusti’ (23€), oppure, senza indugi, il burger con bun al burro. Insieme al pollo fritto ci finiscono coleslaw, salsa della casa e cetriolini (10€), oppure pancetta e pecorino, nel Cacio&Bacon (12€). Insieme a Francesca Barreca e Marco Baccanelli sono soci anche i publican di Artisan, ottimo pub a San Lorenzo: è per questo che la selezione delle birre alla spina e in lattina è da intenditori.


Legs
 

Cocktail bar

L'Ombralonga dal Veneziano

Mancano canali e gondole, in questo angolo di Via Delpino, ma il resto del mood veneziano c’è. L’Ombralonga è un locale — o meglio un ‘bacaro’ — preso d’assalto all’ora dell’aperitivo, che qui si fa esclusivamente in chiave lagunare. Si servono infatti oltre 10 tipi di spritz (anche quello al Select, lo spirito veneziano, e il bianco, progenitore di quello che invece va per la maggiore). In accompagnamento moltitudini di cicchetti, ovvero le ‘tapas’ con crostino di pane condito con salumi, formaggi, creme e conserve varie. Ma anche molti frittini. Prezzi popolari e atmosfera calorosa.


L’Ombralonga dal Veneziano
 

Ristorante

Proloco Dol Centocelle

Proloco Dol ha aperto proprio qui nel gennaio del 2006, dichiarando sin dal nome — Di Origine Laziale — una ricerca quasi maniacale sull’autenticità delle materie prime locali. Al lungo bancone si trovano formaggi di Bianca Monticellana e Grigia Ciociara, Pecorini e Conciato di San Vittore, nonché salumi da suini autoctoni dei Monti Lepini e Reatini, da portare a casa per la spesa quotidiana. A ciò si affianca anche una cucina basata sui medesimi ingredienti. Che servono a comporre taglieri misti (da 8€), primi semplici (mezze maniche all’amatriciana, oppure ravioli di ricotta), poi secondi robusti (stinco di maiale con patate, 16€ e DOLpette di manzo con cuore di formaggio, 10€). Infine le pizze, apprezzatissime e ben lavorate, con farciture ad esempio di guanciale, pomodori secchi e provolone di Formia 24 mesi (20€) oppure pecorino bio e guanciale di Mangalitza (20€).


Proloco Dol Centocelle

Ristorante

Acacie e Pepe

Un localino accogliente dove si respira aria di casa, quello di Edoardo e Valerio, cuochi, osti ma soprattutto amici. Hanno impostato tutto sulla loro idea di “cucina e cicchetti”, che nel secondo caso sono piccole e sfiziose portate come il cannolo ‘alla romana’, il macco di fave con cicoria, seppe e nduja e il pavé di patate con alici marinate (in media 5€). Poi ci sono i veri e propri primi, tra linguine all’aglio nero e robiola di capra oppure gnocchi con zucca e radicchio (intorno ai 13€) e secondi di carne e pesce, come il tataki di tonno con pak choi e la lingua servita con broccoletti ripassati (in media 17€). Completa il tutto una cantina sintetica, ma senza troppe falle. 


Acacie e Pepe

Ristorante

Fassangue

Come è chiaro fin dal nome, la specialità di Fassangue è la ciccia, in tutte le sue forme. La materia prima arriva dalla Macelleria Caputo, e la cucina si impone di trattarla il meno possibile, proponendola spesso e volentieri cruda. Ci sono molte possibilità in fatto di tartare, poi carpacci, roast beef e ‘sushi’, ma naturalmente di carne. Si va di crudo pure nei bao e nei burger, da affiancare a uova strapazzate al tartufo o insalate di ortaggi. Non mancano dessert un po’ più classici, tra torta al caramello, cheesecake e panna cotta. Buon rapporto qualità-prezzo.


Fassangue

Cocktail bar

Ma.Mi.Mo.

Un cocktail bar in pieno stile urban, con uno scenografico bancone centrale e una fornita bottigliera. Ma ne abbiamo già parlato anche per la disponibilità dei bartender in fatto di analcolici, una richiesta sempre crescente che sono pronti a esaudire confezionando drink sartoriali. Agli assaggi miscelati si possono aggiungere piatti da un menu in continuo cambiamento: semplici crostini con porchetta di pollo, paté toscano o selezioni di salmone (7-15€), taglieri, ma anche burger e tacos.


Ma.Mi.Mo.

Pasticceria-Panificio

Dolciaria Joli

Una pasticceria come non ne esistono più molte, quasi ferma agli Anni Settanta sia nell’arredo che nello stile delle paste. Paste — appunto — più che ‘pastarelle’, perché il formato è quello generoso che un po’ ci siamo dimenticati. Veniteci la domenica mattina per il cabaret della festa, tra bigné pieni zeppi di crema pasticciera, cioccolato o zabaione, maritozzi e diplomatici che puntano dritto alla sostanza più che alla forma.


Dolciaria Joli

Pizzeria

180grammi

La pizzeria di Jacopo Mercuro conta questo locale tra Villa Gordiani e Centocelle, una sede per il solo asporto e una terza sul punto di partire a San Paolo (qui la notizia in anteprima), sempre per il delivery e take away. L’ex avvocato con il pallino per la pizza è tra i fautori del cosiddetto Rinascimento della Romana — di che si tratta? Ne abbiamo parlato —, lavorando sulla qualità dell’impasto e ragiona senza sosta su farciture creative. Iniziate con uno dei suoi fritti particolari, magari la sfera di carciofo ripieno di coratella (8€), poi proseguite con un trancio di pizza bianca ‘co n‘botto de mortazza’ e assaggiate una tonda estrosa. Suggeriamo la Zuppa Thaiscana, a base di cavolo nero ripassato, fior di latte, crema di patate al latte di cocco e curry verde, poi cozze, coriandolo e senape fresca.


La pizza di Jacopo Mercuro da 180grammi

Osteria-Bistrot

La Fraschetta

Popolare e senza fronzoli, proprio come quelle dei Castelli, ma un po’ più vicina al centro di Roma. Così è la Fraschetta di Centocelle, aperta tutti i giorni dal 2009 a pranzo e cena (nessuno escluso). Taglieri e bruschette per iniziare, poi tutti i primi laziali, e secondi di pesce e di carne, con anche alcune opzioni vegetariane. Ci sono poi anche le pizze, le pinse e dei menu combinati a prezzi più che favorevoli a pranzo (12€ per antipasto, primo, contorno e caffè). Porzioni abbondanti e servizio spigliato.


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Cocktail bar

Once

Un bistrot e cocktail bar che mischia le tradizioni gastronomiche del mondo in ottica un po’ fusion. Da Once è una buona idea accomodarsi al bancone a isola centrale, lasciarsi consigliare un cocktail dai baristi e ordinare qualcosa che ricordi altre latitudini: dai tacos di lingua con maionese al peperoncino giallo (8€) ai gyoza di amatriciana o lesso con salsa ocopa (8€); dal choclo peruviano (una sorta di insalata di mais) con latte di cocco (6€) alla crème brûlée ai fiori di rosa (6€).
 

Once

Cocktail bar

Rude Centocelle

Uno dei cocktail bar più interessanti di Roma si trova a Centocelle, ed è stato tra i primi ad aprire la pista alla miscelazione di qualità nel quartiere. All’interno ci sono luci al neon e un bel bancone, al quale si aggiungono diversi tavolini anche all’aperto. Le drink list tematiche cambiano spesso con l’ispirazione del momento, poi si trovano sempre anche analcolici e diverse possibilità per mangiare qualcosa di buono. Spesso di ispirazione orientale, tra ravioli e tataki.


Rude Centocelle

Gelateria

Gelato d'Essai

Il gelatiere Geppy Sferra è partito dal negozio di Via Tor de Schiavi nel 2011, poi ha raddoppiato con un punto vendita anche a Colli Aniene. Il gelatiere in questione è un maestro della tecnica, che applica a materie prime naturali e selezionate con cura. Ha pensato ad esempio anche alla linea Pastum, concepita sull’equilibrio dei micronutrienti con gusti senza zucchero, vegani e proteici. E ha immaginato inoltre un Gelato Bistrot, un vero e proprio ristorante dove il gelato è presente in tutte le ricette. Coni e coppette da 2 a 6€, vaschette 24€ al kg.


Gelato D’essai-2

Ristorante

Centorti Osteria Culturale

Eleonora Marziali e Luca Marchetti sono arrivati in Via dei Glicini a fine 2019. Lei chef, lui oste e agricoltore, si basano sui prodotti di una minuscola azienda biodinamica che li rifornisce di ortaggi e zafferano. Le carni e i salumi, così come le farine e i formati, arrivano da piccoli produttori amici della campagna romana, e sono tradotti in un menu sintetico di pietanze semplici (ma mai banali) e dall’umore contadino. Crema di ceci dal solco dritto e cavolo nero con brisé al timo e mandorle, risotto con zafferano di casa, midollo e santoreggia, poi gnocchetti con zucca Hokkaido, guanciale di Mangalica e pecorino. Scontrino medio 30€.


Centorti Osteria Culturale

Osteria-Bistrot

A Casa di Rita

Questa trattoria casalinga nascosta in una via residenziale di Centocelle ha goduto di una popolarità inaspettata quando Anthony Bourdain l’ha scelta come ottimo esempio di cucina romana autentica, durante uno dei suoi sopralluoghi nella Capitale, rendendo la chef famosa anche negli USA. Si prenota al telefono, si entra in una vera e propria casa e si sbocconcella un ‘aperitivo’ a base di frittini e bruschette espresse. Poi arrivano primi romani, polpette, arrosti e verdure ripassate, a seconda della fantasia del giorno. Prezzi più che popolari. 


A Casa di Rita-2

Street Food

Ruspantino

Nella nuova ondata di rosticcerie 2.0 abbiamo abbondantemente detto. Aperto nel 2023 in Via Tor de’ Schiavi, Ruspantino conferma la regola, con un buon successo in un quartiere popolare pronto a raccogliere l’offerta. Lavora soprattutto per asporto e delivery, con un repertorio di pollo ruspante cotto al girarrosto dopo spezzatura a mano, poi fritti e piatti della nonna. Ma anche qualche escursione nella cucina internazionale, con salse come la greca tzatziki e il riso basmati, tra i contorni. Veloce, super pop, ma di buona qualità.


Il pollo intero di Ruspantino

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